Curcuma
Il genere Curcuma è molto vasto: comprende all’incirca 50 specie di perenni erbacee dotate di radici carnose; le foglie possono essere da strettamente ovate ad oblunghe. Le infiorescenze sono terminali, simili a coni e composte da brattee in alcuni casi molto colorate (come nelle specie alismatifolia, elata, petiolata rubescens, roscoeana, usate come ornamentali). I fiori tubulari, piccolissimi e composti da tre petali,sono quasi sempre poco evidenti perché nascosti dalle brattee.
Queste vivaci sono originarie dell’Asia e dell’Oceania, in particolare di quelle aree caratterizzate da un clima tropicale e monsonico, dove si alternano stagioni estremamente secche ad altre di forti piogge.
La spezia si ricava in particolare dalla radice della specie C. longa, originaria dell’India, ma oggi coltivata in maniera estensiva anche in Giappone, Indonesia e in Africa; la polvere ricavata dalle radici viene impiegata anche per colorare le stoffe. In Estremo Oriente vengono consumati anche i germogli, i fiori e le foglie
Possiamo coltivare la curcuma in giardino o in appartamento, l'importante è che i rizomi godano, nel periodo di riposo vegetativo, di un clima mite, con minime superiori ai 10-12°C. Quindi in genere si coltiva la pianta in giardino fino alla fine dell'estate, e quando comincia a deperire si dissotterrano i rizomi e si ripongono in un sacco di juta, con della sabbia, in luogo fresco, asciutto e buio, fino a primavera.
In casa invece si coltiva la pianta in vaso, e quando comincia a disseccare, in autunno, si sospendono le annaffiature, si sposta il contenitore in luogo riparato, e si ricomincerà a coltivarla in primavera.
Si tratta di piante tropicali, che amano i luoghi ben luminosi, volendo anche la luce solare diretta, purché si permetta alla pianta di abituarsi gradualmente alla luce del sole. Si utilizza un buon terriccio universale mescolato a sabbia, per aumentarne il drenaggio, ed evitare i ristagni idrici, che potrebbero rapidamente portare al marciume dei rizomi, vanificando i nostri sforzi per coltivare la pianta.
La curcuma in breve |
Famiglia | Zingiberaceae |
Genere | Curcuma |
Tipo di pianta | Erbacea perenne rizomatosa da fiori, aromatica e medicinale |
Origine | Asia e Australia |
Fogliame | Caduco |
Portamento | Eretto |
Uso | Pianta da appartamento, coltivabile all'esterno nel periodo primavera-estate. Serra o veranda. All'esterno solo nelle regioni in cui il clima è mite anche in inverno. |
Altezza a maturità | Da 0,60 a 1 m |
Velocità di crescita | Rapida |
Malattie e parassiti | Afidi e parassiti che attaccano foglie e fiori. |
Temperatura | Temperature non inferiori ai 17° C, anche nel periodo invernale. Temperature ideali comprese tra 20° C e 35° C. |
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Per rinvasare il rizoma, preparate un vaso ponendo delle palline di argilla espansa sul fondo in modo da evitare il ristagno di acqua. Piantate il rizoma a 5-6 cm di profondità con i germogli verso l'alto, evitando di interrarlo troppo. Se lo piantate in giardino, lasciate almeno 20 cm di distanza tra due rizomi.
Per la curcuma si utilizza un terreno soffice e leggero a base di torba, terriccio da giardino e sabbia, che assicura un buon drenaggio.
Il rizoma si pone in terra evitando di interrarlo troppo, è meglio lasciare la parte superiore esposta all'aria; quando si cominciano a vedere i primi germogli si comincia ad annaffiare, cercando di mantenere sempre il terriccio leggermente umido, ma non inzuppato d'acqua; il modo migliore per decidere quando annaffiare consiste nel saggiare la terra con le dita: se le dita risultano umide evitiamo di annaffiare, se invece risultano asciutte annaffiamo abbondantemente. Ogni 10-12 giorni sciogliamo nell'acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore.
Quando si cominciano a vedere i primi germogli, annaffiate regolarmente, cercando di mantenere il terriccio sempre leggermente umido, ma non inzuppato d'acqua. Il modo migliore per decidere quando annaffiare consiste nel saggiare la terra con le dita: se risultano umide, evitiamo di annaffiare, se invece risultano asciutte, annaffiamo abbondantemente evitando il ristagno d'acqua, che potrebbe portare rapidamente al marciume dei rizomi.
Se coltiviamo la pianta in casa, o il clima è molto caldo ed asciutto, ricordiamo di vaporizzare frequentemente il fogliame, per aumentare l'umidità ambientale.
