compresse effervescenti

compresse effervescenti

Le compresse effervescenti sono un particolare tipo di compresse molto diffuse che una volta a contatto con l’acqua scatenano una reazione che provoca la formazione di una miriade di piccole bollicine. Queste compresse, infatti, a differenza delle altre devono essere necessariamente consumate disciolte in un bicchiere d’acqua. Oltre ai diversi eccipienti, all’interno queste compresse contengono un acido (i più utilizzati sono l’acido tartarico e l’acido citrico) e una piccola quantità di bicarbonato di sodio: quando vengono a contatto con l’acqua, le compresse effervescenti scatenano una reazione chimica di salificazione che porta alla formazione di citrato di sodio o tartrato e anidride carbonica che si manifestano sotto forma di minuscole bollicine. Ovviamente l’effervescenza ha uno scopo preciso, quello di far sì che il farmaco diventi immediatamente solubile, ma il principio attivo è lo stesso delle compresse normali o delle bustine di polvere. Le bollicine che vediamo, dunque, non so altro che il gas provocato dallo scatenarsi di una reazione chimica che, esaurendosi, lascia un preparato da bere contenente il principio attivo del farmaco. Quasi ogni farmaco in commercio viene declinato in diverse varianti tutte disponibili in farmacia: pillole, compresse effervescenti, gocce o polvere contenuta in bustine; i motivi per cui il medico preferisce prescrivere un formato anziché un altro non è la diversità del principio attivo, bensì fattori legati alle abitudini del paziente (chi è sempre di corsa, per esempio, avrà più facilità nell’inghiottire una pillola piuttosto che nel dosare le gocce o aspettare che la compressa effervescente si sciolga), oppure allo scopo terapeutico perseguito (le gocce di rivelano più utili quando occorre scalare il medicinale oppure quando la quantità da assumere è minima). I prezzi delle compresse effervescenti variano a seconda della quantità di compresse contenute in ogni singola scatola, tuttavia non sono eccessivi e generalmente si aggirano intorno ai sette/otto euro per una ventina di compresse.

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Come vengono realizzate le compresse effervescenti

compresse effervescentiNella realizzazione la differenza tra compresse normali e compresse effervescenti è minima, anche se con le seconde occorre fare più attenzione: innanzi tutto i componenti devono essere conservati in un luogo riparato e asciutto e utilizzati secondo regole precise, perché la minima svista può alterarne l’efficacia. Particolarmente critica è la fase della compressione: è soprattutto in questo momento, infatti, che devono essere rispettate determinate condizioni; la condizione fondamentale è che l’umidità del luogo in cui si lavora sia stabile e costantemente sotto controllo. Le compresse, poi, generalmente sono piuttosto grandi (circa il doppio delle pillole, a volte anche il triplo), occorre perciò che posseggano la durezza giusta che gli permetta di non sbriciolarsi.

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Come agiscono le compresse effervescenti

La caratteristica più importante – e più visibile – delle compresse effervescenti è quella di produrre moltissima anidride carbonica nel momento in cui vengono a contatto con l’acqua.

La Co2 si sprigiona grazie alla reazione chimica tra l’acido e l’acqua e da sì che la compressa si sciolga interamente nel giro di un paio di minuti. Oltre agli eccipienti che si trovano praticamente in tutti i medicinali – lattosio, xilitolo, destrosio e sorbitolo –, queste compresse contengono anche alcuni eccipienti accuratamente scelti tra quelli idrosolubili e in grado di creare i legami ricercati. Tra questi eccipienti di solito il più usato è l’acido citrico, scelto anche perché conferisce al farmaco un sapore piuttosto gradevole. Altri acidi usati sono l’acido adipico, l’acido tartarico e quello fumarico che tuttavia hanno l’inconveniente di essere poco solubili; come l’acido citrico, anche l’acido malico conferisce ai farmaci un ottimo sapore, tuttavia viene usato molto meno del primo poiché ha un costo decisamente superiore.


Vantaggi e svantaggi delle compresse effervescenti

compressa effervescenteLe compresse effervescenti sono sempre più utilizzate da medici e pazienti poiché presentano svariati vantaggi rispetto alle pillole tradizionali: tanto per cominciare possiedono un sapore suscettibile di continui miglioramenti che le può rendere più accattivanti e facili da assumere soprattutto per i bambini; queste compresse, inoltre, sono molti più adatte a chi soffre di stomaco: risultano infatti più leggere e tollerabili e presentano meno effetti collaterali rispetto alle pillole classiche. Non irritano lo stomaco, né provocano sgradevoli rigurgiti. Il modo in cui vengono assunte, sciolte nell’acqua, fa in modo che il principio attivo rimanga “secco” fino all’impiego vero e proprio, quando cioè raggiunge lo stomaco e inizia la sua azione. D’altro canto le compresse effervescenti non presentano solo vantaggi. Innanzi tutto sono molto più fragili delle pillole classiche, vanno maneggiate e conservate con più cura e a volte costano di più. Inoltre sono meno pratiche: una pillola può essere infatti inghiottita in qualsiasi posto, anche senza acqua e impiegando non più di qualche secondo; la compressa solubile va invece sciolta in acqua potabile, c'è bisogno di un bicchiere e di diversi minuti, cosa che visti i ritmi frenetici della vita odierna non è sempre possibile. Infine è proprio il processo di fabbricazione di queste compresse a essere molto più laborioso e complicato; per conservarle sono necessarie apposite confezioni che fanno ulteriormente lievitare i costi. Facendo dunque un rapito bilancio dei costi e dei benefici ottenuti, potremo senza dubbio scegliere la forma di medicinale che fa per noi.




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