Vinca, - Catharanthus roseus
La vinca del Madagascar è una pianta che si adatta facilmente a varie condizioni colturali: cresce bene in appartamento, su davanzali e balconi, ma anche in giardino in piena terra. È apprezzata per la crescita e fioritura pressoché continue, da aprile ad ottobre. Non richiede eccessive cure ed è disponibile in un’ampia gamma di colorazioni.
Per tutte queste ragioni rimane una prima scelta sia per i più esperti sia per i giardinieri alle prime armi. Ricordiamoci però che è tossica in tutte le sue parti: monitoriamo sempre attentamente i bambini e gli animali domestici.
Il Catharanthus roseus è un piccolo arbusto perenne, sempreverde, originario del Madagascar; queste piccole piante temono molto il freddo, quindi vengono coltivate come piante annuali. Le specie di
vinca rosea raggiungono i 30-34 cm di altezza, le foglie sono ovali, di colore verde scuro, solcate da vistose venature chiare. Da aprile-maggio fino ai primi freddi autunnali le
vinca producono innumerevoli piccoli fiori a cinque petali, di colore bianco o rosato, con occhio in colore contrastante; in commercio esistono numerose cultivar con fiori rossi, rosa acceso o viola. Spesso utilizzate nelle aiuole di piante annuali, le vinche producono abbondati fioriture, soprattutto durante i mesi estivi; volendo è possibile preservare alcuni esemplari dal freddo, ponendoli in serra temperata a patire da ottobre.
Questa erbacea, appartenente alla famiglia delle Apocynaceae, è originaria delle aree tropicali dell’Africa, in particolare delle foreste pluviali del Madagascar. Appartengono al genere Catharanthus, suddiviso a sua volta in circa 10 specie, perenni e annuali (ma che da noi vengono rinnovate comunque ogni anno) erbacee e semilegnose.
Allo stato spontaneo oggi sono diffuse in tutte le aree miti del pianeta al punto che in alcuni contesti si stanno rivelando invasive, nonostante il loro indubbio valore estetico.
In Europa la specie più diffusa in coltivazione è senz’altro il Catharanthus roseus: è una pianta erbacea molto ramificata, ma dal portamento piuttosto compatto. Le foglie sono verdi, lanceolate, di un bel verde scuro con nervature più chiare.
Fioritura e portamento
Da metà primavera all’autunno (ma è possibile anche forzarla per avere fioriture invernali) produce delle corolle composte da 5 petali, nei colori dal bianco al rosa al rosso fino al lilla. Di solito il centro è a contrasto, più chiaro o più scuro. Le cultivar si differenziano anche per il portamento e l’altezza che possono raggiungere: le più contenute e cespugliose, adatte a vasi o come coprisuolo, crescono fino a 30 cm. Le più alte toccano il metro e sono più adatte alla coltivazione nelle bordure miste. Recentemente sono state selezionate varietà a portamento decombente ottime da inserire nelle balconette o in cestini appesi.
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La coltivazione della vinca del Madagascar è semplice; per ottenere buoni risultati è necessario solamente fornire una buona esposizione e una sufficiente umidità ambientale.
È inoltre molto più tollerante rispetto alla simile impatiens, che vuole annaffiature importanti e una posizione più riparata, non sempre facili da fornire nei mesi più caldi dell’anno.
IL CATHARANTHUS IN BREVE |
Nome comune | Vinca del Madagascar |
Famiglia e nome latino | Catharanthus roseus |
Tipo di pianta | Perenne (usata da annuale) semilegnosa cespugliosa |
Colore delle foglie | Verde scuro |
Fogliame | persistente |
Lunghezza/larghezza da adulta | Da 25 a 100 cm |
Coltivazione | facile |
Irrigazioni | Mediamente frequenti |
Umidità ambientale | alta |
Crescita | rapida |
Temperatura minima | 13-15°c |
Temperatura ideale | 20-30°C |
Riposo vegetativo | 15-18°C |
Substrato | Terra di foglie + stallatico + sabbia |
pH substrato | Acido o subacido |
Esposizione | Sole diretto (non pomeridiano) o mezz’ombra |
Parassiti e malattie | Afidi, tripidi, mosca bianca, ragnetto rosso, marciumi |
Propagazione | Talea o semina |
Le specie di Catharanthus roseus prediligono le posizioni soleggiate, o semiombreggiate, soprattutto nelle zone con estati molto calde. Temono il freddo e quindi vengono generalmente coltivate come annuali. In compenso, non richiedono particolari cure e attenzioni in quanto la coltivazione risulta piuttosto facile. Durante la stagione fredda, le temperature non devono scendere sotto i 15 °C: se cio avviene è opportuno coltivare le nostre vinca in vaso in modo tal da poter spostare in luoghi più riparati le piante. Al contrario, se coltivate in appartamento, le vinca rosea durante l'estate vanno posizionate sui balconi o nel giardino di casa per permettere alle piantine di immagazzinare il calore e la luce proveniente dai raggi del sole.