Durante il periodo primavera-estate annaffiare la pianta ogni 2-3 giorni, lasciando il terreno leggermente umido, ma evitare il ristagno idrico che danneggerebbe la pianta poiché farebbe marcire il rizoma. Essendo la curcuma una pianta delle regioni tropicali, predilige un ambiente umido, perciò nebulizzate dell'acqua intorno alla chioma. In autunno, quando le foglie ingialliscono, sospendete le innaffiature fino alla ripresa vegetativa.
I fiori possono anche venire recisi, ed utilizzati per vasi o bouquets, poichè resistono molti giorni anche staccati dalla pianta.
Quando in autunno il fogliame comincia ad ingiallire sospendiamo completamente le annaffiature e poniamo il vaso in luogo fresco e riparato.
Se la pianta è coltivata in un vaso, tagliate le foglie secche e ponete il vaso in un luogo fresco e riparato, con temperature superiori a 17°C.
Se tenete la pianta in giardino, dissotterrate il rizoma, fatelo asciugare e ponetelo in una scatola non ermetica di legno o cartone, al riparo, in un luogo con almeno 17° C. Lo pianterete di nuovo in primavera.
ORNAMENTALI
Curcuma alismatifolia Detta anche “tulipano tailandese” può raggiungere i 70 cm di altezza; è la più diffusa come ornamentale visto che è interessante per il fogliame e per la fioritura. Inoltre è la più adattabile dal punto di vista climatico.
Le foglie sono di un bel verde chiaro lucido, laceolate, larghe fino a 10 cm. Tra giugno e settembre produce bellissime infiorescenze con brattee nei toni del rosa (ma vi sono anche cultivar che le hanno bianche e porpora). Può essere utilizzata come pianta da vaso, ma nella bella stagione cresce bene anche all’esterno, in aiuole o bordure.
Curcuma elataHa foglie sono da ovate ad ellittiche lunghe circa 60 cm, verde chiaro con venature più scure e una venatura centrale rosso scuro. Le infiorescenze, che appaiono prima delle foglie, hanno le brattee superiori rosa e porpora che creano un bel contrasto con quelle inferiori, verde chiaro. Da segnalare anche il colore giallo vivo dei fiori. È una pianta molto esigente per quanto riguarda il clima e quindi da noi è coltivata raramente.
Curcuma petiolataÈ una pianta originaria della Thailandia. Può crescere fino a 90 cm di altezza e le sue infiorescenze, prodotte tra giugno e agosto, sono composte da brattee dorate, rosa, porpora o bianche. Le foglie sono lunghe circa 35 cm e larghe 13 e presentano delle venature in evidenza. Nelle aree tropicali è molto diffusa come ornamentale, anche nelle cultivar a foglia variegata.
Curcuma roscoeanaDetta anche “Gioiello di Burma” è diffusa in tutto il mondo sia come pianta da vaso che come fiore da taglio. È una vivace e può superare il metro di altezza. Le foglie, lunghe circa 30 cm, sono da ovate ad ellittiche, giallo chiaro con venature più scure. Le infiorescenze sono composte da fiori gialli e brattee dall’arancio chiaro al rosso.
SPEZIECurcuma longaÈ un’erbacea perenne rizomatosa che può raggiungere 1 metro di altezza. Le foglie sono oblunghe, verde scuro la pagina superiore, verde chiaro quella inferiore. Sono lunghe da 20 a 45 cm, picciolate. Le infiorescenze sono composte da brattee verdi nella parte inferiore che salendo diventano prima bianche e poi viola (ma vi sono molte varietà e cultivar diverse). I fiori, che compaiono tra le brattee, sono giallo vivo e sono quasi sempre sterili.
Curcuma xanthorrhizaMolto simile alla precedente,ma meno pregiata, è diffusa soprattutto in Malesia, Indonesia, Thailandia e Filippine. Viene tradizionalmente usata come insaporitore dei cibi oppure per la preparazione di dissetanti bevande
La curcuma viene coltivata in genere in appartamento o in giardino, ma soltanto durante la bella stagione o se si abita nelle regioni mediterranee.
L'attività vegetativa della curcuma comincia a primavera e prosegue per tutta l'estate.
A inizio autunno la pianta perde le foglie ed entra nella fase di riposo vegetativo. In questo periodo, se la pianta viene coltivata all'aperto, è consigliabile dissotterrare i rizomi e lasciarli asciugare. Dopo qualche giorno, scuotere il terriccio e porli in una cassetta tenendoli in un luogo fresco, asciutto e buio, con una temperatura di almeno 17°C, fino alla primavera successiva.
Se invece si coltiva la pianta in vaso, dentro casa, quando comincia a disseccare, in autunno, si sospendono le annaffiature e si sposta il contenitore in un luogo riparato, dove resterà fino alla primavera successiva. Quando si vedranno le prime foglioline, s ricomincerà a innaffiarla e a concimarla.
