Albero di Natale - Abies
L’albero di Natale, tipicamente una conifera sempreverde, è uno dei tipici ornamenti della casa durante il periodo natalizio; molti lo collegano alle celebrazioni consumistiche legate a questo periodo dell’anno, e invece le sue origini sono radicate nell’antichità, e sono decisamente più profonde rispetto a quelle di un soprammobile. Attorno a questo albero sempreverde si legano tradizioni, leggende, usi e costumi delle popolazioni che abitavano l’Europa e il nord Africa già migliaia di anni f. Nella tradizione più antica precristiana, alcuni alberi hanno la connotazione di alberi cosmici, ovvero di ponti che fanno da tramite con il divino e la terra; a simbolo di questa unione tra l’uomo e la divinità molte popolazioni del nord Europa consideravano l’abete, un albero maestoso, che anche durante l’inverno mantiene il suo splendore; rami di piante sempreverdi venivano utilizzati per decorare le case nella festività del solstizio d’inverno, per propiziare l’arrivo della bella stagione e anche per scacciare le maledizioni o gli avvenimenti poco propizi. Fu anticamente che questo uso si trasferì alla festa cristiano di Natale, dove l’albero rappresenta Gesù Cristo, o l’albero della vita, mentre le decorazioni sono puri simboli. Un tempo sull’albero si appendevano frutti e decori di carta, di fiori o luci; inizialmente si videro i frutti come simboli del frutto del peccato originale, e le altre decorazioni invece quali simboli dell’eucarestia, e della salvezza in Cristo. Storicamente, sembra che il primo vero albero di Natale “moderno” venne eretto a Riga, nel 1600; anche su quell’albero, un abete, erano appesi fiori di carta colorata, mele, frutta secca, biscotti e candele. Sembra che l’albero che oggi prepariamo nelle nostre case derivi proprio da quello, anche se oggi la frutta ha lasciato il posto alle palle colorate, di vetro o di materiale plastico.
Detto anche abete di Norvegia, è una conifera sempreverde a sviluppo rapido, che può svilupparsi fino a un metro all’anno nei primi venti anni di vita; ha rami densi e fitti, che si sviluppano lungo un ampio tronco eretto, con corteccia grigia, rugosa e scabra; il fogliame è costituito dai tipici aghi di conifera, che hanno però sezione quadrata, sono di colore verde scuro, tendono a colori più chiari se la pianta viene coltivata in condizioni di eccessivo caldo ed eccessiva luminosità. In natura questo grande albero si sviluppa nel nord Europa, in alcune zone della Russia e in poche zone delle Alpi; si è ormai naturalizzato anche nel nord America, dove l’abete norvegese viene anche coltivato. Questa conifera è la più utilizzata come specie decorativa natalizia in Europa e in America.
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L’abete nordmanniano è un’altra conifera molto utilizzata come albero di Natale; in natura questi grandi alberi (possono raggiungere i 60 metri di altezza), si sviluppano nelle zone vicine al Mar Nero e sui monti del Caucaso. Le foglie aghiformi sono lunghe ed appiattite, di un bel colore verde scuro; le ramificazioni sono abbastanza dense anche nei giovani esemplari e si presentano parallele al terreno, ben disposte lungo il fusto ampio. Lo sviluppo, nei primi anni di vita della pianta, è abbastanza rapido, e nell’arco di una decina di anni possiamo ottenere una conifera alta già 6-8 metri da terra. L’abete di nordman viene molto utilizzato come pianta natalizia da interno perché gli aghi tendono a rimanere ben attaccati alla pianta per molte settimane, anche quando si separa il tronco dalle radici, o quando la pianta si trova in condizioni di eccessivo calore e siccità, e quindi soffre o anche muore.
L’albero di Natale “vero”, ovvero quello naturale, costituito da una vera piccola pianta munita di radici, o dalla cima senza radici di una conifera sempreverde, viene ancora molto utilizzato; sicuramente, oltre alla bellezza estetica dei veri aghi di pino, l’abete naturale da anche il calore e il profumo di un vero albero, proveniente in Italia dai boschi del Trentino. Purtroppo, se desideriamo tenere l’abete di Natale in casa, questo alberello sarà destinato a morte quasi certa, in quanto portandolo in casa ne stimoleremo lo sviluppo, ma il clima praticamente estivo presente nelle nostre abitazioni è sempre eccessivamente caldo e asciutto per questi alberelli, che in soggiorno (magari a fianco al camino) sono costantemente soggetti a un clima del tutto innaturale per loro, che causa una grande sofferenza. Oltre a questo la presenza di piccole luci elettriche tra gli aghi, causa ulteriore calore e siccità dell’aria. Se quindi desideriamo non far soffrire il nostro abete di Natale abbiamo due opzioni, la prima consiste nell’acquistare una punta, invece che un albero dotato di radici; in questo modo acquistiamo l’equivalente di un mazzo di fiori, che durerà fino all’Epifania e poi sarà pronto per il compostaggio; oppure possiamo acquistare un piccolo abete munito delle sue radici, e posizionarlo sul terrazzo, a est, esposto al freddo. In entrambi i casi, per fare in modo che la pianta sopravviva il più a lungo possiible sarebbe meglio evitare le piccole luci, in modo da poter vaporizzare frequentemente la chioma; evitiamo di porre l’albero vicino al termosifone, al caminetto, alla stufa, e prediligiamo una stanza poco riscaldata, e un luogo vicino alla finestra, che possa venire aperta frequentemente. Posizioniamo l’albero con radici in un bel vaso capiente, con terriccio universale e terra da giardino, che annaffieremo leggermente, senza inzupparla, ogni volta che si asciuga completamente.
