Aratro per motocoltivatore

Montaggio e regolazioni aratro per motocoltivatore

Quando avete il problema del terreno arso dal sole non risolvibile solo con delle passate di fresa ecco l'accessorio che fa per voi: un vero aratro per motocoltivatore. Uno strumento semplice che permette di avere risultati sorprendenti. Due parti unite a cuspide, un supporto regolabile e un attacco che si blocca con una coppiglia al supporto dietro la fresa. La semplicità continua anche nell'uso di questo utensile. A mezzo fermo e con motore spento smontate la ruotina che regge in stabilità la parte retrostante del mezzo e, nello stesso attacco, montate l'aratro come descritto in precedenza, regolando il supporto sull'altezza necessaria. Mettente in moto il motocoltivatore e, mentre siete in trazione con le ruote, esercitate una leggera pressione sufficiente per far penetrare la punta dell'aratro nel terreno a seconda delle esigenze. IMPORTANTE: L'aratro deve essere usato con la fresa non attiva. Con quest'ultima in movimento, trovandosi nella posizione centrale, sarebbe facilitata e incontrollabile la penetrazione dell'aratro con il consequente blocco del mezzo.
Aratro con attacco a boccola con coppiglia

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Consigli

Aratura a forcone (caso 2) Utilizzando l'aratro per motocoltivatore e raffinando la tecnica di aratura si hanno risultati sorprendenti in termini di dissodamento del terreno: le zolle più profonde vengono portate all'aria mentre il terreno più sfruttato prende il posto delle stesse. La tecnica di aratura cosiddetta a forcone prevede che il mezzo inizi il suo lavoro sempre dal punto inferiore del campo. Dividendo esattamente in due il terreno nel senso dell'aratura si può compensare il dispendio di spostamenti del mezzo. Una volta finito il primo solco della zona 1 si rovescia il senso di marcia procedendo nel solcare con il primo solco laterale della zona 2. Ci si riposiziona nella zona 1 procedendo con il secondo solco e così via. Tale tecnica permette anche di portare in superficie quelle impurità o zolle più dure o sassi facilmente asportabili.

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Manutensione

Verniciatura originale L'aratro, normalmente, è protetto da uno spesso strato di vernice, resistente alle sollecitazioni che il terreno esercita passando sulle pareti a cuspide. A lungo andare però tale strato si assottiglia fino a far emergere il lucido dell'acciaio sottostante. E' il momento di riportare lo strato protettivo di vernice allo stato originale utilizzano una semplice bomboletta di vernice alla nitro. Nell'uso quotidiano e buona norma tenere le parti mobili dello strumento libere da impurità o residui umidi incollati. Una volta terminata la sessione di aratura è necessario lavare con un getto violento d'acqua tutte le parti dell'attrezzo in modo da liberarlo da ogni impurità attaccata sulla superficie. L'oggetto deve essere conservato in un luogo protetto da umidità in modo che questa non penetri nella vernice protettiva sollevandola e facendola scrostare durante l'uso.


Aratro per motocoltivatore: Usi inconsueti

Panoramica <em>aratro per motocoltivatore</em> montato per solcatura. Una volta presa confidenza con questo strumento è possibile utilizzarlo anche per usi non proprio ortodossi. Modulando la pressione verso il terreno è possibile ottenere dei solchi molto precisi per le nuove piantagioni. Naturalmente è necessario utilizzare uno strumento più piccolo, se ne avete uno consono, o rimpicciolire il lato retrostante delle cuspidi in modo da non allargare troppo l'ampiezza della traccia. Ricordatevi comunque di non far sprofondare eccessivamente l'aratro in modo da creare un solco superficiale: non state dissodando il terreno. Questa tecnica è facilitata se orientate l'angolo di incidenza delle cuspidi parallelo alla superficie del terreno. Basta allentare il vincolo presente dietro le due paratie a cuspide e il gioco è fatto. Fate comunque e sempre attenzione alla conduzione del motocoltivatore e non fatevi distrarre da questo accessorio: questi mezzi sono utili ma se guidati da persone distratte sono estremamente pericolosi.