muira puama
Originaria delle foreste dell’Amazzonia, la muira puama appartiene alla famiglia delle Olacacee. E’ un arbusto diffuso soprattutto in Brasile ed il suo nome botanico è Ptycopetalum olacoides ma viene definita muira puama perché furono gli indigeni a darle questo appellativo che nella loro lingua significa “legno potente”. E’ infatti un arbusto dalle potentissime virtù terapeutiche e nell’antichità veniva usata per molteplici scopi e per lenire una vasta gamma di dolori ma il fine principale, era usarla come afrodisiaco ed è proprio per tale motivo che divenne famosa. L’arbusto può raggiungere anche i 5 metri di altezza e la pianta ha foglie oblunghe e verdi e dei fiori molto profumati ed aromatici che ricordano in un certo qual modo il gelsomino. Le virtù officinali della pianta si trovano in ogni parte di essa ma vengono usate solo corteccia e radici.
Ricercatori di ogni parte del mondo, hanno sapientemente studiato le proprietà di questa pianta e sembra che le sue virtù principali, si concentrino proprio sui suoi effetti afrodisiaci molto potenti perché risveglia il desiderio sessuale in entrambe i sessi e pare proprio che riesca a curare l’impotenza nell’uomo. La mirapuamina, contenuta nella pianta, ha infatti accese proprietà per contrastare la disfunzione erettile perché contiene elementi come la yoimbina che è un eccellente vasodilatatore. A parte questa importante virtù, la pianta ne possiede altre che anche se messe in secondo piano, sono ugualmente di grande interesse fitoterapico. Grazie all’alto contenuto resine, tannini, tracce di olio essenziale, acidi grassi e miscela di esteri, la pianta lenisce e contrasta molti dolori, in primis quelli mestruali ma è indicatissima anche come antidiarroico e digestivo. Da buoni risultati anche nelle disfunzioni ovariche e come antireumatico e alza il tono dell’umore in quegli stati depressivi che portano apatia ed astenia. Infatti, anche se l’effetto afrodisiaco è estremamente di rilievo, anche quello come stimolatore del sistema nervoso, è abbastanza considerevole. Per quanto riguarda il potente effetto afrodisiaco della pianta, sembra che essa, sia diventata un viagra naturale tant’è vero che viene usata da molte coppie dove l’uomo soffre di disfunzione erettile anche perché gli effetti della mirapuamina, hanno doppia funzionalità e cioè quella di provocare effetti vasodilatatori nei genitali dell’uomo ma anche inturgidimento in quelli della donna.
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La pianta si usa sotto forma di decotto , di tintura madre, di infuso, in polvere o in estratto. La tintura madre si prepara facendo essiccare le radici mentre il decotto si prepara facendo bollire 1 solo grammo di radici in 150 grammi di acqua per 10 minuti. Se ne beve una tazza ogni 24 ore. Ma il decotto può essere usato anche esternamente per curare l’impotenza infatti, si imbevono garze del composto e si applicano sui genitali. Se non si vuole usare questa pratica, in erboristeria sono reperibili le gocce che nella quantità di 10 o 15 diluite in un goccio d’acqua per tre volte al giorno, hanno esattamente le stesse proprietà e servono al medesimo scopo. In erboristeria però, è possibile trovare anche delle capsule, forse più comode e pratiche che hanno la stessa funzione di gocce e decotti ed in più, la polvere di muira puama, è miscelata con altre erbe officinali idonee a curare la disfunzione erettile e si assumono come rinvigorente sessuale per 3-4 volte al giorno. La cura va effettuata per tre mesi ma sempre sotto stretto controllo medico specialmente se si hanno patologie serie e se si è cardiopatici. Questa accortezza va usata, come per tutte le erbe officinali, per preservare l’organismo da effetti collaterali che potrebbero verificarsi per l’interazione con altri medicinali. Naturalmente il prodotto è sconsigliato caldamente, durante la gravidanza e l’allattamento. Il prezzo è accessibilissimo ed una confezione di capsule da 60, costa sui 10 euro mentre le gocce di tintura madre si aggirano sui 13 euro. Quello che costa un poco in più, è l’estratto fluido
Questo alberello brasiliano, è stato studiato da innumerevoli ricercatori fitoterapici perché nell’America Meridionale, per secoli è stato sfruttato per combattere l’impotenza quando ancora non si conoscevano gli altri benefici che apporta la pianta. Sembra però, che l’attenzione, anche oggi, sia concentrata solamente sulla sua potenza come rivingorente sessuale. Pare infatti, che le altre sue molteplici proprietà benefiche, passino in second’ordine. Gli studi degli scienziati, hanno dimostrato che contrariamente al viagra, il muira puama, riesca a produrre dello sperma senza provocare solamente una straordinaria erezione. La credenza popolare, narra che chi assumeva estratti o polvere di questa pianta, aveva rapporti che duravano ore ed ore ma a parte queste leggende, i ricercatori hanno constatato che la muirapuanina contenuta nella pianta, agisca direttamente sulla dopamina permettendo al nervo terminale genitale, di stimolarsi anche perché si incoraggia la produzione di ormoni e di testosterone. La pianta ed i suoi enormi benefici in tal senso, fu conosciuta solo nel 1920 in Europa e la farmacopea internazionale si occupò di essa nel 1925 accertando pienamente le sue virtù per quanto riguarda l’impotenza e la disfunzione erettile. Nel 1930, il dottor Rebourgeon dichiarò espressamente che la muira puama, era una pianta officinale dalle virtù straordinarie e così, fu riconosciuta dall'Associazione Britannica delle Medicine Naturali.
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La muira puama è un arbusto cespuglioso, originario della foresta amazzonica, appartenente alla famiglia delle Olacaceae
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