La coltivazione dell’aloe vera
L’aloe barbadensis (detta comunemente “aloe vera”) è una delle succulente più comuni a livello hobbistico. Unisce un bell’aspetto ad una coltura estremamente semplice, che cresca in vaso o in piena terra. Viene inoltre tenuta in grande considerazione per le sue virtù terapeutiche: il suo impiego deve essere però estremamente prudente e si consiglia di affidarsi sempre a dei professionisti.
L’aloe vera è una succulenta cespitosa e pollonante, con foglie disposte a rosetta. Sono lanceolate e succose, lunghe fino a 50 cm di color grigio blu con margini rosati e dentati, dotati di aculei. In estate, se coltivata in modo appropriato produce degli steli ramificati, lunghi anche un metro. In cima recano fiori tubulari di un bel giallo acceso.
- come devo innaffiare d' inverno questa pianta in vaso ?soffre il freddo?...
- buon pomeriggio. La mia Aloe vera,dopo la neve arrivata n liguria,ha avuto le foglie gelate che ho tagliato togliendo la parte di foglie rovinate.Ora ha parte di radici che salgono verso l'esterno del...
- ho separato pochi giorni fà la madre dalle piantine nuove mettendole in due vasi diversi. ho poi commesso l'errore di innaffiare troppo, almeno penso sia questo il problema, ed ora le foglie si stanno...
- Salve,ho un aloe vera in appartamento da circa tre anni,quella con la foglia lunga e dentellata.Fin'ora è sempre cresciuta senza problemi,ma da circa un paio di settimane ho notato che le foglie a...
La coltivazione dell’aloe non è affatto difficile a patto di rispettare le sue esigenze in fatto di clima (soprattutto durante i mesi estivi), di esposizione e di irrigazione.
ClimaQuesta succulenta è originaria delle regioni tropicali e subtropicali. Per ottenere una buona crescita ed evitare l’insorgenza di marciumi dovremo riprodurre il più fedelmente possibile il clima di quelle aree. Lo sviluppo vegetativo maggiore si ha con temperature tra i 18 e i 25°C. In inverno la pianta è in grado di sopportare temperature fino a 5°C (anche se è meglio non scendere sotto i 7°C), sempre che l’umidità ambientale e, soprattutto, del terreno, sia bassa.
EsposizioneLe aloe vogliono posizioni luminosissime. Se la coltiviamo in casa dobbiamo tenerla nei pressi di una finestra esposta a Sud; all’arrivo della bella stagione, se disponiamo di un giardino o di un terrazzo, è consigliabile spostarla all’esterno. Evitiamo però di porla subito in pieno sole: rischieremmo la comparsa di bruciature fogliari. Esponiamola gradatamente: prima teniamola una settimana in ombra filtrata, in seguito la esporremo al sole la mattina e infine per tutta la giornata.
Nelle regioni centro-settentrionali si consiglia caldamente la coltivazione in vaso, in maniera da poter ritirare le piante verso novembre. Al Sud e sulle coste è possibile inserirle anche in piena terra, scegliendo una collocazione ben calda e luminosa anche durante i mesi invernali. In quel caso è importante curare il terreno, appurando che risulti perfettamente drenato. In caso di inverni eccezionalmente rigidi si può ricorrere ad una copertura con appositi tessuti.
Substrato
La cura del terreno è importantissima: se il miscuglio risulterà ben drenato eviteremo l’insorgere di marciumi, molto pericolosi per questo tipo di piante.
Composizione del vasoSuggeriamo di scegliere un contenitore non troppo grande (con un diametro di al massimo 4 cm in più del precedente). Sul fondo creiamo uno strato drenante (argilla espansa) di almeno tre cm, appurando che i fori di scolo siano liberi. Per il substrato possiamo scegliere un prodotto specifico per cactacee. In alternativa si può ottenere un buon prodotto mescolando terra da giardino (non troppo argillosa), terriccio per piante verdi e sabbia grossolana (o perlite) in ugual misura. Prima di usarla controlliamo che l’acqua defluisca velocemente. Importante è porre la pianta in maniera che le foglie basali non tocchino il terreno.
In giardinoScaviamo una grande buca e creiamo uno strato drenante spesso, a base di ghiaia. Inseriamo poi la pianta e un miscuglio ottenuto con terriccio per piante verdi e sabbia grossolana.
L’irrigazione è l’aspetto cui prestare più attenzione. Non è vero che le succulente vanno irrigate poco. La distribuzione di acqua deve invece essere piuttosto costante, specialmente durante il periodo vegetativo. Il punto è che bisogna irrigare solo quando il substrato è asciutto in profondità.
Per questa ragione è impossibile dare indicazioni temporali precise: molto dipende dalle temperature in uno specifico periodo. In linea generale, da maggio a settembre, è bene distribuire acqua settimanalmente. In inverno invece sarà sufficiente una volta al mese.
Le aloe, durante il periodo vegetativo, richiedono concimazioni abbastanza frequenti per supportare la loro crescita, abbastanza vigorosa. Consigliamo di distribuire ogni circa 2 mesi del concime liquido per piante verdi, diluendolo del doppio rispetto a quanto indicato.
Data la crescita veloce (soprattutto a causa della produzione di polloni), si consiglia di rinvasare ogni anno. Scegliamo un contenitore non troppo più grande e possibilmente una ciotola, più ampia che profonda.
Il parassita più comune è senza dubbio la cocciniglia. Piccoli attacchi si possono contrastare staccando manualmente gli insetti e disinfettando con alcool. Diversamente (specie se hanno attaccato le radici) è bene ricorrere a insetticidi sistemici.
Il metodo più semplice è la divisione dei polloni: poniamoli, anche se sono senza radici, in un terriccio per cactacee. Si può ricorrere anche alla semina dei semi freschi, tenendoli a circa 21°C.