Tiglio - Tilia
Il tiglio è un albero dalle innumerevoli qualità: ha un portamento maestoso, bel fogliame e a la sua fioritura, emana un profumo dolce e intenso. Viene utilizzato abitualmente per abbellire i viali, ma può trovare una buona collocazione anche nei giardini di medie o grandi dimensioni.
Pianta arborea decidua di dimensioni ragguardevoli, originaria dell'
Europa e del Caucaso, diffusa in gran parte dell'Europa, il tiglio raggiunge i 35-40 m di altezza. Ha chioma tondeggiante, imponente, foglie ovali verde scuro sulla pagina superiore, verde chiaro sulla pagina inferiore; in autunno, prima di cadere, le foglie diventano giallo oro o verde chiaro.
In primavera produce infiorescenze costituite da 4-5 fiorellini bianchi o crema, molto profumati; il picciolo dell'infiorescenza porta una brattea, simile ad una foglia, atta a mantenere nell'aria i semi il più a lungo possibile. In Europa è molto diffuso nella specie Tilia cordata, che spesso si ibrida con Tilia platyphyllos; nell'America settentrionale troviamo Tilia americana, con foglie molto grandi cuoriformi e Tilia tomentosa i cui fiori sono velenosi per le api.
Il genere Tilia, parte della grande famiglia delle Tiliaceae, comprende una cinquantina di specie di alberi o diffusi in tutto l’emisfero boreale. Le uniche endemiche dell’Europa sono il Tilia Cordata (detto anche tiglio selvatico) e il tilia platyphyllos (o tiglio a foglie grandi): la varietà più diffusa in coltivazione è proprio un loro ibrido, il Tilia x intermedia, cioè il tiglio comune. Apprezzato è però anche l’asiatico tilia tomentosa, ma vi sono anche varietà originarie del continente americano.
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Si tratta di alberi di notevoli dimensioni: superano agevolmente i 30 metri di altezza. Il tronco è abbastanza corto, ma molto dritto e regolare; i rami più bassi si allargano quasi orizzontalmente per poi diventare sempre più sottili. La chioma è a colonna larga o espansa. Le foglie sono da largamente ovate a rotonde, leggermente dentellate, lunghe e larghe fino a 10 cm. In primavera sono di un bel verde chiaro e in autunno si colorano di un bel giallo intenso.
I fiori, prodotti all’inizio dell’estate, sono piccoli, larghi circa 2 cm, giallo chiaro. Vengono prodotti a grappoli abbondanti, dall’ascella fogliare. Emanano un profumo dolce e molto intenso, specialmente la sera. Evolvono poi in frutti ovali lunghi circa 3 mm. A maturità si staccano e vengono trasportati dal vento.
Per quel che concerne l'esposizione ideale, le piante di Tilia gradiscono le posizioni in pieno sole, o parzialmente in ombra; non temono il freddo e neanche i forti venti.
Lo sviluppo migliore si ottiene con piante che possono ricevere un irraggiamento diretto per alcune ore al giorno.
Questi alberi preferiscono un terreno ricco, ben drenato, tendenzialmente umido; il tiglio è una pianta molto rustica e si adatta molto bene a qualsiasi terreno e a qualsiasi condizione, viene infatti spesso usata per le alberature stradali cittadine, essendo una varietà di albero che presenta un'ottima resistenza all'inquinamento atmosferico.
E' bene controllare che il terreno abbia un corretto drenaggio, così che si evitino ristagni idrici che potrebbero provocare sofferenza alla pianta.
L’esposizione ideale per il tiglio è il pieno sole, ma si accontenta anche della mezz’ombra. Scegliamo una collocazione tenendo ben presente la sua dimensione finale: evitiamo quindi di inserirlo troppo vicino ad una casa o nei pressi di un confine.
È inoltre importante sottolineare che spesso questo albero viene colpito da afidi:vi sarà perciò un’abbondante produzione di melata che gocciolerà dalle fronde: e non sarà gradevole su terrazzi, marciapiedi o arredi da giardino.
La moltiplicazione delle piante di Tilia avviene per seme, da utilizzare fresco in autunno; si semina in un composto costituito da sabbia e torba in parti uguali, che va tenuto leggermente umido in luogo freddo, i semi restano dormienti per lungo tempo e spesso impiegano 8-10 mesi a germinare.
Il tiglio è una pianta longeva, a crescita non troppo veloce, quindi le piante ottenute da seme vanno cresciute in contenitore per almeno tre anni prima di poter essere poste a dimora; gli esemplari molto giovani possono temere il freddo e il vento, quindi si consiglia di crescerli in luogo riparato, così che possano acquisire la necessaria forza che consenta loro di svilupparsi al meglio.
