La Camelia - Camellia japonica

Le Camelie

Con il nome latino Camellia si indicano centinaia di specie di arbusti sempreverdi, diffusi principalmente in Asia; in Europa in giardino si coltivano prevalentemente ibridi di camellia japonica, un arbusto longevo, a crescita lenta, originario della Cina, della Corea e del Giappone, come suggerisce il nome botanico. Si tratta di piante molto utilizzate in coltivazione nei luoghi d'origine, che vengono coltivate in Europa da un paio di secoli; quindi le piante che oggi troviamo in vivai hanno alle spalle in genere secoli di ibridazione e selezione delle varietà con fiori più grandi e belli. Le camelie infatti vengono coltivate in giardino per la loro fioritura; si tratta di arbusti di dimensioni medie o grandi, che nel corso degli anni possono divenire anche imponenti, anche se in genere hanno uno sviluppo abbastanza lento; il fogliame è di un bel colore verde scuro, lucido e coriaceo, sempreverde. A partire dall'autunno le piante cominciano a sviluppare grossi boccioli, che produrranno per tutta la primavera grandi fiori semplici o doppi; i fiori semplici hanno 5-9 petali, ma esistono tantissime varietà doppie e stradoppie. I fiori di camelia sbocciano nei toni del bianco, del rosa e del rosso, e in genere ricordano delle grosse rose appiattite; alcune varietà sono anche profumate. La fioritura dura alcune settimane, da marzo-aprile fino a aprile-maggio; più la primavera è fresca e umida e più lentamente le camelie sbocciano; negli anni con improvvise vampate di calore a inizio primavera la fioritura delle camelie può durare anche solo un paio di settimane.
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Come si coltivano

camellia Le camelie sono originarie di zone con clima fresco e umido, senza grandi sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte; prediligono posizioni luminose, ma non amano troppe ore al giorno di luce solare diretta, quindi si pongono a dimora in ombra o mezz'ombra.

Amano una buona umidità ambientale, in primavera ed in estate, quindi a partire da quando i grossi boccioli cominciano ad aprirsi, avremo cura di mantenere il terreno della nostra camellia sempre umido, senza inzupparlo d'acqua; questo significa che a marzo annaffieremo le piante anche solo una volta a settimana, mentre in luglio dovremo intervenire anche ogni giorno, nelle ore più fresche della giornata.

Le camelie temono i ristagni idrici, quindi evitiamo di annaffiare a scadenze prefissate, ma controlliamo sempre che la nostra pianta necessiti effettivamente di acqua; procediamo immergendo le dita nel substrato ai piedi della pianta, se sentiamo il terriccio ancora umido e fresco, evitiamo di annaffiare; se invece il terriccio è asciutto annaffiamo bene la pianta, senza eccedere.

In autunno possiamo sospendere le annaffiature, e annaffiare solo sporadicamente, fino a primavera, per evitare che il terriccio attorno alla pianta asciughi completamente.

Quando annaffiamo la nostra camelia evitiamo di bagnare i fiori, soprattutto se sono di colore chiaro, perchè altrimenti tendono a marcire, divenendo decisamente molto antiestetici.

Le camelie amano i terreni acidi o neutri, e temono i terreni argillosi e ricchi di calcare; coltiviamole in terriccio di foglie, torba e terriccio apposito per piante acidofile. Se viviamo in una zona con terreno decisamente molto alcalino possiamo coltivare la nostra camelia in vaso, in modo da poterla rinvasare ogni 2-3 anni, cambiando tutta la terra contenuta nel vaso.

In primavera forniamo anche del concime per piante da fiore, ogni 12-15 giorni; oppure spargiamo ai piedi dell'arbusto del concime granulare a lenta cessione.

Gli arbusti dic amelia tendono ad avere un bel portamento denso e tondeggiante, senza la necessità di potature drastiche; nei primi anni di vita può essere necessario potare le piante appena uscite dal vivaio, evitiamo di potarle in autunno o a inizio primavera, o rischieremo di asportare la gran parte dei boccioli; potiamole invece dopo la fioritura, evitando di accorciare eccessivamente i rami.

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Le camelie e il freddo

camellia Gli arbusti di camellia japonica possono sopportare temperature anche molto rigide, vicine ai -15°C; però se le gelate sono molto intense e si prolungano per giorni, il freddo può rovinare i rami più esterni,e soprattutto i giovani boccioli; è quindi consigliabile porre a dimora le piante in luogo riparato, se viviamo in una zona con inverni molto rigidi.

Non amano la neve, e temono molto il vento freddo, che oltre a rovinare i boccioli dissecca eccessivamente il terreno.

Quindi cerchiamo di trovare per la nostra camellia una posizione abbastanza riparata, protetta dai venti freddi e dal sole eccessivo.

Se viviamo in una zona in cui il gelo si presenta molto spesso in inverno, poniamo la nostra pianta in vaso, in modo da poterla spostare in luogo riparato in caso di neve o di gelate molto intense. Oppure copriamo l'arbusto con dell'agritessuto, che preserverà i boccioli ed i rami più esterni dalle intemperie.

Ricordiamo in questo caso di pacciamare in autunno il terreno alla base della pianta, utilizzando cortecce o foglie secche, in modo da meglio isolare le radici dall'aria fredda esterna.


La Camelia - Camellia japonica: Altre camelie

camellia In Italia, in vivaio, oltre alle camelie japonica, possiamo trovare alcuni ibridi dic amelia sasanqua, anche detta camelia di Natale; si tratta di un arbusto ampio e vigoroso, con esigenze colturali simili a quelle delle camelie giapponesi, solo che la fioritura avviene da novembre a febbraio, proprio durante l'inverno, ed i fiori sono meno vistosi rispetto. Certo che, nonostante si tratti di arbusti con fiori non molto grandi, l'epoca di fioritura li rende molto interessanti, per chi ama il giardino vivo e decorativo anche in pieno inverno.

In alcune zone d'Italia si coltiva a scopo ornamentale anche la camelia sinensis, si tratta dell'arbusto da cui si ottiene il te, in Italia non si producono foglie per preparare tale bevanda, ma i piccoli arbusti sono comunque molto gradevoli, con bel fogliame sempreverde, e fiori bianchi di medie dimensioni.


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