Viola del pensiero - Viola hybrida
Le varietà di viola del pensiero sono ibridi perenni a vita breve, o comunque coltivate come annuali o biennali; le specie madri provengono generalmente dall'Europa e dalla Turchia, le più utilizzate dagli ibridatori sono: V. lutea, V. tricolor, V. odorata, V. cornuta, V. x wittrockiana.
Le viole del pensiero hanno fiori molto grandi e di colori sgargianti, dal bianco al nero puro, privi di profumo, a cinque petali, con centro scuro o giallo, in contrasto con il resto del fiore. Alcune varietà hanno venature scure che danno al fiore l'aspetto di un viso; ogni anno si aggiungono nuove varietà alle numerose già esistenti. Le foglie sono verde scuro, ovate, non molto decorative; la fioritura avviene nei periodi freschi dell'anno, in autunno e inverno e all'inizio della primavera.
Il genere Viola comprende circa 500 specie diffuse in tutto l’emisfero settentrionale temperato, ma anche sulle montagne dell’America Latina e dell’Africa tropicale e subtropicale. Crescono preferibilmente in posizioni ombreggiate, nei boschi, prati, ghiaioni o acquitrini. Sono piccole piante indispensabili per il giardino, sia per i loro fiori sia per le foglie, che, grazie a vari colori e forme, le rendono interessanti lungo tutto il corso dell’anno.
Sono conosciute e apprezzate fin dall’antichità e nel Medioevo venivano usate a scopo medicinale e terapeutico.
Descrizione
Come abbiamo detto si tratta generalmente di annuali o perenni decidue e, specie nei nostri climi, sempreverdi. Possono essere erbacee o avere una base legnosa
Nonostante i raggruppamenti siano innumerevoli, le piante risultano sempre riconoscibilissime grazie alla forma inconfondibile dei loro fiori. Questi spuntano da radici fibrose o carnose.. Lo stelo fiorale porta due piccole brattee ed è incurvato alla sommità. La curvatura è in parte nascosta dalle appendici dei 5 sepali, di solito più corti dei 5 petali. Il petalo inferiore sporge all’indietro formando uno sperone che contiene i nettari.
In estate buona parte di queste erbacee produce anche fiori autofertili senza petali che producono un gran numero di semi. Questo tipo di infiorescenza viene definita cleistogama, che significa “chiuso”.
Le foglie delle violette sono cuoriformi, mentre delle pansé sono ovali.
Tutti i raggruppamenti sono diffusi in natura in tutto il mondo, ma nell’ Inghilterra e nella Francia dal XIX secolo vi è fu un grande interesse sfociato nella creazione di un gran numero di ibridi, apprezzatissimi per i più svariati utilizzi.
Ricordiamo inoltre che alcune specie in particolare (come la violetta di Parma o le viole mammole) erano e sono ricercatissime dall’industria profumiera e vengono anche coltivate su ampia scala a questo scopo.
Famiglia e genere | Violaceae, gen. Viola, circa 500 specie e innumerevoli cultivar e ibridi |
Tipo di pianta | Annuali, biennali e perenni erbacee prevalentemente sempreverdi |
Esposizione | Mezz’ombra, ombra, sole, a seconda della varietà |
Rustico | Generalmente rustiche |
Terreno | Ricco, subalcalino, ricco, ben drenato |
Irrigazione | Frequente, senza ristagni |
Fioritura | A seconda della specie. Generalmente autunno-primavera, ma alcune anche in estate |
Concimazione | Per le pansé settimanale, con prevalenza di potassio |
Colori | Viola, lilla, bianco, giallo, azzurro, rosso, arancio, bicolor |
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La scelta dell'esposizione della viola hybrida dipende dal periodo in cui si preferisce metterle a dimora e quindi godere della splendida fioritura. Se si decide di interrarle in autunno, e quindi farle fiorire in autunno e nella primavera successiva, è bene metterle in una zona in pieno sole, per permettere alle piantine di ricevere tutte le ore di sole possibili nelle fredde giornate invernali. Se invece si preferisce piantarle in primavera è consigliabile porle a mezz'ombra, altrimenti nei mesi estivi verrebbero con facilità bruciate e disseccate dai raggi solari nelle giornate più calde. Si sconsiglia di interrarle in una zona all'ombra completa, poichè troppo poca insolazione causa scarse fioriture. Volendo si possono porre in contenitori, in modo da poterle mettere al sole in primavera e spostare all'ombra in estate. Non temono il freddo, è quindi possibile porle a dimora anche quando c'è minaccia di gelate, anzi solitamente le basse temperature favoriscono la germinazione dei semi e fioriture abbondanti.
