Peonie senza fiori

Domanda : Peonie senza fiori

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Risposta : Peonie senza fiori

Gentile Rossella,

le peonie erbacee, con radici rizomatose, hanno una fioritura splendida, ma non sono facilissime da coltivare, e soprattutto anche il minimo disturbo, dovuto al clima, o ad altri fattori, rimanda di un anno la fioritura. Tipicamente, il motivo principale per cui le peonie erbacee non fioriscono per nulla, producendo però un bel cespuglio di foglie verdi e rigogliose, è dovuto al fatto che i rizomi sono stati piantati eccessivamente in profondità: queste piante necessitano dia vere le radici a circa 3-6 cm dalla superficie, come dicevano i nostri nonni “devono sentire le campane”, altrimenti non fioriscono affatto. Altri motivi della mancata fioritura possono essere dovuti al clima: una primavera veramente molto piovosa, o al contrario eccessivamente asciutta; un clima eccessivamente freddo, o anche molto caldo già a inizio primavera. Oppure si può trattare di un problema di esposizione, in gran parte delle regioni italiane amano posizioni ben soleggiate, specialmente con il sole del mattino; nel sud e nelle isole è preferibile un soleggiamento più leggero, con un poco di ombra nelle ore pomeridiane, più calde. La coltivazione in vaso è molto sconsigliata perché queste piante necessitano di un ampio pane di terra indisturbato, per potersi sviluppare al meglio; vanno quindi poste in piena terra, e lontano da eventuali altri arbusti, e anche dalle loro radici: considera che per far crescere bene una peonia erbacee è necessario lasciarle a disposizione un’area circolare di almeno 80 cm circa di diametro, senza che ci sia nient’altro che le disturba (nel senso, anche le radici di un albero eccessivamente vicino sono sufficienti per non permettere alla peonia di fiorire). Anche il terreno è importante, deve essere non eccessivamente alcalino, soffice e profondo, e molto ricco, ma senza che le radici vengano n contatto con stallatico o concimi granulari; quindi si fertilizzano bagnando il terreno attorno al cespo di foglie con acqua e concime, ogni 12-15 giorni; la fertilizzazione è fondamentale anche per far ben sviluppare i rizomi, o altrimenti non avremo fiori l’anno successivo; allo stesso modo importantissimo è lasciare che le grandi foglie vegetino a volontà, tagliandole alla base solo quando cominciano ad ingiallire ed appassire autonomamente; fino a quel momento, si annaffiano e si concimano normalmente. Le ortensie invece amano posizioni semi-ombreggiate, perché il caldo estivo le dissecca nell’arco di poche ore (puoi tenerle in pieno sole, ma in questo caso in luglio dovrai annaffiare anche 3 volte al giorno); il terreno deve essere quello specifico per piante acidofile, o inesorabilmente verranno colpite dalla clorosi ferrica, che rende le piante stentate e le foglie di colore giallastro. Un buon fertilizzante, fornito periodicamente, da marzo a ottobre, è importante, scegliendone uno specifico per piante da fiore acidofile. Da ultimo, la potatura: le ortensie potate drasticamente a fine inverno, tendono a produrre molte foglie e pochi fiori. Se le coltivi in vaso, necessitano di venire rinvasare ogni 3-4 anni, oppure leva qualche strato di terreno vecchio e sostituiscilo con del terreno fresco e ricco.

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