Potentilla
Piccolo arbusto a foglia caduca, originario dell'America settentrionale e dell'Asia; esistono circa cinquecento specie di potentilla, diffuse in tutto il globo, soltanto alcune vengono coltivate come piante ornamentali. Ha portamento eretto, leggermente tondeggiante, con fusti semilegnosi, eretti, rigidi, molto sottili e densamente ramificati; le foglie sono di colore verde chiaro, sono rugose, con venature profondamente marcate, il margine è dentellato e alcune varietà hanno foglie profondamente divise.
Da maggio sino ai primi freddi producono numerosissimi fiorellini a coppa, di colore giallo, rosso o rosa. Molto utilizzate come piante da bordura o nei giardini rocciosi, in genere si mantengono di dimensioni inferiori 50-60 cm.
Le potentille sono raramente delle piante appariscenti, ma risultano molto utili per la loro resistenza, per la lunga stagione di fioritura e per l’ampia gamma colori e portamenti disponibili. Ciò le rende ideali per le aiuole, la bordura mista e anche per il giardino roccioso, sempre che le condizioni di luce e di terreno siano compatibili con le sue esigenze.
Si tratta di erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Rosaceae. Il genere comprende più di 500 specie tra annuali, biennali e perenni. Sono diffuse in quasi tutto l’emisfero boreale, dai monti ai prati. Prediligono in linea generale i terreni alcalini.
Alcune specie sono diffuse anche in Italia allo stato spontaneo (alcune sono tra l’altro infestanti piuttosto difficili da estirpare, cui bisogna sempre prestare grande attenzione). Quelle vendute nei vivai per essere inserite nei giardini sono invece quasi tutte di origine asiatica. In particolare quasi tutte provengono dall’area himalayana, dalla Cina e dalla Siberia.
Risultano molto rustiche e possono in alcuni casi venire confuse con le fragole: le foglie e i fiori, infatti, si assomigliano notevolmente.
Le specie perenni sono cespitose e si sviluppano da radici fibrose, spesso stolonanti. Le foglie sono alterne e possono essere divise in coppie di lobi opposti e suddivise in 3-7 segmenti digitati, per lo più dentati, dalle nervature molto accentuate.
I fiori sono semplici, di solito composti da 5 petali, a piattino, a coppa o stellati e si schiudono dalla primavera fino all’autunno.
Famiglia e genere | Fam. Rosaceae gen. potentilla più di 500 specie |
Tipo di pianta | Erbacea perenne |
Rusticità | Molto rustico |
Esposizione | Pieno sole, mezz’ombra |
Terreno | Povero, ben drenato |
Irrigazione | Solo in caso di siccità prolungata |
Concimazione | Non necessaria |
Colori | Giallo, rosso, rosa, bianco |
Fioritura | A seconda della specie, da metà primavera fino all’autunno |
Propagazione | Seme, divisione, talea, propaggine |
Cure colturali | Pulizia primaverile, eventuale contenimento, divisione del cespo |
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Porre in luogo soleggiato, o parzialmente ombreggiato; nelle zone con clima molto caldo è bene ombreggiare le piante nel periodo estivo. Le potentille non temono il freddo e possono sopportare temperature vicine ai -20°C senza problemi. Di solito l’esposizione più adatta alle potentille è il pieno sole. Alcune specie però possono crescere bene anche a mezz’ombra o con un’ombra leggera.
La coltivazione delle potentille è molto semplice e generalmente non comporta alcun tipo di problema, soprattutto una volta che si sono ben affrancate.
In genere si accontentano delle piogge, potendo sopportare periodi anche lunghi di siccità; da marzo è settembre è comunque bene annaffiare sporadicamente, attendendo che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra. All'inizio del periodo vegetativo, in febbraio-marzo, interrare del concime organico alla base della pianta, oppure spargere intorno al fusto del concime granulare a lenta cessione.
In piena terra la distribuzione di acqua è raramente necessaria. Possiamo intervenire qualche volta dopo la messa a dimora e nei casi di siccità prolungata e gran caldo (specialmente sulle coste e nel Centro-Sud).
