Il terreno ideale per i nostri bulbi è quello di tipo sciolto, ovvero privo di sassi e di residui radicali di altre piante. E' conveniente, prima della messa a dimora, lavorare la terra in maniera tale che anche gli strati inferiori possano ossigenarsi, questo circa una decina di giorni prima. La profondità dell’interramento varia a seconda della dimensione del bulbo, 10/15 cm possono bastare per i più piccoli, intorno ai 25 cm per i bulbi più grossi.
Il terreno dovrà essere ben drenato, in quanto i bulbi non sopportano i terreni fradici di acqua. La composizione ottimale del terreno dovrà contenere il 15% di sabbia, nel caso inverso, e cioè in presenza di eccessiva composizione sabbiosa, andrà aggiunta della torba che manterrà quindi una costante umidità. La concimazione potrà essere effettuata con un composto minerale di tipo N-P-K (azoto, fosforo e potassio) in proporzioni rispettivamente di 12-10-18. Attenzione all’utilizzo dei fertilizzanti, soprattutto per chi possiede un giardino, una quantità eccessiva di prodotto può raggiungere le falde acquifere di superficie e provocarne l'inquinamento. Infine l’acidità ideale è di 6,5 pH. Da prestare attenzione al luogo dell’interramento, che dovrete contraddistinguere con alcuni bastoncini ai quali avrete attaccato l’etichetta identificativa del bulbo. Così facendo eviterete di calpestarli o peggio ancora di effettuare dei lavori e compromettere la loro germogliatura. Ultimo consiglio riguarda la vostra ubicazione geografica. Se abitate in zone particolarmente fredde, è meglio interrare il bulbo qualche centimetro sotto la soglia indicata, eviterete che l’eventuale lastra di ghiaccio che si dovesse formare sul terreno comprometta la vita del bulbo.
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