Broccolo calabrese
L'apporto di acqua al broccolo calabrese deve essere effettuato costantemente, sia in estate che in inverno. Ottima è l'acqua piovana, povera di calcare, ma si può utilizzare anche quella del rubinetto, magari lasciandola decantare per evitare stress termici alla pianta. In inverno irrigare nelle ore più calde, mentre in estate sono necessarie maggiori attenzioni. In particolare è necessario irrigare almeno due volte al giorno e predisporre un solco lungo la fila delle piante, l'acqua defluirà per tutta la sua lunghezza, la pianta assorbirà il suo fabbisogno lentamente e si raggiungeranno così solo le radici. In estate è meglio annaffiare nelle ore notturne, lontano dai raggi del sole, che prosciugano l'acqua già in superficie. L'acqua è un elemento di vitale importanza se si desidera avere piante sane e rigogliose.
Il broccolo calabrese può essere piantato in vaso, ma il suo habitat è in terreno. È buona regola scegliere un posto isolato e abbastanza grande per contenere le piantine, che sviluppandosi possono arrivare anche ad un diametro di 50 cm. L'impiego di due pioli piantati nel terreno e di una fune permette di tracciare una linea dritta. Utilizzando un piantatoio appuntito forare il terreno ad una distanza di 40cm. La distanza è un fattore da non sottovalutare, buche troppo vicine impedirebbero all'apparato fogliare delle piante di svilupparsi, pregiudicando anche la qualità della verdura. In ogni buca sarà infilata una piantina, proveniente da un semenzaio. Infatti i broccoli calabresi sono seminati a primavera, dopo 30 giorni si avranno già delle piccole piantine. La messa a dimora nel terreno può essere fatta in estate, avendo cura di sistemare il terreno preventivamente, con una buona aratura e concimazione.
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La concimazione è una fase importante nella coltivazione del broccolo calabrese. Il terreno va preparato con un buon stallatico maturo, ricco di minerali e di azoto, necessari alla pianta per avere uno sviluppo rigoglioso. Il terreno deve essere arieggiato con cura, dopo aver apportato il concime. Questa operazione è importante poiché consente al fertilizzante di arrivare in profondità. Si calcola un rapporto del 30% di concime per metro quadrato. Al di là di questa fase è bene non procedere ad ulteriori fertilizzazioni, poiché le sostanze minerarie concentrate nel concime potrebbero danneggiare l'apparato fogliare e anche quello radicale, causando il deperimento anche del fiore. Nel caso non si sia fatta l'operazione preliminare di concimazione, a fioritura avvenuta si potrebbe procedere ad una concimazione con azoto granulare a lento rilascio, che per le sue caratteristiche intrinseche non danneggia la pianta.
Il broccolo calabrese se da un lato è una pianta robusta che si adatta all'esposizione sia diretta del sole sia alla mezz'ombra, dall'altro è soggetto ad attacchi di parassiti che lo danneggiano irrimediabilmente. Numerosi sono gli insetti che depongono le uova sia nelle radici che nel colletto della pianta. Tra i più temuti c'è la cavolaia, una farfalla che depone le uova nella congiuntura delle foglie al colletto della pianta. Può essere colpito anche da marciume radicale, se il terreno non è ben drenato, ma anche da oidio e peronospora. In tutti i casi il rimedio da adottare è quello naturale, poiché qualsiasi intervento chimico potrebbe essere nocivo per l'uomo. Tra i rimedi da adottare e che possono essere ripetuti nel tempo c'è quello di irrorare la pianta con una soluzione di acqua e cenere, portata a 100°C e poi fatta raffreddare e filtrata.