Gli alberi di tiglio vengono spesso attaccati massicciamente dagli afidi, che solitamente non causano danni irreparabili alla pianta ma che possono causare problemi a persone o oggetti che godono dell'ombra sotto la pianta, infatti le presenze degli afidi causano la fuoriuscita della cosiddetta melata, una sostanza densa e appiccicosa che precipita al suolo.
Alcuni tigli possono essere attaccati dal bruco americano, Hyphantria cunea, che divora rapidamente la maggior parte della chioma, causando anche seri danni. I fiori del tiglio attirano le api, di questo fatto dovrebbero tener conto le persone allergiche alla puntura di questi insetti nel caso in cui desiderassero piantare un tiglio nel loro giardino.
Il tiglio, sebbene molto resistente, è spesso vittima di attacchi di insetti. I più comuni sono gli afidi e la cocciniglia.
Gli afidi sono causa di abbondante caduta di melata e, in caso di gravi infestazioni, possono indebolire notevolmente l’albero: interveniamo con prodotti specifici e laviamo via l’eventuale fumaggine con appositi saponi.
Abbastanza frequente è anche la comparsa di galle causate da acari: non causano gravi danni, se non dal punto di vista estetico. Eliminiamo eventualmente i rami colpiti, se il problema è esteso.
Il tiglio è un albero di semplice coltivazione: prima di inserirlo nel nostro giardino dobbiamo però accertarci di avere sufficiente spazio a disposizione. Una collocazione sottodimensionata ci costringerebbe, in futuro, a potature drastiche, dannose per la pianta e poco eleganti.
Il tiglio in breve |
Famiglia, genere, specie | Tiliaceae, gen. Tilia, circa 50 specie |
Tipo di pianta | albero |
Fogliame | caduco |
Altezza | Da 15 a 40 metri |
Manutenzione | bassa |
Crescita | Crescita |
Necessità idrica | media |
Esposizione | Sole, mezz’ombra |
Terreno | Ricco e fresco; no calcareo |
Uso | Esemplare isolato, viali alberati |
Quando piantare il tiglio?
Il periodo migliore per impiantare un albero è sempre l’autunno: si dà alla pianta il tempo di affrancarsi e già ad aprile potrà cominciare la crescita vegetativa. Ad ogni modo gli esemplari a radice nuda possono essere messi a dimora da fine ottobre a marzo, salvo i periodi in cui terreno risulti gelato. Le piante in vaso possono essere impiantate sempre, evitando però i periodi di maggiore stress per il troppo freddo o caldo.
Come?Scaviamo una buca larga e profonda circa 1 metro e scassiamo bene le pareti con un forcone. Inseriamo il pane di terra (o le radici) e riempiamo con una miscela: preferiamo terra di campo leggermente argillosa mescolata ad abbondante stallatico sfarinato o pellettato.
Inseriamo subito accanto uno o più tutori, cui legeremo il tronco.
Compattiamo bene e irrighiamo abbondantemente.
Gli esemplari isolati necessitano di almeno 15 metri di spazio libero in ogni direzione (esistono però varietà più contenute che si accontentano anche solo di 6). Se vogliamo realizzare un viale potremo lasciare anche solo 6-7 metri, a patto poi di effettuare regolari potature.
È molto importante seguire la crescita del tiglio nei primi tre anni con regolari annaffiature. Soprattutto durante la stagione calda irrighiamo abbondantemente almeno una volta a settimana, in assenza di forti piogge.
Gli alberi adulti necessitaranno di acqua solamente in caso di siccità prolungata (più di due settimane) o in preseza di suolo non perfettamente adatto perché troppo drenante.
Per ridure gli apporti idrici può essere utile approntare una spessa pacciamatura a base di foglie, paglia e altro materiale di sfascio.
Nei primi anni può essere utile spargere, in autunno, un’abbondante quantità di stallatico sfarinato nell’area coperta dalla chioma, inglobandolo con leggere zappettature all’arrivo della primavera, aggiungendovi poi un po’ di concime granulare equilibrato nei suoi componenti.
IL CALENDARIO DEL TIGLIO |
Messa a dimora | Autunno-fine inverno |
Fioritura | Inizio estate |
Raccolta fiori | Inizio estate |
Raccolta legno | primavera |
Potatura | potatura |
Per il resto il tiglio è abbastanza autonomo; nelle regioni meridionali o lungo le coste può essere utile, nei primi anni, proteggere il tronco con materiali naturali traspiranti (juta, fibre vegetali). In caso di luce forte la corteccia potrebbe infatti subire delle pericolose bruciature.