All’esterno dà il suo meglio quando viene raggiunta dal sole per qualche ora nell’arco della giornata; se vogliamo che i fiori durino più a lungo scegliamo una collocazione illuminata solamente la mattina e a mezz’ombra nel pomeriggio (specialmente nei mesi estivi e se viviamo nelle regioni meridionali).
In appartamento e in aree luminose, ma mai raggiunte dal sole diretto, ha comunque una buona crescita, ma ne possono risentire le fioriture che cominceranno più tardi nell’annata per terminare prima. All’interno scegliamo sempre una stanza esposta a Sud o a Ovest, dotata di ampie finestre.
La pervinca del Madagascar va annaffiata da maggio fino a fine agosto, piuttosto frequentemente. E' consigliabile annaffiare la vinca con regolarità, quando il terreno è ben asciutto.Evitare però gli eccessi. Ogni 15-20 giorni aggiungere del concime per piante da fiore all'acqua delle annaffiature. Durante la stagione più fredda le annaffiature vanno drasticamente ridotte. Grazie alla resistenza della pervinca del Madagascar, risulta opportuno effettuare un'irrigazione in meno piuttosto che una in più.
IL CALENDARIO DELLA VINCA DEL MADAGASCAR |
Rinvaso | Febbraio-marzo |
Talea | Maggio-luglio |
Semina | Febbraio-aprile |
Cimatura | Aprile-settembre |
Concimazione | Aprile-settembre (ogni 30 giorni) |
Riposo vegetativo | ottobre-marzo |
Spostamento all’esterno | Maggio-ottobre |
La Catharanthus roseus non ha particolari esigenze colturali. Predilige comunque terreni soffici, ricchi e molto ben drenati. Un tipo di terreno ideale per la pervinca potrebbe essere realizzato con terreno fertile, terra di foglie e sabbia in modo tale da permettere il drenaggio dell'acqua e ridurre la possibilità della formazione di ristagni idrici.
La riproduzione della pervinca del madagascar avviene sia per seme che per talea anche se nella maggior parte delle volte, si predilige la moltiplicazione per seme. Questa avviene in febbraio-marzo. Per ottenere piante ben sviluppate è consigliabile cimare i germogli non appena hanno prodotto il secondo paio di foglie.
Le specie di vinca rosea difficilmente vengono colpite da parassiti o da malattie se coltivate in modo corretto. In caso di scarsa areazione o eccessiva umidità possono venire colpite da oidio o botrite; talvolta gli afidi attaccano i giovani germogli.
Se le foglie della vostra vinca rosea ingialliscono e i fiori cadono a terra, probabilmente la causa scatenante il problema è la mancanza d'acqua o un'irrigazione scorretta. Un altro problema legato alle foglie è la loro arricciatura. In questo caso, è possibile che le temperature abbiano subito un aumento improvviso e lo sbalzo climatico abbia provocato l'arricciamento delle foglie.
Questa erbacea, sebbene molto resistente, viene attaccata da un gran numero di parassiti, specialmente nella coltura in serra o all’interno. I principali nemici sono gli afidi, la mosca bianca, i tripidi e il ragnetto rosso. Si combattono solo in caso di gravi infestazioni ricorrendo a fitofarmaci specifici. I contagi si prevengono monitorando attentamente le coltivazioni e eliminando prontamente le infestanti che, spesso, fungono da vettore.
Altre problematiche frequenti sono legate all’eccessiva umidità del suolo: marciumi radicali, oidio e muffa grigia. Si agisce principalmente prevenendone l’avvento.
Le piante vanno preferibilmente acquistate a fine inverno, da marzo fino a maggio. Possiamo da subito procedere al rinvaso, specialmente se il contenitore iniziale ha un volume inferiore a 2/3 litri.
Creare sul fondo uno strato drenante di circa due centimetri è importantissimo: materiali ideali sono l’argilla espansa e il lapillo vulcanico. Il substrato ideale deve essere al ricco, ma ben drenante e con un pH subacido. Vanno bene i preparati per piante fiorite, ma l’ideale è mescolare terra di foglie e stallatico sfarinato in parti uguali e aggiungere un po’ di sabbia di fiume.
Per l’impianto in piena terra è bene attendere che le temperature minime notturne siano almeno al di sopra dei 13°C. Procediamo quindi almeno a maggio: un terreno troppo compatto andrà estratto e mescolato con terriccio, stallatico e un po’ di sabbia. Se fosse invece troppo povero sarà bene aggiungervi abbondante compost maturo. Accertiamoci sempre che il drenaggio sia efficiente.
