Lavanda pianta
La pianta della lavanda si può definire una pianta piuttosto rustica oppure semirustica ed è un arbusto a crescita piuttosto rapida, anche fino a oltre un metro. La gran parte delle sue varietà resistono bene al freddo e sono anche utilizzate nei giardino, per fare delle siepi o dei larghi cespugli. La lavanda è una specie molto diffusa in Italia e gradisce in particolare posizioni soleggiate e ben ventilate. Poiché è una pianta mediterranea, resiste particolarmente in ambienti caratterizzati da clima piuttosto asciutto e con temperature elevate. Ma durante l’inverno, quando le temperature sono molto rigide, oppure in caso di intense e persistenti gelate è opportuno metterla a riparo e coprirla con del tessuto-non-tessuto che si trova in commercio proprio per proteggere le piante.
Sul sito di wikipedia si possono trovare molte informazioni sulla pianta della lavanda anche se vanno opportunamente verificate in quanto si tratta di un sito alimentato dagli utenti. Secondo wikipedia la pianta della lavanda ha il nome scientifico di lavandula e comprende molte specie tra le quali la comune lavanda. Questo nome generico con cui chiamiamo questa pianta è stato inserito nella nostra lingua e proviene dal gerundio del verbo latino "lavare", cioè significa "che deve essere lavato", alludendo al fatto che la pianta era utilizzata in antichità, specialmente nel Medioevo, per lavare il corpo. La pianta della lavanda è una pianta tipica della zona della Provenza e una sua specifica varietà prende il suo nome dalla zona di provenienza dove è il tipo di pianta più diffuso. La pianta è un arbusto sempreverde che ha dei fusti eretti che non sono ramificati. Alla loro sommità ci sono foglie di color verde cinerino di tipo lineare. I suoi fiori sono disposti a gruppi su spighe sottili e sono di un bellissimo colore blu-violetto.
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La lavanda è una pianta facile da coltivare e cresce in qualsiasi terreno di un giardino, a condizione che sia drenato bene. La pianta preferisce il suolo di tipo calcareo e non gradisce i terreni secchi e aridi, ma terreni irrigati con caratteristiche alcaline e argillose. Non serve che la terra in cui si pianta sia molto fertile, ma neanche troppo acida, per favorire un suo sviluppo che sia costante e florido. L’importante è che le annaffiature non siano troppo abbondanti o troppo frequenti: è meglio aspettare che il terreno sia ben asciutto prima di dare altra acqua alla pianta. Per piantare la lavanda in primavera si prelevano, dai rametti, delle talee di 10 centimetri, tagliandoli bene con una lama affilata al fine di evitare sfaccettature nel tessuto. La parte che è stata prelevata deve essere poi immersa dentro una polvere rizogena che favorisce la radicazione. Quindi le talee si sistemano in una miscela di torba e sabbia grossolana: ognuna delle talee deve essere inserita in un buco singolo creato mediante un bastoncino come ad esempio una matita e sistemata bene facendo attenzione a compattare con delicatezza il terriccio.
La pianta della lavanda ha delle particolarità e proprietà, rispetto alle altre piante, che la caratterizzano: dalla pianta si può ricavare un olio essenziale speciale che è famoso per le sue molte proprietà terapeutiche che hanno molteplici effetti benefici: ha la proprietà di favorire il relax e agisce con effetto antidepressivo e anche cicatrizzante. Per ottenere l’olio essenziale dalla pianta della lavanda basta utilizzare soltanto le sue sommità fiorite; si ricava un liquido piuttosto viscoso di colore verde scuro che ha un intenso odore d’erba. L’uso dell’olio essenziale viene consigliato per alleviare gli stati di ansia, di insonnia, di agitazione, di ipertensione e di nervosismo in generale. È usato anche per curare le infezioni o le allergie ma soprattutto le malattie comuni da raffreddamento: in questo caso si suggerisce utilizzarlo via inalatoria. L’olio è indicato in particolare per l’influenza dei bambini: si può curare semplicemente facendo un massaggio sul petto o sulla nuca oppure spargendo delle gocce sul cuscino.
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