Euphorbia - Euphorbia fulgens
Questo elegante arbusto è originario del Messico; l'euphorbia fulgens produce lunghi rami scarsamente ramificati, sottili ed arcuati, che portano lunghe foglie sottili, che ricordano il fogliame del salice o del pesco, leggermente più consistente e scuro. Si tratta di arbusti sempreverdi, che mantengono il loro fogliame elegante per tutto l'arco dell'anno; durante i mesi invernali sui fusti sbocciano tantissimi piccoli fiori, di colore rosso vivo, riuniti in mazzetti; esistono varietà con fiore arancio, rosso o bianco. Questa specie di euphorbia viene particolarmente utilizzata per i suoi fiori, che vengono utilizzati per preparare bouquets, vista la fioritura invernale e visto che è possibile conservarli a lungo una volta tagliati dalla pianta.
Come avviene per altre specie, anche questa euphorbia è originaria del messico; in effetti ha molte caratteristiche di coltivazione che la avvicinano alla poinsettia, meglio conosciuta come stella di Natale. In Italia infatti l'euphorbia fulgens è un arbusto da coltivare in serra tiepida, soltanto nelle regioni più calde della penisola può essere posta a dimora in giardino, ricordando comunque di vigilare durante l'inverno: se le temperature dovessero scendere di molto al di sotto dei 9-4°c è consigliabile coprire l'arbusto con tessuto non tessuto. Quindi Chi desidera coltivare questa pianta in Italia tende a tenerla in vaso, in modo da poterla spostare in luogo riparato durante i mesi più freddi. Si consiglia di evitare anche di portarla in casa durante l'inverno, perchè il clima eccessivamente caldo ed asciutto può rovinare la pianta, che in inverno è in piena fioritura.
Poniamola a dimora in un contenitore capiente, con almeno 35-45 cm di diametro; si tratta di una pianta semisucculenta, che sopporta senza problemi brevi periodi di siccità. Utilizziamo un buon terriccio ricco, mescolato a poca sabbia o pietra pomice di granulometria abbastanza fine, in modo da migliorare il drenaggio del substrato. Le annaffiature saranno regolari per tutto l'arco dell'anno, tra un'annaffiatura e l'altra ricordiamo sempre di attenere che il terreno sia ben asciutto. Se la nostra pianta viene posta in serra temperata, ricordiamo di vaporizzarne periodicamente la chioma, per aumentare l'umidità ambientale.
I fiori sbocciano durante i mesi con poche ore di insolazione, come avviene per la poinsettia; possiamo potare i lunghi fusti arcuati per godere dei fiori in casa, in genere i fusti così potati resistono in vaso anche per alcune settimane.
Tutte le piante che appartengono al genere delle euphorbiacee producono un denso lattice bianco, che viene emesso non appena si stacca una foglia o si graffiano i fusti delle specie succulente; questo lattice appare candido, quasi invitante, dalla consistenza abbastanza fluida, tende a coagulare se la pianta viene immersa nell'acqua. Il lattice delle euphorbiacee contiene sostanze altamente irritanti per le mucose; in soggetti particolarmente sensibili queste sostanze possono risultare irritanti anche per la pelle.
Generalmente le euphorbiacee non sono piante che vengono maneggiate frequentemente, e nei nostri giardini non divengono alberi o grandi arbusti su cui è possibile ad esempio arrampicarsi; per questo motivo difficilmente capita che bambini o persone altamente sensibili vengano in contatto con il lattice di tali piante.
Più spesso invece capita che l'amante di piante grasse debba rinvasare o potare la sua euphorbia; in questi casi ricordiamo di indossare sempre dei guanti impermeabili, in modo da evitare il contato con il lattice; evitiamo di lasciare in giardino o in serra i fusti che abbiamo potato, ma poniamoli subito in un sacchetto in plastica.
Ricordiamo anche di maneggiare con attenzione le euphorbiacee, soprattutto se si tratta di arbusti di una certa dimensione, visto che il lattice dà problemi seri solo se colpisce gli occhi o se viene ingerito. Nel caso fortuito in cui questo lattice schizzasse in un occhio laviamo rapidamente la parte sotto l'acqua corrente, e possibilmente rechiamoci dal medico, che valuterà prontamente il grado di irritazione della parte colpita.
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