Abutilon
L’abutilon è una pianta molto interessante per il giardino: è infatti piuttosto semplice da coltivare e fiorisce a lungo aiutandoci a donare colore alle nostre bordure e aiuole.
L'Abutilon è un arbusto sempreverde originario dell'America meridionale; in natura questi arbusti raggiungono i 2-3 metri di altezza, con portamento tondeggiante. Ha fusti molto ramificati, che formano una chioma densa, costituita da grandi foglie di colore verde chiaro, molto simili per forma alle foglie dell'acero; da primavera inoltrata fino ai primi freddi produce numerosi grandi fiori campanulati, leggermente penduli, di colore rosso, giallo o arancione; esistono anche ibridi con fiori rosa o azzurro-blu; i calici dei fiori, i rami e le foglie sono ricoperti da una sottile peluria sericea. Ai fiori fanno seguito i frutti, piccole bacche scure, che rimangono sulla pianta per molte settimane nei mesi invernali. Queste piante vengono anche coltivate in appartamento.
Gli abutilon preferiscono le posizioni soleggiate dove possano ricevere molte ore di luce diretta al giorno; in queste posizioni fioriscono molto abbondantemente.
Si possono però coltivare anche a mezz'ombra, in zone in cui ci sia la possibilità che vengano raggiunti dai raggi del sole per almeno 4-5 ore al giorno; temono temperature inferiori ai -7°C, quindi nelle zone con inverni molto rigidi vanno riparate in casa o in serra fredda; le piante coltivate in casa spesso fioriscono anche in pieno inverno.
Per avere una crescita rigogliosa è bene scegliere una posizione molto luminosa, evitando però il sole diretto (specialmente se viviamo nel Centro-Sud o sulle coste). Indispensabile è anche che la collocazione prescelta risulti ben aperta e consenta un buon passaggio dell’aria: in questa maniera eviteremo problematiche frequenti come gli aleurodidi.
Gli steli e i fiori dell’abutilon sono però abbastanza fragili e in caso di forti venti o pioggia vi è sempre il rischio che si rompano. Oltre a dare un po’ di riparo da queste intemperie ricordiamoci sempre di predisporre, al momento del trapianto, un tutore sufficientemente alto.
L’ABUTILON IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Malvaceae, abutilon, circa 150 specie |
Tipo di pianta | Arbusto da fiore |
Dimensioni | Fino a 3 m x 3 m |
Manutenzione | Mediamente impegnativo |
Necessità idrica | Medio-alta |
Esposizione | Facile |
Terreno | Ricco, ben drenato, con terra di foglie |
Temperatura minima | -5/-10°C a seconda delle varietà |
Utilizzo | Bordure, esemplare isolato, grande vaso |
Propagazione | Talea, semina |
Avversità | Lumache, afidi, aleurodidi, cocciniglia, ragnetto rosso |
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Il genere Abutilon è costituito da circa 150 specie di piante annuali, vivaci o perenni. Fanno parte delle grande famiglia delle Malvaceae e sono per lo più originarie dell’America meridionale, in particolare delle regioni tropicali o subtropicali del Messico, del Brasile e del Cile.
Hanno portamento e dimensioni molto varie (da un minimo di 150 cm fino a più di 500). Il fogliame può essere persistente o caduco, ma questo aspetto è fortemente influenzato dal clima. Le singole foglie sono lobate e risultano vellutate al tocco. Il loro colore è molto gradevole e si sposa bene con le sfumature dei fiori: può infatti andare da un verde chiaro fino ad un grigio-glauco. Esistono anche cultivar caratterizzate da variegature dorate o argentate, adatte a dare un tocco di luminosità alle zone ombreggiate.
La lunghissima stagione di fioritura (in climi favorevoli può andare dall’inizio di maggio fino a novembre) è uno dei suoi maggiori punti di forza. I fiori, singoli o raccolti in grappoli, hanno forma per lo più a campana o coppa. Appaiono dall’ascella fogliare e sono sorretti da un grazioso lungo peduncolo. La gamma di colori è ampissima: rosa, arancio, giallo, bianco, rosso. Il blu e il malva sono più rari, ma comunque presenti. Un altro aspetto gradevole è rappresentato dai begli stami in evidenza, bianchi o gialli.
Da marzo a ottobre annaffiare regolarmente le piante di Abutilon, evitando di inzuppare eccessivamente il terreno, ed attendendo che asciughi leggermente tra un'annaffiatura e l'altra, ma controllando che mantenga un certo grado di umidità. In inverno è consigliabile annaffiare sporadicamente le piante che sono coltivate in piena terra nel corso delle giornate calde; le piante tenute in appartamento vanno annaffiate anche nei mesi freddi, ricordandosi di vaporizzare spesso la chioma con acqua demineralizzata.