Per le violette da sottobosco o coprisuolo l’esposizione ideale è la mezz’ombra, ma riescono a vivere bene anche all’ombra. Mostrano anche una certa tolleranza al pieno sole, sempre che crescano in un ambiente fresco, per lo più nell’Italia del Nord o in aree montane o pedemontane.
Le pansé e le altre viole da giardino vogliono esposizioni ben luminose in particolare dall’autunno alla primavera. Solo in queste condizioni riescono a fiorire con continuità. All’arrivo dell’estate è bene spostarle in una posizione più riparata dal caldo.
Gli esemplari di viola hybrida necessitano di abbondante acqua, il terreno deve sempre essere umido, ma non inzuppato d'acqua; è preferibile quindi annaffiarle spesso, lasciando comunque asciugare leggermente il substrato prima di annaffiare nuovamente. Per favorire la fioritura è opportuno fertilizzare regolarmente con concime per piante fiorite, almeno ogni 20-30 giorni. In piena terra, se ben posizionate, normalmente non risulta necessario intervenire fino a primavera inoltrata.
Le più delicate sotto questo punto di vista sono senza dubbio le pansé. In vaso necessitano di irrigazioni abbastanza frequenti. Accertiamoci sempre del grado di idratazione del substrato inserendovi un dito in profondità e procediamo solo quando questo risulti piuttosto secco.
Le piantine di viola hybrida non hanno particolari necessità per quanto riguarda il substrato di crescita, se la terra del nostro giardino fosse troppo pesante e calcarea è comunque opportuno correggerla con torba, sabbia e terriccio universale bilanciato, in modo da ottenere un substrato abbastanza ricco di materiale organico e ben drenato.
La maggior parte di loro cresce bene in un terreno fertile, da neutro a subalcalino, possibilmente piuttosto fresco.
Per la coltura in vaso della viola hybrida solitamente sono adatti tutti i substrati studiati per piante fiorite. Se vogliamo occuparci personalmente di questo aspetto possiamo ottenere una buona composta unendo un terzo di terriccio di bosco, un terzo di stallatico sfarinato molto maturo e un terzo di sabbia. In questa maniera assicureremo un buon apporto di nutrienti e scongiureremo il rischio di marciumi radicali. In contenitore è sempre importante approntare sul fondo un ottimo strato drenante a base di ghiaia o argilla espansa.
Può avvenire per talea o per seme. Le talee si praticano in primavera, facendo radicare i fusti in un miscuglio di torba e sabbia che va mantenuto in luogo fresco e umido fino a completo attecchimento. Solitamente le viole del pensiero si coltivano per seme, in quanto ogni piantina ne produce moltissimi e sono quindi di facile reperimento (sempre che non si desiderino varietà molto particolari);
per la semina si procede preparando un contenitore con terriccio bilanciato, torba e sabbia, ben mescolati, si inumidisce il substrato e quindi si spargono i semi, che vanno ricoperti con un leggero strato di sabbia, necessario a mantenere l'umidità.
I semenzai di viole vanno coperti con della plastica trasparente e mantenuti in luogo freddo e al buio, queste due condizioni favoriscono la germinazione. Volendo si possono seminare in piena terra, in luogo ombreggiato, ma in questo caso la germinazione non è sempre garantita. Le piantine si pongono a dimora quando hanno prodotto almeno due paia di foglie, in primavera o in autunno, anche a stagione inoltrata.
Vi sono molte possibilità per la propagazione: talee di stelo, talee radicali, divisione, seme. Però non sempre sono adatte alla tipologia specifica e, in particolare, risulta molto difficile mantenere un ibrido con la moltiplicazione gamica; al contrario può essere un buon metodo per le specie: i semi si possono interrare in qualsiasi momento dell’anno, ma è preferibile farlo in piena estate,in maniera che i nuovi esemplari siano pressoché adulti nel momento in cui devono affrontare l’inverno. I semi non devono mai essere coperti con più di 4 mm di terriccio. La germinazione avviene in un periodo che va dalle 2 settimane (per le pansé) fino a parecchi mesi (quasi tutte le violette). Il buio favorisce questo processo.
Una volta che sono spuntate vanno spostate il prima possibile in un ambiente luminoso.
Se vogliamo invece procedere con la talea o la divisione il periodo migliore è la primavera. Molto spesso si sono prodotte già delle talee naturali e non sarà difficile separarle dalla pianta madre.
Le viole mammole si riproducono molto facilmente dividendo gli stoloni.
Prestiamo molta attenzione sotto questo punto di vista: infatti possono alla lunga diventare invasive coprendo spazi dedicati ad altre essenze. Chiaramente questo può essere più o meno gradito. Se non lo fosse impegniamoci da subito a tenerle sotto controllo.
