Giardini zen
Da secoli in Giappone il giardino rappresenta una parte importante della casa, da un lato assume un forte significato di status simbol: i grandi templi e le case dei nobili un tempo non potevano non affacciarsi su un equilibrato giardino; dall’altro lato il giardino giapponese, oltre a funzioni decorative, possiede anche funzioni evocative e simboliche: l’uomo cerca di avvicinarsi alla natura ed alla sua armonia attraverso la preparazione e la contemplazione del giardino.
Il giardino viene progettato cercando di ottenere alcuni particolari risultati; prima di tutto lo spazio viene progettato facendo in modo di ampliare l’orizzonte dell’osservatore, in modo che anche un piccolo giardino dia l’impressione di essere un bosco o una radura di grandi dimensioni.
Quindi ogni elemento deve ricreare l’armonia e l’equilibrio della natura, acqua, alberi e rocce vengono posizionati in maniera armonica, evitando di dare l’impressione di un luogo artefatto.
Per progettare il giardino si seguono alcuni semplici principi:
- Asimmetria: tutto ciò che è simmetrico è artificiale, creato dall’uomo; quindi le forme di un giardino giapponese sono sinuose e piacevoli.
- Disparità: per evitare la simmetria gli elementi inseriti nel giardino vengono posti in numero dispari; in genere la figura a cui si tende è il triangolo.
- Contrasto: fondamentale nel giardino giapponese l’incontro tra elementi contrastanti; alti alberi vicino a bassi arbusti, le rocce vicino all’acqua, un piccolo canneto vicino al sentiero.
- La natura: la natura deve essere il principio e la fonte di ispirazione fondamentale per chiunque si appresti a progettare un giardino giapponese; in un piccolo spazio si cerca di riportare le sensazioni evocate dagli ampi orizzonti naturali.
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Il primo fine a cui tendere è quello di ottenere uno spazio che sembri ampio ed illimitato, dove lo sguardo possa correre verso l’orizzonte, e che ricordi gli immensi spazi naturali; per questo in genere si pongono a dimora alberi di media grandezza, in piccoli gruppi, ad imitare dei boschetti; si preparano inoltre dei vialetti e dei sentieri, in modo da indirizzare lo sguardo dell’osservatore verso i punti salienti del giardino.
Per ricordare la natura è anche importante posizionare nel giardino dell’acqua, che si tratti di un ruscello gorgogliante o di un piccolo stagno, evitando però fontane o piscine dalle forme rigide, dall’aspetto eccessivamente artificiale.
Lo spazio può essere arricchito anche dalla presenza di un piccolo ponte, e dalle classiche lanterne in pietra. La pietra è presente anche come elemento decorativo importante, sotto forma di grandi rocce, che simboleggiano i rilievi montuosi, e di ghiaia, spesso posta invece dell’acqua.
Non è ancora chiaro se il termine giardino zen sia originale giapponese, oppure introdotto dagli occidentali; di fatto con giardino zen si intende un particolare spazio simbolico.
Questo giardino è costituito prevalentemente da rocce e ghiaia; le rocce rappresentano simbolicamente gli alberi e le montagne, mentre la ghiaia rappresenta l’acqua, il cui fluire viene rappresentato da lunghe rigature, da praticare sulla ghiaia con un rastrello in lunghe linee parallele. Spesso all’interno del giardino zen si predispone anche una piccola cavità da riempire con l’acqua, oppure delle macchie di erba o muschio.
Questo tipo di giardino può essere anche di dimensioni molto piccole, e si accosta piacevolmente anche ad un giardino giapponese o ad un giardino occidentale, dove può occupare un piccolo angolo in penombra. Anche in questo caso il giardino deve trasmettere un senso di pace ed armonia, i materiali in esso utilizzati poi simboleggiano anche l’immobilità e l’immortalità; la preparazione e l’osservazione di questo tipo di giardino predispone quindi alla meditazione. Ogni giorno volendo è possibile modificare la disposizione ed il percorso dei segni sulla sabbia, questa occupazione predispone all’introspezione ed alla meditazione sull’uomo e sulla natura.
Da sempre lo stile dei giardini giapponesi affascina noi occidentali; l’armonia che emanano penetra nell’osservatore, che si perde estasiato ad osservare i piccoli stagni e le figure sinuose tracciate nella ghiaia; da alcuni anni questi giardini vengono realizzati anche in occidente, cercando di seguire le linee guida millenarie provenienti dal Giappone.
I motivi del successo dei giardini giapponesi sono da ricercare sicuramente nel fascino suscitato da tutto ciò che è esotico e nella pace evocata da tali scenari .Altro motivo fondamentale per cui molti giardinieri cercano di preparare questi giardini anche in Europa deriva dal fatto che sempre più spesso le nostre abitazioni possono godere di un angolo verde ristretto; il giardino giapponese, ed anche il giardino zen, adottano espedienti tali per cui anche una piccola zona di terreno può essere sufficiente per contenere un giardino armonico ed accogliente.
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