I gerani del Trentino
Salve, volevo sapere come si fa ad ottenere un vaso molto rigoglioso di parigine, come quelle che si vedono nelle zone di montagna. Ho comprato il concime liquido specifico della Compo e lo do una volta a settimana.
Grazie in anticipo
Gentile Gaia,
i gerani sono piante perenni originarie del Sudafrica, ma quelli che troviamo oggi in vivaio sono varietà ibride, particolarmente adatte a venire coltivate nel nostro paese; sui terrazzi del Trentino i gerani trovano generalmente un ottimo luogo dove svilupparsi, semplicemente perché possono godere di tanto sole e di una buona umidità, senza soffrire per forte siccità, calore, afa, che potrebbero invece trovare (per fare un esempio) a Messina. Quindi, prima di tutto è importante trovare un luogo adatto alla loro coltivazione; se vivi in una zona caratterizzata da estati molto calde, è conveniente che i tuoi gerani godano del sole solo nelle ore più fresche della giornata, o altrimenti li troverai “cotti” dal sole, con il terreno completamente disseccato ogni singolo giorno. Se invece vivi in una zona con estati più miti puoi porli in un luogo che goda della luce solare diretta per tutto il giorno, come avviene in Trentino. Trovato il luogo adatto, dovrai scegliere un terriccio di ottima qualità, ricco, leggero, che non tenda a compattarsi eccessivamente con il passare del tempo; vai in vivaio e acquista il terriccio migliore che possano offrirti, anche se con grande probabilità è quello che costa di più; qualche euro in più speso oggi è da considerarsi un investimento per ottenere un balcone fiorito in estate. Dopo aver scelto posizione e terriccio considera di non eccedere con il numero di piante per vaso: ogni singolo geranio parigino necessiterà di circa 20-25 cm di vaso per svilupparsi; quindi in ogni vaschetta da balcone posiziona solo un paio di piante, al massimo tre nelle vaschette più lunghe, da 60-70 cm. Se tieni le piante di anno in anno, ogni fine inverno rinvasale con terriccio fresco; nel rinvasarle, cerca di evitare che si creino bolle d’aria nel terreno, e cerca di posizionare i gerani alla stessa profondità a cui erano nel vaso precedente. Fatto tutto ciò, mancano solo le annaffiature; considera che i gerani hanno uno sviluppo abbastanza vigoroso, e quindi andranno annaffiati ogni volta che il terreno è asciutto; possono sopportare qualche breve periodo di siccità, ma in ogni caso evita di lasciarli asciutti per molti giorni, e contemporaneamente evita di annaffiarli troppo spesso, e quindi ogni volta che annaffi controlla che il terreno sia ben asciutto. Il terriccio fresco contiene di solito già del fertilizzante, e non è necessario fornirne tropo spesso; il fertilizzante per le piante è un poco come un integratore per noi esseri umani: è importante utilizzarlo, ma non è necessario usarne in grandi quantità, anzi, oltre un certo limite può divenire anche dannoso. In genere una dose ogni 15 giorni è sufficiente, oppure mezza dose una volta a settimana. Anche in questo caso, scegli il fertilizzante per piante da fiore più buono che conosci; un buon fertilizzante, oltre ad azoto, fosforo e potassio (con un buon titolo, non solo in tracce come nei concimi economici) contiene anche microelementi, quali ferro, magnesio o boro.
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