Nel periodo vegetativo fornire del concime per piante da fiore ogni 10-15 giorni, mescolato all'acqua delle annaffiature, in dose leggermente inferiore a quella consigliata dal produttore del concime.
Il terreno deve sempre risultare fresco: specialmente durante l’estate sarà quindi importante irrigare frequentemente evitando che si asciughi completamente. I momenti ideali per questa operazione sono la mattina presto o la sera, evitando di bagnare il fogliame. Anche in questo caso una spessa pacciamatura a base di materiale di sfagno può essere un valido aiuto per limitare l’evaporazione.
Per un migliore sviluppo di questa genere di pianta perenne è bene porre a dimora in terreno molto ricco di humus, soffice e ben drenato; gli abutilon coltivati in contenitore si mantengono di dimensioni abbastanza contenute, che rimangono tali se si evita di utilizzare contenitori eccessivamente capienti. Per ottenere una pianta con chioma fitta è bene ricordare di potare i rami troppo lunghi all'inizio della primavera.
Questa malvacea preferisce i suoli freschi, profondi e ricchi in sostanza organica. Bisogna però curare anche il drenaggio che deve evitare, in caso di forti piogge, l’eccessivo ristagno di acqua.
L’ideale è quindi lavorare con largo anticipo l’area (già in autunno) inglobando una buona quantità di ammendante organico. Se il substrato dovesse apparire ancora troppo compatto possiamo aggiungervi un po’ di terra di bosco e torba, oltre a creare sul fondo uno strato con della ghiaia.
La moltiplicazione delle piante di Abutilon avviene per seme, in febbraio-marzo, in letto caldo; le nuove piantine si possono porre a dimora in aprile-maggio. In primavera e in autunno è anche possibile praticare talee semilegnose, che radicano abbastanza facilmente.
La propagazione tramite talea è la più semplice e ha percentuali di riuscita molto alte. Si può praticare dalla primavera alla fine dell’estate (per esempio per preparare piantine nuove per gli anni a venire, specialmente se si vive al Nord).
Si prelevano dei segmenti in cui vi siano almeno 5 gemme e si inseriscono nel terreno fino all’altezza della terza. Si può fare in qualsiasi substrato, anche se quello ideale deve essere drenante, ma mantenuto sempre leggermente umido.
Si può procedere allo steso modo prelevando gli apici.
IL CALENDARIO DELL’ABUTILON |
Trapianto | da marzo a giugno |
Semina | Da marzo a giugno |
Fioritura | Maggio-ottobre (a seconda delle specie) |
Potatura | Febbraio-marzo |
Rinvaso | marzo |
Talea | Aprile-agosto |
Le piante cresciute in piena terra sono molto sane: bisogna solamente temere le lumache che, complice l’umidità primaverile, possono danneggiare gravemente lo sviluppo dei primi germogli.
In vaso, specialmente se teniamo la pianta all’interno (caldamente sconsigliato) le problematiche sono invece piuttosto frequenti: aleurodidi, ragnetto rosso, cocciniglie, afidi. Per ognuno utilizziamo i prodotti specifici, anche se la cura migliore è spostare l’esemplare all’esterno in una zona ben arieggiata.
La pianta viene spesso colpita dagli afidi e dalla mosca bianca. Nel caso in cui si noti la presenza di questi parassiti è necessario intervenire con tempestività con dei prodotti insetticidi specifici che possano contrastare con efficacia il problema. E' anche possibile fare ricorso a metodi basati su prodotti naturali, come dei preparati a base di aglio o di ortica. Per ottenerli è necessario far bollire in acqua dell'aglio; va poi filtrato e vaporizzato sugli esemplari colpiti per eliminare il problema.
L’abutilon non è molto rustico. I più resistenti sopportano al massimo -10°C, ma molti cominciano a soffrire già a -5°C; ciò significa che nel Centro-Sud, sulle coste e nei pressi dei grandi laghi è possibile la coltivazione come perenni in piena terra. La copertura della chioma con del tessuto non tessuto può essere utile (soprattutto alla fine dell’inverno, per evitare che gelate e venti improvvisi brucino i germogli). Caldamente consigliata è anche una spessa pacciamatura: le radici dell’abutilon sono infatti molto resistenti, se protette. Può infatti accadere che la parte aerea secchi completamente, ma vi siano poi dei nuovi getti da sottoterra.
Nelle aree a clima più rigido è consigliato tenerli in vaso per poterli ricoverare (in un locale luminoso, ma non riscaldato); è possibile anche considerarli come degli annuali, ottenendo sempre nuovi esemplari da talea.
