Decotto di prugne secche
Le ricette dei decotti spesso sono tramandate in varie forme, qui vi proponiamo la più comune, che anche il vostro erborista sicuramente vi consiglierà. Prendete cinque o sei prugne secche, snocciolatele, e mettetele in un pentolino di acqua che le copra del tutto, circa duecento millilitri. Poi lasciatele bollire per qualche minuto, finché l'acqua non si sia colorata della caratteristica tinta bordeaux.
Al termine, lasciate decantare il tutto e fate raffreddare, togliete le prugne e versate il decotto in una caraffa ben capiente. Se non lo bevete tutto subito, il decotto si può conservare in frigorifero per due o tre giorni, ben coperto. Al decotto si possono anche aggiungere degli aromi, come i chiodi di garofano o la cannella. Vedrete, sarà buonissimo.
Natale, Pasqua, compleanni, cene di lavoro...tutti questi banchetti luculliani vi hanno stremato e appesantito? Un decotto di prugne secche vi riporterà in vita. Le sue proprietà diuretiche si rivelano un'eccellente cura disintossicante dopo gli eccessi delle feste. Potete apprezzare lo stesso effetto anche se vi siete abbandonati a fiumi di alcol e bevande zuccherose: il decotto di prugne secche regolarizzerà perfettamente il vostro fegato.
Ed infine, come dimenticare la notissima funzione delle prugne in fatto di regolarità intestinale? Quest’azione benefica si accentua proprio nelle prugne secche e dunque un decotto con questo prodotto si rivela eccezionale. Un alto contenuto di minerali, come potassio e magnesio infine, ristabilisce l’equilibrio dell'organismo.
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Come per ogni sostanza nutriente, è bene fare moltissima attenzione alle quantità che si consumano. Non sempre ciò che appare benefico nella quantità consigliata, se assunto in dosaggi più elevati mantiene le sue proprietà, anzi a volte il prodotto può diventare dannosissimo, se non velenoso per voi e il vostro organismo. Nel nostro caso del decotto di prugne, è sconsigliabile berne se si sta seguendo una dieta povera di fibre.
Come è notissimo infatti, il suo effetto lassativo produce frequentemente la diarrea, meteorismo e flatulenza. Decisamente un effetto poco simpatico non solo in presenza di altre persone, ma anche per voi stessi. Se poi soffrite di colite o di altri malanni intestinali potreste incorrere in un dolorosissimo aumento di gonfiori e spasmi.
Alcuni frutti che mangiamo oggi sono il risultato di millenni di attività agricola, di incroci e altri miglioramenti botanici. La prugna è uno dei frutti più longevi nella storia dell'uomo e nella sua polpa è racchiusa una sapienza millenaria. Probabilmente sono nate e poi sono state scoperte in Siria e furono trasportate in Italia dai Romani, che durante le loro conquiste andarono oltre i confini del mondo conosciuto, compreso quello alimentare.
La prugna, come si sa, è detta anche susina, un nome che si deve ad una delle capitali dell'impero persiano Susa, ma erano molto conosciute anche in estremo oriente. Infine, se siete appassionati di fantascienza sappiate che il comandante Worf di Star Trek afferma di avere una passione speciale per il succo di prugne.
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