irrigazione
Salve. Ho acquistato piantine di fiori (sulfinie ed altro) che ho fatto mettere prima in un vaso poi dentro la fioriera dei balconi. Verso acqua ogni giorno, ma quando saro' assente come posso fare? Esistono dei prodotti alternativi all'acqua da utilizzare per almeno una settimana? Grazie
Gentile Nicola,
ogni anno, all’arrivo delle ferie, ci ricordiamo delle belle piante fiorite che abbiamo sul terrazzo, che spesso non ricevono neppure l’acqua delle precipitazioni, e necessitano quindi della nostra presenza in casa per la loro sopravvivenza. I due metodi migliori, e più “tesati”, per fare in modo che sopravvivono consistono o in un bell’impianto di irrigazione (che però spesso è infattibile, o potrebbe avere poco senso se si tratta di annaffiare 4-5 vasi), oppure ci si affida alla gentilezza di un vicino di casa o di un amico (anche in questo caso, non è detto che si possa trovare qualcuno disponibile, o affidabile). Per fortuna, se le ferie sono brevi, esistono dei metodi alternativi, che funzionano solo se ci assentiamo da casa per un massimo di 5-8 giorni, evitando di farlo nel periodo più caldo ed asciutto dell’anno. Nei vivai e nei negozi di hobbistica sono in commercio delle particolari gelatine, che in effetti vengono consigliate soltanto come prodotti decorativi, in quanto sono disponibili in tanti colori brillanti; questa sostanza, che al momento dell’acquisto sembra una manciata di sabbia colorata, ha la capacità di assorbire circa due litri di acqua (o almeno, le confezioni che ho visto io servivano per produrre un volume di due litri di gelatina). Se sparsa sulla terra e nei sottovasi, questa gelatina lentamente rilascia l’acqua che ha assorbito, supplendo in modo discreto alla mancanza di annaffiature; chiaro che, appena arrivata a casa, dovrai sicuramente annaffiare le tue piante, che però avranno nel frattempo ricevuto un poco di idratazione. Un tempo si usava riempire una bottiglia di acqua, e la si poneva a testa in giù nel vaso, con il collo ben interrato, in modo che rimanga perfettamente perpendicolare al terreno; in questo moto, pian piano l’acqua dalla bottiglia passa al terreno. Anche in questo caso, si tratta di circa un paio di litri di acqua per ogni vaso, visto che le bottiglie di bibite facilmente reperibili sono di solito da un litro e mezzo o da due litri. Se i tuoi vasi sono molo grandi, puoi provare a mettere due bottiglie per vaso. Puoi provare a sfruttare anche la capillarità, riempiendo un grosso secchio con acqua, e nel secchio un capo di alcuni fili di corda lunghi; l’altro capo dei fili va interrato nei vasi. Con il passare dei giorni l’acqua dovrebbe risalire i fili e finire nei vasi. La cosa funziona molto meglio se il secchio viene post in alto, e se magari è accompagnato da altri secchi. Tutti questi espedienti non sono del tutto risolutivi, in sostanza ti permettono di andartene per una settimana senza temere che le tue piante dissecchino completamente e muoiano; funzionano meglio se annaffi bene i vasi appena prima di partire, perché è più probabile che così passi almeno una giornata prima che le tue piante necessitino di acqua.
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