La vinca del Madagascar tollera abbastanza bene la siccità, anche se, specialmente quando le temperature sono alte, trae giovamento dall’avere le radici sempre fresche. Sia in piena terra sia in vaso somministriamo acqua quando il terreno ci sembra asciutto per almeno i primi 2 cm. Evitiamo sempre l’uso di sottovasi. In estate traggono vantaggio da un alto tasso di umidità: possiamo venire loro incontro nebulizzando le foglie durante tutta la giornata, ma specialmente nel pomeriggio e la sera, in maniera che la pianta si reidrati velocemente.
Se le piante sono in vaso possiamo anche bagnare il pavimento circostante.
Gli esemplari comprati nell’annata cui avremo cambiato il substrato (o introdotti nelle aiuole) non dovrebbero necessitare di ulteriore supporto grazie all’abbondante dose di ammendante organico introdotta.
Per ottenere una fioritura più continua e abbondante è però opportuno, una volta al mese, somministrare un concime liquido per piante fiorite. Scegliamo una formulazione ricca in potassio e dove non manchino microelementi quali ferro, manganese e zinco, importanti per la corretta crescita vegetativa.
Il secondo anno potremo decidere se rinvasare la pianta sostituendo il più possibile il substrato o se spargere in superficie dello stallatico pellettato, abbondando in seguito con le concimazioni liquide. Scegliamo la prima opzione se le radici stanno fuoriuscendo dai fori di scolo.
Il rinvaso va fatto alla fine dell’inverno, tutti gli anni o al massimo ad anni alterni.
Una regolare cimatura degli steli è senz’altro raccomandata: otterremo così piantine ben accestite e con un gran numero di fiori.
Indispensabile è anche una puntuale pulizia da fiori e foglie danneggiate: gli esemplari si manterranno sani e stimoleremo ulteriori fioriture.
Dalla primavera all’autunno, ma specialmente in estate, si consiglia una spessa pacciamatura dell’area circostante. Utilizziamo preferibilmente foglie, sfasci d’erba e altro materiale vegetale: sarà molto utile a mantenere fresche le radici e ad evitare l’eccessiva proliferazione delle infestanti.
La vinca del Madagascar comincia a soffrire quando si scende sotto i 13°C, anche se è consigliabile arrivare al massimo a 15°C.
A seconda della nostra zona geografica dovremo quindi riportare all’interno le piantine nei mesi di ottobre o al massimo novembre. I vasi possono semplicemente essere spostati, mentre gi esemplari in piena terra vanno estratti, inseriti in contenitori e riparati.. Scegliamo un locale ben illuminato, ma non riscaldato. Eliminiamo almeno 2/3 della parte aerea e riduciamo drasticamente le annaffiature distribuendo acqua solo per evitare che il pane di terra si asciughi completamente.
All’arrivo della bella stagione esponiamo gradatamente le piantine alla luce e al calore, riprendendo le normali cure colturali.
Bisogna però precisare che, nella maggior parte dei casi, la vinca del Madagascar viene trattata da annuale: a fine stagione vengono eliminati gli esemplari più vecchi dai quali si saranno già ottenuti nuovi esemplari tramite talea (oppure si procede ogni anno con la semina precoce).
Nuove piantine si possono ottenere tramite semina o talea.
Semina in serra (o nelle regioni meridionali) si può cominciare già a febbraio, altrove invece è bene aspettare almeno la metà di marzo. Si distribuiscono i semi mescolati a sabbia (sono finissimi) su di un substrato specifico. Copriamoli pochissimo. Manteniamo temperature intorno ai 20°C con un’alta umidità. Nell’acqua per le nebulizzazioni è bene inserire uno specifico anticrittogamico per evitare l’insorgere di marciumi, frequenti in quelle condizioni ambientali. La germinazione avviene in circa un mese e la fioritura si ha circa 90 giorni dopo.
Talea si procede all’inizio dell’estate, preparando le piante per l’anno venturo. Preleviamo degli steli semilegnosi e riduciamoli in segmenti da circa 10 cm; eliminiamo tutte le foglie, tranne le due finali. Inseriamo in un substrato molto leggerto (terriccio e sabbia in uguali misura) dopo aver spolverato con un ormone radicante. Manteniamo temperature sui 25°C, vaporizziamo spesso per mantenere alta l’umidità, ma evitiamo di irrigare. Le piantine cominceranno a vegetare 40-60 giorni dopo e potremo in seguito trasferirle in contenitori singoli.
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visita : pervinca pianta
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I fiori di pervinca sono molto belli da vedere: le piante che li producono appartengono al genere Vinca, della famiglia
visita : vinca rosea
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