Le potentille crescono benissimo in qualsiasi terreno, necessitando però di un perfetto drenaggio; non amano i terreni eccessivamente acidi. Sono adatti quasi tutti i suoli, anche se le singole specie hanno esigenze specifiche per crescere e fiorire al meglio. In linea generale si può dire che sono da evitare i terreni troppo ricchi perché saranno di stimolo alla produzione fogliare, a discapito, però, della fioritura.
Generalmente crescono bene su terreni ben drenati, umidi e moderatamente fertili. Quelle provenienti da aree in alta quota hanno bisogno invece di un terreno ghiaioso, molto ben drenato e piuttosto povero.
In primavera si possono dividere i cespi dell'anno precedente, le porzioni praticate vanno subito poste a dimora; in estate è possibile prelevare talee semilegnose, da far radicare in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; in autunno si seminano i semi maturi, direttamente a dimora.
In genere le potentille non vengono attaccate da parassiti o da malattie.
Come abbiamo detto le potentille tollerano molto bene il freddo e la maggior parte è in grado di sopportare temperature anche al di sotto dei -20°C. Sono quindi adatte a tutta la nostra penisola, in special modo alle aree montane o semimontane, anche fino a 1500 metri di altitudine.
Alcune specie potrebbero invece avere problemi nel Sud e sulle coste perché non amano i terreni troppo drenanti e aridi. Se viviamo in queste aree scegliamo quindi con oculatezza.
La coltivazione in vaso (soprattutto per le specie di piccola o media dimensione) è possibile e anche piuttosto semplice. La composta ideale è formata da due parti di terriccio per piante fiorite e una parte di sabbia. Per le specie che vogliono più umidità possiamo invece creare un miscuglio con 1/3 di terriccio, 1/3 di terra da giardino leggermente calcarea e 1/3 di sabbia.
Chiaramente deve sempre essere approntano uno spesso strato drenante a base di ghiaia, argilla espansa o cocci.
Le irrigazioni vanno regolate a seconda della tipologia e comunque non è mai consigliabile lasciar asciugare completamente il terreno. Vanno però evitati i ristagni.
Per stimolare la crescita e la fioritura si può somministrare ogni 15 giorni un concime liquido per piante fiorite assicurandosi che l’azoto sia presente solo in minima parte e che sia invece assolutamente preponderante il potassio.
Queste piante difficilmente necessitano un apporto di nutrienti: il più delle volte fioriscono e si sviluppano meglio su terreni poveri.
Il periodo migliore per effettuare l’impianto è la fine dell’inverno, quando non siano più previste gelate. Le piantine di solito vengono vendute in vasetti da 8 cm di diametro (o più grandi). Si scaverà una buca e, dopo aver estratto l’esemplare e aver controllato che le radici siano libere di crescere in tutte le direzioni, lo si inserirà badando che il livello del colletto resti invariato. Compattiamo il terreno e irrighiamo abbondantemente.
I fiori della potentilla compaiono sugli steli dell’annata. È quindi importante potare piuttosto drasticamente per stimolare la produzione di nuovi getti. L’operazione si effettua all’inizio della primavera, prima della ripresa vegetativa. Le potentille arbustive vanno potate in maniera che restino sempre compatte: questo evita che la base risulti col tempo troppo spoglia, favorendo invece la nascita di nuovi getti. Bisogna quindi eliminare ogni anno le branche più vecchie. Le altre vanno accorciate della metà della loro lunghezza. La nuova vegetazione, inoltre, porterà molti più fiori.
Le varietà con portamento prostrato e coprisuolo hanno la tendenza ad allargarsi grazie alle loro radici stolonanti. Se si vuole evitare che diventino invadenti bisogna impegnarsi e tenere sempre pulita la zona, contenendone la diffusione.
Le potentille si moltiplicano molto facilmente tramite seme, ma altrettanto semplicemente si possono ottenere risultanti grazie alla divisione o alla talea.
Semina si può procedere quando le temperature minime abbiamo raggiunto i 10°C.
Si possono utilizzare vasetti singoli, cassette o vassoi alveolari, in serra fredda o anche all’esterno. Distribuiamo i semi e copriamoli con del terriccio o della vermiculite, mantenendo sempre alta l’umidità. La germinazione avviene in 2-4 settimane. Si procede poi a diverse cimature. Generalmente sono pronte per il trapianto dal’autunno o dalla primavera successiva.
