Camelia coltivazione - Camellia japonica
Le Camelie appartengono alle theacee, esistono circa una decina di specie, tra le quali soltanto alcune vengono coltivate come piante ornamentali; da secoli coltivate in Europa, in realtà le Camelie sono originarie dell'Asia, ed in particolare di Cina, Giappone e Korea. Si tratta di arbusti di dimensioni medie o grandi, che vanno dal metro fino a 4-5 metri se si trovano nelle condizioni pedoclimatiche ottimali; le camelie sono sempreverdi, il fogliame è di colore verde scuro, brillante, di forma ovale. Le camelie vengono coltivate per la loro fioritura, i grandi boccioli di colore rosato, simili a grandi rose, sono molto apprezzati, e molti sono gli ibridi ormai diffusi in giardino.
Le specie più diffuse come piante ornamentali sono la Camellia japonica ed i suoi ibridi; si tratta di un arbusto di medie dimensioni, a fioritura rosata, con fiore semplice, doppio o stradoppio, a seconda della varietà. I fiori di camellia japonica sbocciano a fine inverno, se la stagione è particolarmente calda possono fiorire già in gennaio, se il clima è invece molto rigido avremo una fioritura più tarda, verso aprile o anche maggio. Per ottenere un arbusto rigoglioso e sano è necessario coltivare la camelia in giardino, in piena terra o in vaso, utilizzando un terriccio specifico per piante acidofile, poichè hanno difficoltà ad utilizzare il ferro presente nel terreno, soprattutto se la presenza di calcio è alta, o se l'acqua fornita è molto calcarea.
Si pongono in luogo semiombreggiato, perchè l'insolazione diretta molto intensa causa il disseccamento delle foglie; inoltre le camelie amano un clima abbastanza umido, quindi sole eccessivo può asciugare eccessivamente l'aria. Nella maggior parte delle regioni italiani la
camelia japonica può essere coltivata in giardino per tutto l'arco dell'anno, a patto di tenerla al riparo dal vento invernale; nelle regioni con inverni con temperature inferiori ai -10/-15°C è consigliabile coltivare queste piante in vaso capiente, in modo da poterle spostare al riparo durante le settimane più fredde dell'anno.
Le annaffiature saranno molto regolari, da marzo a ottobre, mantenendo il terreno sempre abbastanza umido, ma non inzuppato d'acqua; durante i mesi freddi le annaffiature saranno sporadiche: solo in caso di siccità molto prolungata.
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Generalmente questi arbusti hanno uno sviluppo tondeggiante armonico, senza necessità di potature; se però necessitiamo di accorciare i rami sottili facciamolo dopo la fioritura, per evitare di perdere la parte più interessante della pianta.
Se l'inverno è molto rigido può capitare che i boccioli tendano a rovinarsi a causa del gelo, prima ancora di sbocciare, in questo caso è bene rimuovere i boccioli già rovinati e coprire la pianta con agritessuto, in modo da preservare i fiori dal freddo intenso.
Spesso i fiori di camelia, specialmente quelli degli ibridi, tendono a marcire invece di appassire; ricordiamo di rimuoverli prontamente, per evitare che divengano veicolo di malattie fungine, che si sviluppano facilmente sui tessuti in marcescenza.
In giardino è diffusa la coltivazione anche della camellia sasanqua, a fioritura invernale, che talvolta sboccia anche in novembre-dicembre, dipende dal clima; questa camellia ha però fiori molto più piccoli rispetto agli ibridi da giardino di C. japonica. Sicuramente la fioritura invernale le rende però molto interessanti, soprattutto nei giardini dell'Italia centro settentrionale, che in inverno sono molto spogli e grigi.
In Italia viene coltivata anche la Camellia hiemalis, un'altra camelia a fioritura precoce, i suoi fiori sbocciano in pieno inverno; di questa camellia esistono molti ibridi, anche a fiore grande e appariscente.
Un'altra camelia molto diffusa in coltivazione, ma non come pianta ornamentale, è la camellia sinensis; si tratta della pianta le cui foglie vengono utilizzate per produrre il te. Queste piante sono di origine cinese e giapponese, vengono ora coltivate anche in India, in ampie piantagioni; per produrre il te si utilizzano le foglie giovani. Le foglie semplicemente essiccate vengono chiamate te verde, molto apprezzato soprattutto in Giappone; con le foglie sottoposte a fermentazione e disseccamento si prepara invece il te nero; le foglie sottoposte ad una leggera fermentazione vengono invece utilizzate per il te oolong.
Talvolta in Asia vengono utilizzate anche le foglie di altre specie di camelia per preparare il te. La coltivazione di camellia sinensis è molto estesa, visto che tutto il te utilizzato nel modo proviene dall'Asia; esistono anche camelie dai cui semi si estrae un olio alimentare, molto utilizzato in Cina.