Gli alberi giovani possono necessitare di potature di formazione; in seguito questo tipo di interventi non sarà più necessario, soprattutto se lo spazio che avremo lasciato per la crescita sarà adeguato.
Il periodo migliore per la potatura è senz’altro l’autunno inoltrato, in alternativa possiamo operare ad agosto. Vanno assolutamente evitati invece i momenti di ripresa vegetativa e la fine dell’estate.
Potatura di formazionePuò rendersi necessaria nel caso l’esemplare avesse una forma sgraziata o per eliminare le diramazioni più basse liberando il tronco.
I tigli giovani vanno tagliati lentamente e cercando di ottenere risultati progressivamente: operiamo in modo che il tronco libero occupi circa 1/3 dell’altezza totale. Diamo all’insieme una forma arrontodata e apriamo leggermente i rami, lasciando il più possibile libero il centro.
Potatura di mantenimentoÈ una manutenzione che dovrebbe essere fatta regolarmente, ma soprattutto nel caso vi siano rami malati o morti. Questi rischiano di rompersi cadendo poi sugli altri o sulle persone, causando grave danno.
Per il resto interveniamo se vogliamo mantenere un certo volume: ricordiamoci che è meglio intervenire più volte (anche due volte all’anno) in maniera leggera piuttosto che una volta sola in maniera pesante. Togliamo sempre al massimo ¼ del volume della chioma e evitiamo di tagliare branche con dimetro superiore ai 10 cm. Operiamo inoltre con tagli di “ritorno”, senza cioè lasciare parti monche che vengono poi facilmente aggredite da crittogame e parassiti. Inoltre eviteremo l’emissione di numerosi rametti nuovi.
Bisogna anche monitorare la base dell’albero eliminando regolarmente i succhioni.
La potatura di rinnovamento è molto difficile da attuare senza provocare danni gravi: è quindi da delegare agli esperti.
I fiori di tiglio trovano innumerevoli usi erboristici. Vanno raccolti con la loro brattea, possibilmente la mattina e quando non siano ancora del tutto aperti.
Il metodo più comune di conservazione è l’essicazione: si pongono su delle griglie, in una zona ombreggiata, ma ventilata. Rigiriamoli frequentemente e conserviamoli poi in sacchetti di carta o barattoli a chiusura ermetica.
Molto utile per le tisane è anche il legno, che ha effetti drenanti: si raccoglie in primavera, ottenendolo da rami appositamente tagliati. Si taglia in pezzetti lunghi circa 2 cm e spessi 3 mm che si faranno seccare.
Tilia cordata
Detto tiglio selvatico, ha foglie rotonde, fino a 8 cm, finemente dentellate. Produce fiori crema, molto profumati. La chioma ha forma conica e raggiunge i 30 metri di altezza. Molto rustico, adatto a tutta Italia.
Tilia platyphyllosDetto tiglio dalle foglie grandi; le foglie sono rotonde, larghe fino a 20 cm, verde chiaro e virano in autunno al giallo acceso. Produce abbondanti fiori gialli. Può raggiungere i 35 m di altezza. Molto rustico.
Tilia europea (o x intermedia)Detto anche tiglio comune, ha foglie verde acido, con il retro vellutato. Fiore giallo molto profumato. Cresce fino a 30 metri. Molto rustico.
Tilia americanaFoglie fino a 20 cm di diametro, bruscamente affusolate all’apice, dentellate. Produce fiori gialli a mazzetti. Ha portamento a colonna larga, alto fino a 30 metri. Molto rustico.
Tilia mongolicaHa foglie largamente ovate, lunghe fino a 7,5 cm e divise in 3-5 lobi. Da giovani sono rossastre, poi verdi lucide con retro glauco. I fiori sono giallo pallido, a grappoli, molto profumati. Cresce fino a 15 m, adatto a medi giardini. Rusticissimo, anche da metà montagna.
Tilia tomentosa (tiglio argentato)Ha fogliame verde-grigio sul fronte e bianco e peloso sul retro. In autunno vira al giallo intenso. Produce piccoli fiori giallo pallido, molto profumati ma velenosi per le api. Cresce fino a 25 m di altezza e assume una forma a colonna espansa. Mediamente rustico e resistente alla siccità.
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Il tiglio comune, nome diffuso per tilia vulgaris, è un albero molto bello, appartenente alla famiglia delle Tiliacee. I
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Buongiorno. Volevo gentilmente chiederVi un consiglio. Io ho un tiglio che è al primo anno di crescita, ma è già arrivat
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Il Tiglio selvatico (Tilia cordata) appartiene alla famiglia delle Malvaceae. E’ un albero di medie o grandi dimensioni
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