L’epoca ideale per il trapianto è l’inizio della primavera, quando le gelate siano sicuramente terminate. L’abutilon può essere impiegato sia come esemplare isolato, sia all’interno di bordure o aiuole, in seconda o terza fila (a seconda delle dimensione definitiva che dovrà raggiungere). Vi sono anche varietà a portamento rampicante: necessitano però di un sostegno cui venire legate. In questo caso evitiamo accuratamente collocazioni troppo ventose. I lunghi rami possono trovare impiego però anche come coprisuolo o decombenti.
L’abutilon necessita abbondanza di nutrimento per supportare la sua lunga stagione di fioritura. È quindi importante in autunno spargere uno spesso strato di stallatico da inglobare per al terreno alla fine dell’inverno. Possiamo poi aiutare ulteriormente la pianta spargendo, ad aprile, un granulare per piante fiorite a lenta cessione e supportando poi mensilmente con un concime liquido ad alto tenore di fosforo e potassio.
La coltura in vaso non è difficile. Scegliamo un contenitore profondo almeno 40 cm e largo altrettanto. Dopo aver creato un buon strato drenante inseriamo la pianta e riempiamo con miscuglio di terriccio di foglie, torba e sabbia. Possiamo aggiungere anche qualche manciata di stallatico sfarinato o pellettato.
Le piante in vaso danno migliori risultati utilizzando, settimanalmente, un fertilizzante liquido per piante fiorite, da marzo a ottobre.
In inverno spostiamo i vasi in un locale poco riscaldato (da 12 a 16°C): un periodo di riposo vegetativo è indispensabile perché la pianta torni a produrre boccioli all’arrivo della bella stagione.
Essendo una pianta estremamente vorace va rinvasata ogni anno, alla fine dell’inverno. Liberiamo il più possibile le radici dalla terra esausta e accorciamole leggermente.
Una leggera potatura annuale è indispensabile per favorire il rinnovo della pianta e ci donerà un esemplare ben accestito, armonico e fiorifero. L’abutilon fiorisce sui rami prodotti durante l’annata: si procede quindi con le potature alla fine dell’inverno. Si accorciano tutte le branche di circa 1/3 e si eliminano quelle malate, secche o mal posizionate. Mano a mano che la pianta cresce è poi utile praticare delle cimature.
Abutilon pictum
Si tratta di un arbusto eretto dal fogliame verde chiaro simile a quello degli aceri. Nei climi caldi raggiunge agevolmente i 3 metri di altezza. La fioritura dura per tutto il periodo vegetativo: le corolle hanno forma di campana, dal giallo all’arancio con striature rosse; anche gli stami sono molto ornamentali. La varietà “Thompsonii” ha fiori color salmone con striature rosso scuro. Le foglie sono invece macchiate o striate di giallo.
Abutilon x hybridumIbrido orticolo; fiorisce da metà primavera ai primi freddi. Le corolle sono pendenti, a campana o rotonde, in un gran numero di sfumature. Cresce fino a 2 metri, ma è sempre più largo che alto. I rami sono morbidi e, nei climi miti, il fogliame è persistente.
Abutilon vitifolium
Di grandi dimensioni: può arrivare ad una altezza/larghezza di 3 m x 3 m. Fiorisce in piena estate con belle e grandi corolle aperte, per lo più nelle sfumature del malva e del bianco. Gli stami, corti e gialli, sono estremamente decorativi e attirano un gran numero di insetti
Abutilon indicumRaggiunge al massimo i 2 metri di altezza e ha un portamento molto ramificato. Le foglie, cuoriformi, hanno una superficie vellutata. I fiori sono piccoli, a corolla aperta, di colore giallo (alle volte con macchie rosse al centro). Molto usata in Oriente come pianta medicinale.
Abutilon x suntenseFino a 3 metri di altezza, ha crescita vigorosa e portamento ampio e ramificato. Le foglie sono decorative per la loro colorazione grigiastra che ben si sposa con le corolle, aperte, in un bellissimo malva chiaro. Fiorisce alla fine della primavera. Tra i più rustici.
Abutilon megapotamicumHa portamento rampicante o decombente. I rami, sottili e soffici, raggiungono i 2 metri di lunghezza. Fiorisce dall’inizio dell’estate a fine stagione. Le corolle hanno forma di lanterna rossa con i bordi gialli; belli anche i lunghi stami. Disponibile anche una cultivar a foglia variegata nell’oro. Rustico fino a -10°C. Se coperto vive bene all’esterno anche al Nord.
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