La riproduzione di una pianta può avvenire in diversi modi. Tra di essi spicca la Talea, cioè l'utilizzo di una parte della pianta madre, per esempio un pezzo di foglia, di radice o di rametto, messo a radicare nel terreno. La talea è una tecnica di propagazione delle piante molto diffusa. Questo perché è in grado di offrire notevoli vantaggi: grazie alla capacità e velocità di radicazione di alcune talee è possibile ottenere tantissime piante uguali alla pianta madre senza notevoli sforzi. In particolare, le talee legnose sono costituite essenzialmente da un pezzo di rametto di circa 10-15 cm, prelevato nella parte di maggiore consistenza, che ha il vantaggio di disseccare di meno, ma allo stesso tempo radica con più difficoltà. Per questo motivo si preferisce l'utilizzo di talee semimature, prelevate da quella parte di stelo della pianta che si indurisce durante la fine dell'estate. Queste ultime, infatti, presentano un buon equilibrio tra disseccazione e radicamento.
Per ottenerle, tagliate il ramo a becco di clarino, lasciando sul ramo prelevato almeno due gemme e anche delle foglie, che contribuiranno a fornire l'energia necessaria allo spuntare delle radici. Meglio utilizzare la parte apicale del ramo, in modo da ridurre la superficie di taglio, la disidratazione e i rischi di attacco di parassiti. Applicate sulla superficie di taglio specifici ormoni per stimolare l'emissione delle radichette. Il terriccio dove deporre le talee va preparato miscelando torba e sabbia grossa, ricoprendo il tutto con 3 cm di sabbia fine. Le talee vanno piantate alla profondità di circa 3 cm e distanti 8-10 cm l'una dall'altra. A seconda delle specie la radicazione può avvenire in 15-30 giorni circa. Nell'autunno seguente estraete le talee, quindi trapiantatele.
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