CLASSIFICAZIONE DELLE VIOLE DA GIARDINO |
violetta | Viole mammole, cioè ottenute dall’ibridazione tra odorata /suavis e la violetta di Parma | Violette a fiori semplici, violette a fiori doppi, violette di Parma a fiori semplici, violette di Parma a fiori doppi o molto doppi. |
Esposizione | Ibridi di altaica, lutea, tricolor e altre (solitamente annuali) | Da esposizione, belle, ma piuttosto delicate Da aiuola, resistenti e a lunga fioritura Tricolor, con fiori più piccoli |
Rustico | Ibridi di cornuta con le pansé, dette anche williamsii. Adatte a giardini rocciosi e contenitori | Viole da esposizione Viole da aiuole, compatte e dalla fioritura generosa e prolungata Violette, molto raffinate, compatte e con petali striati Ibridi di cornuta, con portamento simile a questa |
le viole temono molto le lumache e la mosca bianca; possono essere attaccate anche dagli afidi.
La maggior parte delle viole è rustica, specialmente le violette provenienti dal nostro clima. Queste, se ben inserite, con molta facilità diventano spontanee rifiorendo ogni primavera e allargandosi sempre di più grazie alle radici stolonanti.
Le pansé vanno introdotte in giardino in autunno e continueranno a fiorire fino ai primi geli. In quel momento vanno coperte o comunque protette in maniera che il freddo non danneggi troppo il fogliame. È anche una buona idea ripararle ponendole molto vicine ad un muro esposto a Sud. Passati i massimi rigori invernali torneranno a gettare nuovi steli fiorali per continuare fino almeno a metà primavera.
Per le violette coprisuolo non è praticamente necessario nessun intervento, ad eccezione di una abbondante dose di stallatico maturo da spargere prima dell’arrivo dell’inverno.
Per quelle tenute in vaso o in aiuola, per incentivarne la fioritura, è bene distribuire ogni settimana una dose di fertilizzante liquido diluito nell’acqua per l’irrigazione. È molto importante che il macroelemento in maggior proporzione sia il potassio, a discapito dell’azoto. Il primo infatti incentiva particolarmente la fioritura e la colorazione dei petali. L’eccessiva somministrazione del secondo potrebbe portare ad un eccessivo sviluppo delle foglie e delle parti verdi, a tutto discapito della produzione di capolini.
Viola odorata detta anche mammola. Raggiunge i 10 cm di altezza. La fioritura si ha il più delle volte in marzo. Molto comune allo stato spontaneo in tutta Europa. Ha foglie cuoriformi e fiori viola o lilla, molto profumati. Sono state selezionate molte cultivar, tra cui la più famosa è la violetta di Parma utilizzata per la produzione di essenze. Altre cultivar sono: Coeur d’Alsace, Czar, Marie Louise, Princess of Wales
Viola tricolor detta anche viola del pensiero. Alta fino a 15 centimetri (nella specie) la fioritura si ha da giugno a luglio, anche se le cultivar vengono fatte fiorire prima. Viene comunque in coltivazione trattata come annuale o al massimo biennale. Ha portamento semiprostrato, foglie ovate e dentate, fiori dal porpora al giallo. Ibridata con la lutea e la altaica.
Ibridi di viola tricolor Gigante svizzera ha fiori di grandi dimensioni portati su steli molto eretti rispetto a quelli della specie. Sono piante molto ordinate e compatte con colori che vanno dal giallo, al bianco, all’arancione, al viola, all’azzurro, comprendendo anche il bordeaux. Molto adatte per aiuole, vasi e contenitori.
Precoce d’Olanda un po’ più piccole e dalla fioritura precoce.
Majestic Giant fiori fino a 10 cm di diametro e piante piuttosto alte. La gamma di colori è ampissima. Sono presenti anche cultivar con due colori. Adatte per aiuole, contenitori e anche da taglio.
Gay jester a fiori molto grandi e caratterizzata da fioritura autunnale che prosegue poi, in climi mediamente miti, per tutto l’inverno. La gamma di colori comprende il rosso, l’arancio, il giallo, il violetto, il blu e il bianco.
Viola cornuta originaria dei Pirenei, ha foglie piccole, appuntite e dentate che formano un ciuffo di vegetazione compatta. I fiori sono viola intenso e si hanno da marzo ad agosto. Vuole suoli umidi e posizioni semiombreggiate.
Viola lutea ha un apparato radicale fibroso e strisciante. Produce molti steli ed è caratterizzata da un portamento a ciuffo. Gli steli portano foglie ovali sempreverdi. I fiori sono gialli o viola, dal diametro di 2-3 cm e un lungo sperone. Fiorisce da maggio ad agosto. Preferisce terreni fertili e climi freschi. Ottima come tappezzante. È importante in quanto altro progenitore delle viole pansé.
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Secondo la mitologia greca, la dea della terra Demetra aveva una figlia di nome Persefone, nata dall’unione con il re de
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