Sempre più spesso al posto dell’abete naturale si utilizzano imitazioni in materiale plastico; tale sostituzione ha indubbiamente i suoi vantaggi: chi soffre di allergia alle conifere non può portare in casa un abete naturale; l’abete sintetico dura alcuni anni; nel periodo natalizio non è necessaria alcuna cura per l’albero, che non rischia in alcun modo di perdere gli aghi. In commercio troviamo moltissimi modelli di alberi natalizi in plastica, anche di colori bizzarri; al momento della scelta ricordiamoci che per alcuni anni decorerà la nostra casa natalizia, e quindi conviene spendere qualche euro in più per avere un prodotto migliore. Per mantenerlo negli anni, conserviamone la confezione, e riponiamolo con cura dopo il Natale, in modo che sia lontano dalla polvere e dagli urti, che possono rovinare irreparabilmente i fini aghi. Spesso si sente dire che l’albero di Natale in plastica è più rispettoso dell’ambiente rispetto a quello naturale; in realtà con l’albero naturale produciamo del legno di scarto, che andrebbe consegnato come scarto verde in discarica e quindi compostato; in Italia molte persone lavorano nel comparto che si occupa della coltivazione delle conifere, che vengono utilizzate per fare mobili, legname e alberi di Natale; non si prelevano alberi di Natale dai boschi naturali, ma tali piante vengono appositamente piantate e tagliate periodicamente, come avviene per qualsiasi coltivazione. Quando acquistiamo un albero di Natale sintetico nell’arco di alcuni anni produrremo dei rifiuti in materiale plastico difficilmente compostabile, che rimarrà nell’ambiente per svariati decenni. Chiaro che l’albero sintetico presenta molti vantaggi, e se lo facciamo durare molti anni anche l’impatto ambientale sarà ridotto.
Quando ci rechiamo in vivaio per acquistare l’abete di Natale, di solito troviamo un ampio cestone, contenente svariati alberelli, con tutti i rami legati strettamente attorno al fusto; questo tipo di legatura non viene fatto per mascherare eventuali lacune nella chioma dell’alberello, ma per poterlo trasportare, senza che i rami vengano danneggiati. Se abbiamo però un poco d tempo, possiamo chiedere al vivaista di srotolare un paio di alberelli, per poter scegliere meglio quello da portare a casa, che dovrà avere una chioma fitta e compatta, con un buon numero di ramificazioni piene di aghi, e un bel colore verde scuro. Spesso i rami, legati strettamente, impiegano alcune ore per ritornare al suo posto, anche se il riposizionamento può venire leggermente forzato ed accelerato con le mani; teniamo conto di questo al momento della scelta. Molti piccoli abeti poi hanno la cima sproporzionata rispetto al resto dell’Albero, ovvero è molto lunga e priva di rami: se acquistiamo un albero privo di radici, possiamo anche tagliarla per accorciarla, senza che questo accorci la vita della pianta priva di apparato radicale. Anche nel caso di alberi di Natale sintetici è bene scegliere con oculatezza; ci sono alberelli da pochi euro, e grandi alberi stupendi, molto simili a quelli naturali, dal costo astronomico; teniamo presente che gli euro spesi quest’anno per l’albero sintetico andranno spalmati sugli anni di durata dell’albero, e in genere più è bello un albero sintetico e più è robusto, e quindi dura più a lungo, permettendoci di spendere qualche euro in più quest’anno, per un albero che potrà durare anche per i prossimi dieci anni. In ogni caso, evitiamo di comprare a scatola chiusa, e prediligiamo i negozi che espongono almeno un esemplare di albero sintetico per ogni modello che hanno in vendita, in modo da poter vedere l’effetto finale dell’albero ben aperto. Anche in questo caso, gli alberi, per poter essere imballati e spostati, vengono richiusi e ripiegati, in modo che possano occupare il minor spazio possibile; una volta montato l’albero in soggiorno, prima di posizionare gli addobbi, apriamo bene tutte le ramificazioni, in modo da renderle parallele al terreno, ed appiattiamo gli apici dei rami.
L'albero di Natale vero ha degli aspetti positivi e degli aspetti negativi che dobbiamo considerare e ponderare prima di scegliere se mettere in casa un abete rosso con aghi veri o un abete in plastica con aghi di plastica. La bellezza è sicuramente diversa ed anche se al giorno d'oggi gli alberi finti sono identici a quelli veri per quanto riguarda l'aspetto, in realtà l'effetto che fanno in casa è molto diverso. Oltre al profumo di abete che emanano gli alberi veri e che è capace di invadere la casa con la sua buonissima essenza di aghi di pino, gli alberi finti si riconoscono per l'effetto estremamente geometrico che danno. Essendo alberi costruiti in fabbrica, non si può pretendere un aspetto uguale a quello degli alberi veri.
Tuttavia gli alberi veri hanno un grande difetto: sporcano. Questi alberi infatti hanno foglie e resina e giorno dopo giorno perdono i loro aghi sul pavimento, senza contare che è facile sporcare il salotto o parti della casa con la resina che queste piante possono perdere.
Gli alberi di natale finti ovviamente non sporcano e non perdono gli aghi e soprattutto, una volta che è finito il Natale, si possono spostare e rimettere in soffitta o in garage senza inondare la casa di aghi.
La scelta quindi va fatta considerando questi elementi e cercando di capire quali sono le cose che non tolleriamo: amiamo il profumo degli aghi di abete o detestiamo raccogliere gli aghi in terra persi dalla pianta? Valutate queste cose e fare le vostre scelte
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