Lycium Chinense

Lycium chinense origini e caratteristiche

Il lycium chinense è una pianta appartenente alle solanaceae originaria del continente asiatico, in particolare della Cina e del Tibet. In Oriente viene coltivata massicciamente perché produce le cosiddette bacche di Goji, dei frutti che possiedono delle proprietà antiossidanti. Il nome deriva dalla Licia, ossia una zona dell’Anatolia dove si rintracciano le origini di questa pianta: i medici cinesi chiamano le bacche prodotte dal lycium frutti di Licia, anche se ormai il come comune è quello di bacche di Goji, dove quest’ultimo termine in cinese indica, appunto, bacca. In realtà l’albero di lycium esiste in due varietà, che sono state studiate e distinte negli ultimi decenni, mentre prima venivano considerate come un’unica specie: si tratta della varietà barbatum e, appunto, della varietà chinense. Tutte e due le tipologie di albero producono le famose bacche ma pare che quelle del barbatum siano più buone e più nutrienti, dunque sono considerate più pregiate rispetto a quelle del chinense.
Una pianta di lycium chinense

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Lycium chinense caratteristiche

Un ramo di <em>lycium chinense</em> con delle bacche Per i non esperti non è facile distinguere un esemplare di lycium chinense da uno di lycium barbatum. Per provare a individuarli bisogna sapere che il lycium chinense ha delle foglie molto più grandi e rotonde, il suo fiore ha quattro sepali e non due, e poi i suoi frutti sono più piccoli e meno polposi rispetto a quelli del barbatum, oltre ad essere di colore arancione invece che rosso. La differenza principale che ha penalizzato il chinense è che i suoi frutti sono amarognoli, mentre quelli del barbatum sono dolci e succosi; come se non bastasse, le bacche del chinense sono anche più fragili e marciscono facilmente se colpite dalle intemperie; inoltre non si possono nemmeno essiccare perché, essendo piccole, si perderebbe la poca polpa che c’è. Per tutti questi motivi, il lycium chinense si coltiva soprattutto a scopo ornamentale, mentre è il barbatum quello utilizzato per la produzione delle bacche di Goji. In realtà i frutti di entrambi gli alberi possiedono le proprietà officinali, anche se quelli del barbatum sono più efficaci.

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Lycium chinense coltivazione

I tipici fiori del lycium chinense L’unico vantaggio nella scelta del lycium chinense per la coltivazione è quello di avere una pianta bella dal punto di vista decorativo e che cresce più rapidamente rispetto al barbatum. Il lycium chinense è molto resistente e si adatta a tutte le condizioni climatiche e di terreno, ma predilige posizioni soleggiate e ha bisogno di molto spazio perché tende a espandersi. Se viene lasciato crescere, l’albero di Goji può raggiungere fino i tre metri di altezza: a quel punto i suoi rami flessibili si incurveranno verso il terreno e si otterrà un bell’effetto visivo, soprattutto quando in estate nasceranno i fiori: sono a forma di trombetta di vari colori, bianchi, rosa o viola, durano fino a novembre per poi lasciare spazio ai frutti. In inverno il lycium chinense perde le foglie quasi subito ma se tenuto bene e al riparo dai parassiti, in primavera spunteranno nuovi germogli. Per avere delle piante nuove si può procedere con la semina a inizio primavera: bisogna creare un semenzaio utilizzando dei recipienti, anche dei semplici barattoli, che andranno tenuti in un luogo fresco e asciutto. Quando spunta la piantina si potrà poi trasferire nel terreno.


Lycium Chinense: Lycium chinense proprietà

Bacche essiccate e pronte al consumoLe bacche del lycium chinense, pur non essendo buonissime e poco amate dagli uomini, sono tra le preferite dagli uccelli. Per i cinesi non sono solo le bacche ad avere proprietà officinali, ma anche la corteccia, le radici e il fogliame. Già nell’antichità in oriente le parti di questa pianta venivano consumate perché ritenute in grado di rafforzare la muscolatura e contrastare l’invecchiamento della pelle. Per lo stesso motivo oggi se ne consiglia il consumo soprattutto agli atleti, proprio per la loro proprietà antiossidante. Tuttavia, non esistono ancora studi scientifici specifici in merito che ne possano garantire l’efficacia, si sa solo che contengono numerose sostanze, come le vitamine, che sono certamente utili. Oggi le bacche di Goji in occidente vengono utilizzate come base per realizzare prodotti come succhi di frutta, tè, barrette energetiche e integratori. Spesso nei negozi vengono vendute le bacche del lycium chinense spacciandole per quelle del barbatum, dunque bisogna fare attenzione al colore e alle dimensioni per riconoscerle. Nei prodotti erboristici, invece, si usano solo quelle del barbatum perché le altre non rendono con l’essiccazione.



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