Divisione è consigliabile effettuare regolarmente la divisione dei nostri cespugli perché le piantine tendono dopo qualche anno a deperire e il ringiovanimento è l’unica soluzione.
Si estraggono, in autunno, le piante dal terreno e si dividono gli esemplari lasciando ad ognuna radici e almeno un occhio.
Talea è utile per preservare quelle cultivar che tendono, col tempo, a perdere il rosso tornando verso il giallo. Si prelevano dei rametti che producano fiori con colore che ci soddisfa. Il periodo migliore è l’estate. Poniamole in un contenitore con un miscuglio di terra e sabbia (o perlite). Manteniamo leggermente umido fino a quando non noteremo la ripresa vegetativa. A quel punto potremo ripicchettarle in contenitori singoli.
Potentilla fruticosa proveniente da Europa, Asia e America settentrionale. È un arbusto eretto, compatto e molto ramificato. Può raggiungere anche i 2 metri di altezza, fiorendo continuativamente da maggio a settembre.
Produce abbondanti corolle nei toni del giallo. È di facile coltura e richiede esposizioni aperte e soleggiate. È stato impiegato per ottenere numerosi ibridi da giardino
Potentilla reptans originaria dell’Italia e presente quasi ovunque allo stato spontaneo. Va tenuta sotto controllo perché diventa facilmente infestante.
Potentilla recta europea, con foglie simili alla fruticosa, raggiunge anche i 70 cm di altezza. I fusti sono eretti e molto ramificati. Le infiorescenze formano getti di fiori gialli con dimetro di circa 3 cm.
Potentilla duvarica è un arbusto con portamento compatto a foglia caduca con altezza di circa 50 cm. Proviene dalla Cina e dalla Siberia. I rami sono semipenduli, i fiori bianchi, semplici di circa 3 cm di diametro. Molto adatta al giardino roccioso. Vuole posizioni calde e asciutte.
Potentilla atrosanguinea proviene dall’area himalayana. È una perenne erbacea, alta 60 cm, con foglie simili a quella della fragola, profondamente dentate, di color verde scuro. La specie ha fiori semplici, rosso porpora di circa 3 cm di diametro. Fiorisce da giugno ad agosto. Ampiamente impiegata per la creazione di ibridi.
Potentilla nepalensis simile alla precedente, ma con fogliame più glauco e portamento più aperto. I fiori sono rosso accesi. Gli steli sono molto ramificati.
Nome | altezza | caratteristiche | fiore |
alba | 10 cm | Foglie argentate, espansione rapida, alle volte invasiva | giallo |
Alba “golden treasure” | 10 cm | Foglie variegate con macchie oroVuole molto sole e terreno asciutto | giallo |
Arc en ciel | 30 cm | Steli arcuati | Giallo arancio, doppi, lunga produzione |
argentea | 50 cm | Foglie verde scuro con retro argentatoVuole sole e terreno drenato | Gialli, piccoli |
Emilie | 40 cm | Foglie simili a quelle delle fragole | Doppi, marrone-rossastro |
Etna | 5 cm | Fogliame argenteoTerreno soleggiato, ma fresco | Fiori semidoppi, 3 cm di diametro, rossi con bordo oro |
Gibson’s scarlet | 45 cm | Cespo ordinato, foglie lobate morbide. Molto bella | Semidoppi a coppa, diam. 3 cm, rosso scuro |
Helen Jane | 45 cm | Steli robusti e foglie larghe | Rosa intenso, 3 cm diam. |
Melton fire | 30 cm | compatto | rosa spruzzati di giallo, dalla primavera all’autunno |
Miss Willmott | 40 cm | Cultivar di nepalensis | Rosa ciliegia |
Shogran | 30 cm | Cultivar di nepalensis | Rosa per tutta l’estate |
Volcan | 30 cm | Vuole terreno ricco, ma ben drenato | Rosso intenso a coppa |
White Queen | Fino a 50 cm | Aree soleggiate e ben drenate | Molto grandi, bianco puro con centro giallo |
Yellow Queen | Fino a 40 cm | Aree soleggiate e ben drenate | Doppi, giallo chiaro per tutta l’estate |