Ficus microcarpa ginseng
Il ficus ginseng è una varietà di ficus microcarpa, dalle dimensioni abbastanza contenute. La specie f. microcarpa è un albero, che raggiunge i 20-25 m di altezza, originario dell'Asia e dell'Australia; F. ginseng è invece un arbusto di media grandezza, che può raggiungere i 100-130 cm di altezza, sempreverde. Il fogliame è lucido, ovale, coriaceo, di colore verde scuro brillante; la corteccia è di colore chiaro; in natura queste piante producono piccoli fichi di colore porpora o nero, che si sviluppano lungo le ramificazioni. La caratteristica principale del ficus ginseng sono le radici: hanno sviluppo aereo e raggiungono dimensioni cospicue, donando alla base del tronco una forma caratteristica; le grandi radici aeree ricordano larghi tuberi robusti. Questa specie di ficus presenta fogliame di dimensioni abbastanza contenute, questa caratteristica, unita alle dimensioni totali della pianta ed alle grosse radici aeree ha reso il ficus ginseng molto apprezzato anche come bonsai.
Il ficus microcarpa è una pianta che si trova molto comunemente in commercio; viene venduto quasi sempre con la forma di un bonsai. Bisogna però precisare che si tratta in realtà di una pianta d’appartamento che riesce facilmente ad essere mantenuta piccola. La dimensione minuta delle foglie contribuisce a farla apparire come un albero in miniatura.
Può essere in realtà essere considerata e trattata a tutti gli effetti come una pianta d’appartamento. La coltivazione è diffusa in tutto il mondo e comunemente è tenuto soprattutto in contenitore. Nelle aree con inverni miti può essere lasciato sempre all’esterno. Dove gli inverni risultino invece rigidi (come nel Centro-Nord Italia) deve essere ritirato.
Questo albero è ideale per essere tenuto anche sempre in appartamento perché tollera una ampia gamma di condizioni differenti. Ha un apparato radicale molto resistente, cresce lentamente restando di dimensioni contenute. Le sue radici aeree risultano estremamente particolari e decorative. Il ficus ginseng è originario del Sud-est asiatico e il suo aerale si estende dall’India al Borneo. In natura può raggiungere i 15 metri di altezza. I frutti che produce, di color rosso scuro, divengono cibo per gli animali selvatici che contribuiscono alla diffusione dei semi.
La pianta in breve |
esposizione | semina |
irrigazione | cimatura |
rinvaso | Mezza a dimora |
substrato | Ricco, ma molto ben drenato. Anche inorganico |
concimazione | Liquida, ogni settimana dalla primavera all’autunno |
temperatura | Non al di sotto dei 12°C |
Parassiti e malattie | Cocciniglie, marciumi radicali |
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Esposizione: predilige posizioni ben luminose, ma è bene evitare l'eccesso di luce solare diretta; soprattutto si consiglia una esposizione graduale al sole diretto, e di evitare una eccessiva insolazione durante la stagione calda. Questo ficus può sopportare temperature vicine allo zero, anche se si ha uno sviluppo migliore coltivando la pianta con temperature minime non inferiori ai 10°C. Quindi da marzo ad ottobre si può esporrre all'aperto, in luogo semiombreggiato, mentre durante i mesi freddi si coltiva come pianta da appartamento, oppure in serra temperata.
Annaffiature: da marzo-aprile, fino alla fine dell'estate, si annaffia abbondantemente, attendendo sempre che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra, ed evitando di lasciare acqua nel sottovaso; con l'arrivo dell'autunno le annaffiature si diradano, inumidendo il terreno periodicamente, senza però dimenticare di vaporizzare spesso la chioma. Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante verdi, ogni 15-20 giorni, mescolato all'acqua delle annnaffiature.
Terreno: utilizzare un buon composto ricco di humus, molto ben drenato; si può utilizzare del terriccio universale, mescolato con una piccola quantità di sabbia e di stallatico ben maturo. In genere si scelgono contenitori non troppo capienti, in modo da far ben risaltare la dimensione delle radici aeree.
Moltiplicazione: avviene in genere per seme, in primavera, oppure per talea, durante i mesi estivi.
Parassiti e malattie: soffrono per l'attoacco della cocciniglia, soprattutto in un clima molto asciutto. Eccessive annaffiature, o un terreno scarsamente drenante, possono favorire l'insorgere di marciumi.
Come per tutte le piante d’appartamento l’illuminazione deve essere intensa, ma non diretta. L’ideale quindi è porlo in una stanza con grandi finestre eventualmente schermate, soprattutto da maggio a settembre, con delle tende di colore chiaro.
Se non si dispone di queste condizioni possiamo porre l’alberello in un locale anche meno illuminato. L’unica conseguenza sarà una crescita meno vigorosa.
Se disponiamo di un giardino o di un terrazzo si può decidere di spostarvelo quando le minime non vadano sotto ai 12°C. La posizione deve sempre essere luminosa, ma va evitato il sole diretto sulle foglie visto che potrebbe causare delle scottature.
Come tutti i ficus apprezza un substrato sempre umido e fresco. In piccoli vasi però l’irrigazione troppo frequente può causare l’insorgere di marciumi a livello radicale. È quindi bene aspettare che il substrato risulti piuttosto secco prima di distribuire nuovamente acqua.
Non ha esigenze particolari sotto l’aspetto del pH e della purezza dell’acqua. Quella di rubinetto può andare bene. Se dovesse risultare troppo dura possiamo sostituirla con quella per i ferri da stiro o raccogliere periodicamente quella piovana. L’umidità ambientale è invece molto importante per il benessere generale della pianta e per la sua crescita vigorosa. Soprattutto durante i periodi caldi è bene vaporizzare spesso le foglie e le radici aeree oppure disporre nelle vicinanze dei contenitori pieni di acqua in maniera che questa, evaporando, renda l’ambiente più confortevole.
Il terriccio ideale deve essere ben drenato. Vanno molto bene i terricci per piante succulente o anche per agrumi. In alternativa possiamo acquistare un prodotto generico e aggiungervi abbondante sabbia. L’importante è che l’acqua non venga trattenuta a lungo. Il substrato ideale deve asciugarsi velocemente. Alcuni coltivano questa pianta anche totalmente in perlite o nella corteccia (come quella per le orchidee). Chiaramente sul fondo del vaso bisognerà predisporre uno strato drenante spesso ed efficiente.
Vanno bene tutti i concimi per piante verdi d’appartamento. Durante il periodo vegetativo si deve procedere una volta alla settimana con la distribuzione del prodotto. Evitiamo questa pratica invece durante l’inverno e nel caso di piante malate o debilitate.
Si tratta in generale di piante molto resistenti e raramente vengono attaccati da parassiti.
In appartamento uno dei problemi più comuni è la cocciniglia cotonosa o a scudetto. Se si tratta di pochi esemplari possiamo passarvi sopra dell’alcool e poi staccarli.
Diversamente bisognerà intervenire con dell’olio bianco possibilmente attivato da un insetticida sistemico. Può anche capitare la presenza di tripidi che vanno combattuti con insetticidi specifici.
Ricordiamoci che la pianta comincia a patire quando si scende sotto ai 12°C. In quel caso conviene quindi ritirarla e riporla in una camera piuttosto fresca per tutta la stagione invernale.
Il ficus ginseng necessiterà di essere rinvasato ogni due o tre anni. Si procede all’inizio della primavera e si deve cercare di cambiare il più possibile il terriccio, ripulendo e spuntando anche le radici. Durante le prime due settimane dopo l’operazione bisognerà irrigare leggermente senza smuovere il substrato e tenere la pianta a mezz’ombra.