Quando parliamo di esseri viventi, spesso dividiamo in due categorie le forme di vita, quella animale e quella vegetale, attribuendo a quest'ultima un ruolo secondo noi esclusivamente passivo, escludendo a queste creature ogni forma di interazione con il mondo che le circonda. Invece esistono vegetali che "vivono" attivamente, passando dal ruolo di prede a quello di "cacciatrici". Ed è proprio il caso delle piante carnivore, piante che ci hanno sempre suscitato interesse e stupore, timore e incredulità fin dalla nostra infanzia. Dobbiamo rassicurarci del fatto che non esiste alcuna pianta mostruosa e terribile, pericolosa per l'uomo, ma bensi specie vegetali bellissime ed affascinanti, che tutt'al più possono catturare piccoli insetti, o nel peggiore dei casi piccoli animaletti come rane o topolini. Le piante carnivore sono presenti su tutto il nostro pianeta in ben 600 specie diverse, dal sud Africa all'Europa, dall'Indonesia agli Stati Uniti.
Anche nel nostro paese, l'italia, esistono diverse specie di piante carnivore, anche se sono tra le piante minacciate di estinzione.
Queste meravigliose piante hanno studiato e messo a punto un sistema di cattura e digestione incredibilmente avanzato, in modo da poter assorbire dalle proprie prede le sostanze nutritive essenziali per poter vivere. Le piante carnivore crescono prevalentemente in torbiere, su terreni estrem amente poveri di sostanze nutritive come l'azoto, e sono costrette quindi a nutrirsi grazie alle loro "battute di caccia". Come dicevamo prima, esistono appunto ben 600 specie di piante carnivore, tutte molto belle ed interessanti; alcune utilizzano sistemi di cattura a "scatto", come la ormai famossisima Dionaea, una delle piante carnivore più conosciute, oppure secernendo sostanze vischiose in grado di intrappolare gli insetti sulle proprie foglie, o addirittura creando delle vere e proprie trappole senza via d'uscita detti "ascidi".