Quando cominciano a spuntare i primi germogli, occorre iniziare a concimare regolarmente ogni tre settimane-1 mese, utilizzando un fertilizzante liquido per piante da fiori a base di azoto e potassio per favorire lo sviluppo del fogliame e un'abbondante fioritura.
Quando le foglie ingialliscono, sospendere la somministrazione di concime.
La curcuma è una pianta tropicale che ama i luoghi molto luminosi, ma non l'esposizione diretta alla luce del sole. La mancanza di luce determina una diminuzione della vigoria della pianta e lo sbandimento dei colori di foglie e fiori.
La moltiplicazione della curcuma si effettua in primavera, al momento del rinvaso, a partire dal rizoma. Si staccano delle piccole porzioni dal rizoma, ognuna con alcune foglie e delle radici, e si pongono in un vaso per creare nuove piante. La parte tagliata, prima di essere interrata, va trattata con un fungicida. Se la pianta viene tenuta al chiuso, il rizoma può essere piantato tutto l'anno, ma è consigliabile piantarlo in primavera, quando le temperature sono più elevate.
La coltivazione della curcuma |
Coltivazione | Difficoltà media |
Manutenzione | Normale |
Esposizione | Posizione luminosa, ma non esposta direttamente alla luce del sole. |
Terreno | Leggero, ben drenato e ricco di sostanze organiche |
Pulizia/potatura | Non si pota, si tolgono le foglie secche e le parti rovinate per evitare che infettino le parti sane della pianta. |
Necessità idrica | Bassa, ma frequente. Evitare il ristagno idrico. |
Umidità suolo | Sempre leggermente umido |
Concimazione | Concimazione del terreno prima della messa a dimora e concime diluito in acqua regolarmente ogni 20-30 giorni nel periodo vegetativo. |
Moltiplicazione | Divisione dei rizomi |
La curcuma può essere attaccata dagli afidi, dei piccoli insetti bianco-giallastri facilmente individuabili, oppure dalle cocciniglie, che lasciano sul dorso delle foglie colpite delle sottili ragnatele biancastre. Nei mesi caldi e in assenza di umidità, la curcuma può subire l'attacco del ragno rosso: ve ne accorgerete se vedrete che le foglie cominciano a ingiallire, si accartocciano e poi cadono.
Se non volete utilizzare degli insetticidi per piante, potete provare dei rimedi naturali. Pulite le foglie con un batuffolo di ovatta imbevuto di alcool oppure lavate le foglie con acqua e sapone di Marsiglia, e poi sciacquatele per eliminare il sapone. Ripetete queste operazioni ogni 2 o 3 giorni.
Se l'intera pianta è infestata, si consiglia di estirparla e di bruciarla per evitare la contaminazione delle altre piante.
Soprattutto nel periodo invernale, a causa dell'umidità eccessiva e del ristagno idrico, può manifestarsi il marciume radicale. Se non è troppo tardi e l'apparato radicale risulta solo minimamente colpito, è consigliabile cambiare il terriccio infestato, lavare i vasi e utilizzare dei prodotti antifungini.
Il calendario della curcuma |
Messa a dimora | Da febbraio in appartamento oppure aprile e maggio in giardino |
Fioritura | In genere giugno, luglio e agosto. |
Dal rizoma carnoso della curcuma longa, bollito, essiccato e macinato finemente si ricava la curcuma, una spezia dal colore arancio acceso, dal sapore pepato ed estremamente aromatico, molto utilizzata nella cucina indiana e tra gli ingredienti principali del curry.
La curcuma è anche un eccellente colorante naturale, infatti le tuniche dei monaci buddhisti per molto tempo sono state tinte con la curcuma.
Oggi la curcuma è coltivata non solo nell'Asia tropicale e nel Giappone, ma anche in Africa e nell'isola di Riunione.
Virtù medicinaliLa curcuma possiede una serie di virtù medicinali. È uno dei più efficaci antinfiammatori naturali e non presenta le controindicazioni dei normali farmaci antiinfiammatori. Inoltre ha proprietà antiossidanti e disintossicanti. In India viene utilizzata come antisettico per curare ferite o malattie della pelle.
Come assumerla?La curcuma viene assunta normalmente aggiungendola a diversi alimenti o alle salse. Per facilitarne l'assorbimento, poiché la curcuma è liposolubile, è consigliabile assumerla a crudo insieme a olio d'oliva o burro o a un altro grasso per condire insalate, verdure o altri piatti. Si può ad esempio aggiungere allo yogurt: una spolverata e via!
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Questo tipo di pianta si presenta come una pianta abbastanza rigida con delle foglie che hanno una forma appuntita e abb
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