Cynodon dactylon
Con il nome botanico Cynodon dactylon si indica la Gramigna rossa, una tipica pianta infestante, presente soprattutto nei giardini del centro-sud Italia, originaria dell'Asia. Si tratta di una pianta robusta, che sopravvive al meglio anche alle estati più calde e siccitose. La Gramigna rossa infatti è perfettamente adatta alla coltivazione anche in zone con terreno sabbioso, particolarmente asciutto. In genere non necessita di annaffiature regolari, accontentandosi delle irrigazioni fornite dalle precipitazioni. Si tratta di una pianta macroterma, che ferma il suo sviluppo nella stagione fredda, mentre è particolarmente rigogliosa in primavera e in autunno. Le annaffiature si forniscono solo in fase di semina del tappeto erboso; in seguito il Cynodon dactylon si sviluppa in autonomia. Spesso i tappeti erbosi sono però composti da un mix di sementi, di piante diverse; nel caso in cui la Gramigna sia mescolata a del comune loietto, allora è importante annaffiare il tappeto erboso, per evitare che rimanga asciutto a lungo.
Fino ad alcuni decenni fa il Cynodon dactylon era considerato una pianta infestante, la cui presenza nel giardino era scongiurata da un regolare diserbo, seguito anche alla rimozione manuale delle piante residue, attraverso l'estirpazione dal terreno. Oggi la Gramigna rossa è particolarmente apprezzata per le sue qualità, trattandosi di una pianta che si sviluppa anche in condizioni proibitive: sopporta il caldo intenso, anche superiore ai 35°C, e non si rovina neppure con un massiccio calpestio. Per rendere i tappeti erbosi di Gramigna più piacevoli se ne sono prodotte delle varietà con internodi particolarmente corti, che formano un prato compatto e di un bel colore verde brillante. Le piante delle nuove varietà, chiamate spesso Bermuda grass, sono basse e compatte e permettono di diminuire le annaffiature del tappeto erboso e anche le potature, rendendo possibile la predisposizione di prati a bassa manutenzione.
- abito in piemonte,ho preparato il terreno per il tappeto erboso .Posso passare subito alla semina ,devo tener conto della luna?in attesa di risposta ringrazio...
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- Inanzitutto complimenti per il vostro sito. Ben fatto e di ottimo spunto per i non addetti ai lavori come me.Mi chiedo come posso eliminare la gramigna che sta progressivamente invadendo il giardino...
- La margherita o pratolina è tra le più comuni asteracee, originaria dell’Europa, è diffusa anche in Asia e nel continente americano; sembra che sia l'archetipo della margherita, da cui prendono il nom...
Una delle peculiarità più interessanti della Gramigna rossa sta nel fatto che non è per nulla esigente per quanto riguarda la presenza di sali minerali nel terreno. Per questo motivo non è necessario intervenire più volte per la fertilizzazione, pur ottenendo comunque un prato bello, rigoglioso, sano e resistente. In primavera si cosparge sul terreno una piccola dose di stallatico pellettato, o di concime granulare a lenta cessione, appositamente formulato per il tappeto erboso. Non serve altro tipo di fertilizzante. La Gramigna rossa permette di preparare un prato anche in terreni che non potrebbero consentire la coltivazione di piante per il tappeto erboso, perché eccessivamente poveri di nutrienti, asciutti o sabbiosi. Il difetto principale del Cynodon dactylon sta nel fatto che la coltivazione in zone con inverni molto freddi è del tutto sconsigliata.
Oggi per i tappeti erbosi si coltivano prevalentemente varietà nuove di Cynodon dactylon, che però hanno ereditato buona parte delle peculiarità della specie botanica. Si tratta di piante che vivono in pieno sole, che tendono a svilupparsi in modo minore se poste a mezz'ombra, o all'ombra completa. I parassiti tendono a non attaccare queste piante, anche se può capitare che un clima molto freddo, o particolarmente umido, promuova lo sviluppo di funghi, che possono creare delle lacune all'interno del tappeto erboso. Prima di seminare un prato totalmente costituito da Gramigna rossa nel proprio giardino è importante chiedere informazioni ad un bravo giardiniere della zona, che sia in grado di consigliarci sull'opportunità di utilizzare tale semente. Infatti la coltivazione in alcune zone d'Italia è del tutto sconsigliata.
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