prato giardino
Avere un bel tappeto erboso è il sogno di tutti gli amanti del giardino e se avrete l'accortezza di adottare i dovuti comportamenti, non vi sarà difficile crearlo, nè mantenerlo sempre del suo colore verde brillante.
L'impianto di un prato prevede in via preliminare la predisposizione, nell'area scelta, di un efficiente impianto di irrigazione, che anche nella calde giornate estive fornirà alla stesso la giusta dose di umidità.
Una volta effettuata tale operazione, e prima di arrivare alla semina, dovrete procedere nell'ordine:
alla sterilizzazione del terreno, che consiste nell'eliminazione delle erbe infestanti la cui presenza ostacolerebbe lo sviluppo di quelle buone, creando un fattore di competizione con le stesse alla ricerca di acqua, luce e sali minerali. Prima di effettuare il diserbo è però necessario irrigare bene il terreno affinchè il prodotto chimico utilizzato, trovando le piante in ripresa vegetativa, possa essere pienamente efficace. Per un risultato duraturo è consigliabile servirsi di un diserbante ad azione sistemica, il quale, penetrando all'interno della pianta fino alle radici, ne consente la totale estirpazione;
alla preparazione del letto di semina, attraverso la valutazione del drenaggio e del substrato del terreno, che potremmo arricchire aggiungendo sostanze organiche come il letame sterilizzato o i sali minerali sotto forma di apposito concime, mentre per favorire la germinazione dei semi è indicato l'uso del potassio. Se vogliamo invece migliorare la capacità drenante del terreno dovremmo avere l'accortezza di miscelarvi una buona dose di sabbia o pietra pomice. A questo punto, dopo averlo ben preparato con l'aiuto di una vanga o di una fresa, dovrete procedere a livellarlo una prima volta con un rastrello, cercando di eliminare eventuali dune e avallamenti. Servendovi quindi di un rullo abbastanza pesante dovrete dargli una certa forma di assestamento e per procedere ad effettuare la semina sarà indispensabile infine effettuare con il rastrello un altro livellamento.
Ora sarete finalmente pronti a scegliere il tipo di semente più adatto alle vostre esigenze. In tal senso è utile ricordare che i generi più adatti, appartenenti alla famiglia delle graminacee, sono: il Festuca, che forma, nelle sue varie specie, tappeti erbosi uniformi e compatti o più rustici, adatti a prati calpestati o sfruttati;
il Cyndom, al quale appartiene la comune gramigna, che possiamo incontrare spontanea nei prati e che possiede una forte capacità di propagazione.
Proceduto così alla scelta della semente, dovremo spargere la stessa, in ragione di un chilogrammo ogni 20-30 metri, prima in senso verticale e poi in senso orizzontale avendo cura di prestare molta attenzione all'uniformità della distribuzione.
Una volta effettuata la semina usando il rastrello interreremo leggermente e passeremo nuovamente col rullo. E' essenziale in ultimo irrigare il prato ogni giorno per pochi minuti, al fine di evitare fenomeni di ruscellamento e di galleggiamento della semente, che potrebbero incidere sull'uniformità di germinazione della stessa.
Variopinta alternativa al prato erboso, il prato fiorito vivacizzerà con i suoi colori il vostro giardino, se avrete la costanza di aspettare un certo periodo di tempo dopo la semina. Infatti, dato che in genere le specie più adatte sono costituite da piante selvatiche pluriennali a lenta germinazione, in principio la prima fioritura in un simile prato sarà portata da specie annuali i cui semi sono già presenti nel terreno. Già dal secondo anno però, se avrete avuto l'accortezza di eliminare le infestanti al momento della semina, potrete già vedere i risultati.
Per l'ottenimento di un prato fiorito rigoglioso è indispensabile innanzitutto scegliere il terreno adatto, che deve essere in posizione abbastanza soleggiata e povero di sostanze nutritive. A tal fine lo si può impoverire raschiandone la parte superficiale o, nel caso si tratti di terreni molto argillosi, li si può miscelare con la sabbia.
Avendo così preparato il letto di semina con gli stessi accorgimenti meccanici utilizzati per il prato erboso si può procedere alla stessa. Il periodo migliore per effettuarla è la primavera, quando il terreno si è abbastanza riscaldato dopo i rigori invernali. Un terreno troppo freddo infatti impedisce la germinazione dei fiori selvatici ma favorisce la proliferazione delle infestanti. Allo stesso modo è preferibile evitare la semina in estate quando la siccità comporta una notevole perdita di specie. Una volta sparsi sul terreno, per raggiungere uno stato di germinazione ottimale è necessario che i semi siano interrati solo leggermente in modo che possano assorbire quanto più possibile la luce solare.
Per quanto riguarda l'irrigazione, questa è necessaria solo se vogliamo che tutti i fiori selvatici superino lo stadio della germinazione, dato che anche in periodi di siccità prolungata si potranno creare le condizioni per lo sviluppo di nuovi germogli.
Una cura particolare va invece dedicata allo sfalcio del prato, che deve essere eseguito in base allo sviluppo della vegetazione, in genere in due periodi abbastanza ravvicinati che corrispondono alla fine di giugno-inizio luglio e fine agosto-inizio settembre. La frequente asportazione dei resti dello sfalcio comporta nel tempo una riduzione del numero delle specie, pertanto è consigliabile permettere il disseccamento di questi sul prato in modo da consentire nuova produzione di semi e conseguente rigenerazione di altre piante.
- La Dichondra Repens è una pianta che non richiede particolari interventi di irrigazione crescendo spontaneamente da sola. Quando semineremo il prato, tuttavia, dovremo assicurare un'umidità sufficient...
- Il prato di trifoglio non necessita di particolari attenzioni dal punto di vista dell'apporto idrico. Ovviamente appena seminato avrà bisogno di ricevere costanti e regolari irrigazioni, senza mai esa...
- La margherita o pratolina è tra le più comuni asteracee, originaria dell’Europa, è diffusa anche in Asia e nel continente americano; sembra che sia l'archetipo della margherita, da cui prendono il nom...
- Con il termine pacciamatura si indica l’operazione di coprire il terreno con materiale inerte; questa operazione viene compiuta per alcuni principali motivi, il principale è quello di evitare la cresc...
Se non avete abbastanza pazienza o tempo per mettere in atto tutti gli accorgimenti che l'impianto di un prato richiede potete ricorrere a quelli " a zolle" , veri e propri tappeti erbosi in rotoli ormai disponibile in tutti i vivai. Questo metodo velocissimo che consente di accorciare i tempi di preparazione del terreno e di estirpazione delle erbe infestanti, permette di realizzare in breve tempo un tappeto erboso e calpestabile da subito anche su superfici poco adatte.
La preparazione del terreno si limita infatti alla spianatura e alla eliminazione di detriti e sassi, nonchè, se desideriamo evitare i ristagni d'acqua, alla distribuzione di uno strato di sabbia al di sopra dello stesso. Subito dopo l'operazione, avendo già provveduto all'acquisto, è consigliabile procedere in breve tempo alla posa delle zolle sul terreno stendendone una prima fila e quindi una seconda e facendo in modo che ogni zolla si trovi a cavallo di due zolle della fila precedente.
Quando tutta la superficie sarà coperta è indispensabile effettuare un paio di rullature e poi pulire con una scopa morbida. Con innaffiature regolari e frequenti i tempi di attecchimento delle radici al substrato sottostante saranno rapidi e dopo 13-15 giorni le zolle saranno definitivamente ancorate al suolo.
COMMENTI SULL' ARTICOLO