Decotto carciofo

Decotto carciofo

Il carciofo (Cynara cardunculus) cresce nei paesi mediterranei ed è coltivato nelle regioni temperate di tutto il mondo. E’ conosciuta nella sua forma selvatica fin dall’antichità dai greci e dai romani. Da documentazioni storiche, sembra che a partire dal I secolo sia avvenuta in Sicilia la domesticazione del carciofo (Cynara scolymus) dal suo progenitore selvatico (Cynara cardunculus). La pianta fa parte della famiglia delle Composite, può raggiungere fino a 1,5 metri di altezza. Il fusto è robusto, cilindrico e carnoso, striato longitudinalmente. Le foglie sono grandi, spesso spinose, molto segmentate e di colore verde-grigio sulla parte superiore e verde-celeste in quella inferiore. Le infiorescenze sono invece azzurro-violacee, circondate da brattee (foglie modificate), alla base delle quali si trova la parte commestibile. Le parti che vengono utilizzate sono le foglie della pianta, il fusto, le infiorescenze (carciofi) e la radice. Il carciofo predilige il clima mite e asciutto. Si può adattare anche a climi relativamente freddi ma è sensibile alle brinate e agli sbalzi di temperatura per cui, in queste zone le giovani piante necessitano di una protezione.
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Principi attivi del carciofo

decottoI principi attivi del carciofo sono concentrati soprattutto nelle foglie, sono la canarina (principio amaro) e alcuni flavonoidi derivati dalla luteina. La pianta è ricca inoltre di enzimi, di inulina (idrato di carbonio tollerato molto bene dai diabetici), potassio e manganese. Nonostante il carciofo vero e proprio cioè l’infiorescenza, possieda alcuni benefici effetti, l’impiego fitoterapico e medicinale prevede soprattutto l’uso delle foglie, del fusto e/o delle radici della pianta. Il carciofo produce effetti coleretici, (aumenta la secrezione della bile) ed epatoprotettori (antitossico), si raccomanda in caso di dispepsia o colica biliare e di insufficienza epatica ed è molto indicato in caso di epatite. E’ ipolipemizzante poiché riduce la concentrazione del colesterolo e di altri lipidi nel sangue e quindi si raccomanda molto in caso di arteriosclerosi. Ha proprietà ipoglicemizzanti, per questo il carciofo è un alimento adatto ai diabetici, in quanto favorisce la diminuzione del livello dello zucchero nel sangue. E’ diuretico, depurativo perché stimolando la diuresi, è molto utile in caso di albuminuria e di insufficienza renale. Il carciofo ha un basso contenuto calorico, (100 grammi contengono appena 22 calorie), che ne fa un alimento indicato nelle diete dimagranti. E’ un ortaggio ricco di fibre e di sali minerali come potassio, fosforo, sodio, magnesio, manganese e acido folico. Sono presenti inoltre le vitamine del gruppo B, C, K.


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Preparazione del carciofo

bollitura carciofoIl carciofo trova impiego in cucina per la preparazione di deliziose pietanze ma in questo spazio tralasciamo l’aspetto culinario per mostrare l’immagine curativa della pianta. Il carciofo in fitoterapia è utilizzato sia per uso esterno sia per uso interno. Per ciascuna pianta medicinale esistono alcuni metodi ottimali di preparazione e di impiego. E’ utile conoscerli e saperli applicare adeguatamente in modo da poter sfruttare al meglio le proprietà di ogni pianta o delle sue singole parti. Il metodo di preparazione del carciofo è il decotto. Il decotto di carciofo è utilizzato in particolare per disintossicare il fegato e abbassare il livello del colesterolo. Si ricorre alla decozione per preparare tisane con le parti dure delle piante quali radici, rizomi, corteccia e semi che necessitano di una prolungata bollitura per liberare i principi attivi, alcuni dei quali, proprio a causa della protratta azione del calore, possono perdere parte delle loro proprietà. In genere il decotto di carciofo è caratterizzato dall’uso delle foglie, reperibili essiccate nelle erboristerie. Preparare un decotto non è difficile. Per eseguire la decozione occorre collocare in un recipiente adeguato le foglie di carciofo prescelte, aggiungendo la quantità adeguata di acqua. Bisogna far bollire il tutto da 3 a 20 minuti a fuoco basso, poi occorre lasciare riposare per qualche minuto e quindi filtrare con un colino. Grazie alla bollitura i decotti, specialmente se tenuti in frigorifero e a temperatura costante, si conservano più a lungo degli infusi. Si possono così utilizzare per più giorni, anche se non è opportuno superare il termine di una settimana.


Benefici del carciofo

carciofo e artitePer la cura della gotta o per osteggiare le artriti, è indicato il decotto delle radici di carciofo. Si tratta di mettere a bollire venti grammi di radice di carciofo in 10 ml di acqua. La somministrazione della “bevanda” non deve essere superiore alle tre settimane per non intercorrere in fastidiosi effetti indesiderati come formicolii e vertigini. Se si desidera disintossicare l’organismo liberandolo da tossine e liquidi in eccesso, è necessario far bollire 20 grammi di foglie di carciofo in 500 ml di acqua per 5/10 minuti e poi filtrare. Il decotto per avere effetto bisogna berlo più volte nell’arco della giornata, in piccole quantità. Il decotto di carciofo trova applicazione anche per uso esterno. E’ indicato per ridonare alla pelle un colore naturale oppure per eliminare gli antiestetici foruncoli che colpiscono in particolare i soggetti epatici. Il carciofo è benefico anche contro il colesterolo. Combatte le molecole HDL (colesterolo negativo che va ad ostruire le arterie), mentre aumenta i livelli del colesterolo positivo LDL che ha il compito di liberare le arterie dalle placche. Si consiglia di bere una tazza di decotto trenta minuti prima di cominciare un pasto. Per rendere più gradevole il decotto e attutire il sapore amarognolo, si può aggiungere una punta di miele, ma senza esagerare. Come è stato detto in precedenza il carciofo è ricco di fibre, ecco perché oltre a sostenere l’organismo è un toccasana per il tratto gastrointestinale riducendo problemi di costipazione, di diarrea e bruciori di stomaco. Un decotto a base di carciofo svolge un’azione depurativa sul fegato, regolarizza la bile, stimola la diuresi e abbassa il livello di trigliceridi presenti nel sangue. Dopo un pasto abbondante per facilitare la digestione e togliere quel senso di pesantezza che si prova quando si abbandona la tavola, una tazza di decotto al carciofo corre in aiuto all'apparato digestivo. La cura a base di decotto di carciofo si può seguire per un mese e riprenderla successivamente dopo un breve intervallo, oppure in quantità più concentrata si può consumare in pochi giorni a piccoli sorsi, dopo i pasti. Il decotto non va ingerito in grosse quantità, ma sorseggiato durante la giornata perché possa agire in maniera più efficace sull’intero organismo.



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