Karite
Il burro di karité è l’olio denso e compatto estratto dal frutto di una pianta diffusa in natura nell’Africa centrale, chiamata Vitellaria paradoxa (esistono alcuni sinonimi). Si tratta di un albero di media grandezza, che in genere non supera i 10-12 metri di altezza, con un fusto corto e ampio e rami tozzi, all’apice dei quali si sviluppano lunghe foglie picciolate, ovali, disposte in ampi ciuffi, sempreverdi. Produce grandi fiori di colore giallo o verdastro, molto profumati, a cui seguono i frutti: grosse bacche, simili a datteri carnosi, dalla polpa dolce che sormonta un grosso seme oleoso. I semi di Vitellaria vengono utilizzati per produrre il burro di karité; siccome la gran parte del burro di karité utilizzato in Africa viene ottenuto da alberi selvatici, questa pianta viene indicata tra le specie che rischiano l’estinzione, in quanto tutti i semi fertili vengono utilizzati dall’uomo.
In effetti la crescente diffusione di questo olio vegetale ha portato all’inizio della coltivazione di Vitellaria, soprattutto in alcuni stati del centro America.
Questi grandi alberi crescono in pieno deserto, con condizioni climatiche limite, dove la siccità estiva può durate anche svariati mesi; sono quindi alberi ben adattatisi a queste condizioni; sviluppano infatti un apparato radicale molto ampio, che permette loro di cercare l’acqua in una zona molto grande e anche in profondità. Oltre a questo tutta la pianta, sia il fusto, sia i rami, è ricoperta da una spessa corteccia simile a sughero, rotta da ampie fessure; la corteccia funge da isolate, e permette alle piante di sopravvivere anche agli incendi che occasionalmente imperversano in alcune zone desertiche.
Visto che questi alberi si sviluppano in zone inospitali, è facile intuire perché vengano ampiamente utilizzate da coloro che vivono in quelle zone del pianeta: i frutti vengono comunemente consumati, crudi o cotti; le noci vengono utilizzate per preparare il burro, che viene utilizzato come olio alimentare, ma anche per altri usi; i residui di lavorazione del burro vengono utilizzati come cemento per le capanne, o anche al posto del kerosene come olio per fuochi o lampade; il legno viene utilizzato per produrre utensili, le foglie sono un ottimo foraggio.
- Da sempre gli esseri umani hanno sfruttato gli oli derivati dalle piante, per cucinare, ma anche per ammorbidire la pelle, per pulirla, per lucidare i capelli; esistono tantissimi oli vegetali, i più ...
Il burro di karité viene da decenni utilizzato in Europa, in particolare nell’industria dei cosmetici, in quanto dalle noci di Vitellaria si ottiene un olio vegetale emolliente, cicatrizzante e lenitivo, completamente privo di colore e di odore, che a temperature inferiori ai 25°C è solido e compatto.
Il burro di karité viene quindi utilizzato per produrre saponi, detergenti in crema, shampoo e balsami, creme per il corpo, creme antirughe, cere per capelli.
Oltre a questo viene utilizzato anche al posto del burro di cacao, quindi anche nell’industria alimentare, nei prodotti da forno e nel cioccolato.
Effettivamente numerose ricerche hanno indicato il burro di karité come un ottimo schermo solare, e un ottimo prodotto da utilizzare in caso di pelle arrossata, anche per le pelli delicate dei bambini e degli anziani.
Ha proprietà umettanti, antiinfiammatorie e lenitive, e viene spesso utilizzato come base negli unguenti medicinali, come supporto per principi attivi da stendere sulla cute.
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