Robinia
Questa pianta non deve essere sottoposta ad eccessive irrigazioni; nei periodi caratterizzati da frequenti precipitazioni è sufficiente l'acqua piovana, mentre è necessario intensificare la somministrazione di risorse idriche in caso di siccità prolungata. È indispensabile che il terreno, tra un'annaffiatura e l'altra, abbia il tempo di diventare asciutto, e che resti tale per uno o due giorni. Gli esemplari più giovani, comunque, hanno bisogno di essere irrigati più costantemente, ogni quindici giorni circa: questa operazione garantisce loro un adeguato sviluppo ed un rafforzamento delle radici. Sono assolutamente da evitare i ristagni idrici, determinati da un'umidità sovrabbondante e causa di marciumi radicali; essi possono essere scongiurati regolando le annaffiature ed inserendo della ghiaia nel terreno.
La robinia predilige un terreno profondo e ben drenato, anche se generalmente si adatta senza problemi a numerose tipologie di suolo; può essere conveniente piantarla sui pendii delle colline, in quanto le sue radici, sviluppate ed irrobustite, sono in grado di limitare il pericolo delle frane. Prima della semina è opportuno lavorare il terreno con un rastrello per renderlo più malleabile e, nell'eventualità in cui esso presenti un'eccessiva quantità di calcare, amalgamare con il terriccio del solfato di ferro. Una volta formatesi, le piantine vanno trasferite in recipienti singoli per preservarne lo sviluppo: sarà possibile il trapianto in piena terra dopo circa due anni. La potatura va effettuata periodicamente, tagliando i rami vecchi con attrezzi disinfettati ed asportando le parti malate.
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Una prima fertilizzazione va effettuata al momento della messa a dimora, utilizzando concimi organici come lo stallatico: quest'ultimo è assolutamente consigliato, in quanto fornisce abbondanti sostanze nutritive e migliora le caratteristiche e la qualità del terreno. In seguito si raccomanda di procedere ogni due o tre anni, preferibilmente nel periodo autunnale, combinando con i fertilizzanti naturali un prodotto a rilascio lento che contenga potassio e fosforo, ma non troppo azoto: tale elemento aiuta la crescita delle parti vegetative e, se presente in eccesso, tenderebbe ad indebolire la pianta. Il potassio, invece, favorisce una fioritura rigogliosa, mentre il fosforo rafforza le radici e la chioma. Il concime può essere somministrato anche in forma liquida, insieme all'acqua delle annaffiature.
L'esposizione della robinia deve verificarsi in un luogo soleggiato e luminoso; la pianta non teme il freddo, purché le temperature non scendano troppo sotto lo zero, ma è fondamentale evitare le aree colpite da venti intensi o forti nevicate, che potrebbero danneggiare il legno. Tra i parassiti più diffusi va menzionata la cocciniglia, la quale si insinua nelle fenditure del tronco e nei punti meno visibili della chioma e provoca l'ingiallimento delle foglie, attirando inoltre le formiche tramite la produzione della melata: come rimedio si suggerisce l'olio bianco minerale, che causa la morte delle cocciniglie per soffocamento. La pianta può essere colpita anche da malattie fungine se l'ambiente in cui cresce è molto umido; in questo caso bisogna servirsi di specifici prodotti anticrittogamici.
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