muraiola
Quella che comunemente viene detta “muraiola” è una pianta dai molteplici nomi: c’è chi la chiama erba vento, gamba rossa oppure erba vetriola (nome che deriva dall’usanza di utilizzare le foglie di questa pianta per pulire le bottiglie di vetro e non, come si potrebbe pensare di primo acchito, da una potenziale velenosità); tuttavia il suo nome scientifico, usato in botanica, è “Parietaria officinalis”. La muraiola presenta molte caratteristiche comuni alla più conosciuta ortica, pianta appartenente alla stessa famiglia, quella delle Urticaceae. Tuttavia venire a contatto con dell’erba muraiola non è pericoloso come venire a contatto con l’ortica: anzi, in passato quest’erbe veniva addirittura strofinata sull’epidermide che, venuta a contatto con l’ortica, prudeva e si arrossava. La muraiola, infatti, leniva questi fastidi. Si tratta di una pianta erbacea sempreverde, che è detta perenne poiché è possibile trovarla tutto l’anno. Il nome di “muraiola” fa riferimento al fatto che questa pianta spesso cresce arrampicandosi su vecchi muri, siepi, dirupi e rocce; nasce e si sviluppa spontaneamente in zone caratterizzate da un clima mediterraneo, quindi tendenzialmente mite, su terreni asciutti che però non patiscono la siccità durante la stagione estiva. È possibile trovarla nei pressi delle coste ma anche in località boschive fino a un’altitudine di 700 metri. La si riconosce perché è una pianta piuttosto bassa (generalmente è alta dai dieci ai trenta centimetri, ma vi sono anche specie alte fino a 70 centimetri), dal fusto eretto, di colore rosso, ricoperto da una fitta peluria; presenta fiorellini e foglie ovali di colore verde scuro. In primavera, quando la muraiola fiorisce, i suoi pollini possono provocare allergie nei soggetti predisposti.
La muraiola è molto conosciuta e sfruttata per le sue numerose proprietà benefiche: in fitoterapia (medicina alternativa che usa i principi attivi di piante, erbe e fiori per curare patologie di diversa entità) si usano soprattutto le foglie di muraiola, le quali vengono lavate e lasciate essiccare all’ombra, e il succo che se ne ricava. Anche se i principi attivi utilizzati in ambito fitoterapico sono presenti in maniera più concentrata nella pianta appena colta, essi si mantengono intatti se il processo di essiccazione viene effettuato correttamente, conservando le foglie essiccate in un contenitore a chiusura ermetica. La loro raccolta generalmente avviene nella stagione estiva.
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Le proprietà più importanti della muraiola sono quella diuretica e quella antinfiammatoria. La capacità di stimolare di diuresi – molto importante anche per prevenire problemi di ipertensione – è merito dei flavonoidi e dei sali di potassio, che la muraiola contiene in grandi quantità. Conosciuta fin dall’antichità, quest’erba veniva infatti utilizzata nella cura dei calcoli renali. E proprio i reni sono tra gli organi che più di altri beneficiano dell’azione della muraria: questo perché i principi attivi della pianta favoriscono l’eliminazione da parte dell’organismo dei cloruri, sostanze tossiche, impedendo così che si concentrino nei reni. L’azione diuretica della muraiola è nota fin dal 1700, quando si narra che un botanico ne osservasse l’efficacia su un cane, il quale, privato della muraiola di cui era ghiotto, nel giro di poco tempo sviluppò dei calcoli e morì. Anche l’azione antinfiammatoria svolta della muraiola è in parte attribuibile alla massiccia presenza di flavonoidi, i quali proteggono la vescica da spasmi, infiammazioni e infezioni batteriche come la cistite. Oltre ai flavonoidi e ai sali di potassio, la muraiola contiene mucillagini, tannini, nitrato di potassio e soprattutto due acidi molto importanti, l’acido glicerico e l’acido glicolico, i quali proteggono sia i reni che il fegato, migliorandone le funzionalità e prevenendo eventuali disfunzioni. È inoltre un ottimo emolliente che favorisce la sudorazione e l’espettorazione, contribuendo così alla depurazione dell’organismo.
È possibile reperire la muraiola in qualsiasi erboristeria, prevalentemente sotto forma di foglie essiccate e ridotte in polvere, estratto fluido e tintura madre in gocce. È inoltre possibile realizzare infusi e decotti casalinghi da assumere due volte al giorno per un periodo di almeno un mese. Per essere realmente efficaci, infatti, i preparati a base di erba muraiola vanno assunti con costanza per alcune settimane. Dalla tintura madre si ricava l’estratto titolato, ossia il preparato officinale contenente una determinata percentuale di principio attivo (nel caso della muraiola, esso è all’incirca il 65%). Non solo: esistono anche compresse che contengono circa 200 mg di principio attivo e che vanno assunte da un minimo di due a un massimo di quattro volte al giorno. In passato, invece, la muraiola veniva assunta fresca, appena colta, e messa a bollire in un litro d’acqua: in questo modo si otteneva un infuso che, tra i suoi svariati effetti benefici, vantava anche quello anti-reumatico. Oltre che su infezioni e infiammazioni del tratto urinario, l’erba muraiola agisce efficacemente anche sulle emorroidi e sulle irritazioni genitali: a tal proposito, l’infuso può essere usato nella preparazione di lavande vaginali lenitive e rinfrescanti. Oltre che essere assunti per via orale, i preparati a base di muraiola possono essere destinati a un uso esterno, mediante impacchi sulla cute lesa o infiammata.