Corbezzoli
I corbezzoli sono un arbusto che non richiede molta acqua, salvo che per i soggetti coltivati in vaso. Una particolare attenzione va comunque riposta durante il primo anno dall'impianto. In generale occorre tener conto della struttura del suolo. Nei terreni sabbiosi, l'acqua, non trattenuta, scivola verso gli strati più sotterranei. Al contrario, i suoli troppo pesanti fissano le molecole d'acqua, con una tale potenza di ritenzione che essa non riuscirà ad essere assorbita dalle radici, sino a determinarne l'asfissia. È importante che il suolo sia ricco di humus, che agisce come una spugna: capta l'acqua e poi la libera fornendola alle radici, a seconda della necessità della pianta. Sarà opportuno annaffiare il corbezzolo quando le foglie mostreranno di aver bisogno d'irrigazione o quando il suolo apparirà troppo secco e polveroso.
I corbezzoli sono una pianta essenzialmente spontanea, utilizzata spesso come arbusto ornamentale. È molto presente nei parchi e nei giardini. È un albero a crescita lenta che resiste sino a -15°C ma apprezza i luoghi riparati dal vento. Si moltiplica per semina o per talea. Si consiglia di piantare il corbezzolo in autunno, ma si potrà effettuare anche una semina primaverile evitando i periodi di gelo. Per le siepi, si dovrà distanziare ogni pianta di circa 80 cm. Preferisce suoli acidi, ricchi e ben drenati. Ha un fittone che può raggiungere diverse decine di metri. È un albero di facilissima manutenzione: cresce velocemente quando è piantato correttamente e non richiede, praticamente, alcuna cura. Si pota in primavera e occorre evitare tagli in autunno, perché si comprometterebbe l'arrivo delle belle bacche che rimangono sulla pianta tutto l'inverno.
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I corbezzoli, essendo una pianta molto rustica, generalmente non hanno bisogno di concimazione. Sarà comunque opportuno aggiungere dell'humus nei suoli calcarei. Se coltivato in vaso, durante il periodo di crescita andrà introdotto del concime organico nel contenitore. Questa operazione sarà compiuta all'inizio della primavera o in autunno. Si pacciamerà, poi, aggiungendo un substrato drenante mescolato con del terriccio. Nel caso si voglia trattare il corbezzolo come bonsai, la concimazione sarà abbondante, ma mai eseguita nel periodo di fioritura. Occorrerà effettuarla, invece, prima o dopo di questa. Il concime avrà un alto contenuto di potassio. In primavera potremo aggiungere settimanalmente un fertilizzante liquido, povero in azoto e fortemente diluito. Dopo la fioritura si tornerà a fornire concime organico.
I corbezzoli richiedono un'esposizione in pieno sole o in semi ombra. Una malattia che colpisce il corbezzolo è quella causata da didymosporium arbuticula Zeller. È caratterizzata dalla presenza di macchie scure con margini rossastri sulle foglie. Si può lottare contro questa patologia preventivamente, spruzzando, entro la fine dell'inverno, una miscela di poltiglia bordolese per due o tre volte, a quindici giorni di distanza. Nel caso il fungo sia già comparso, bisogna raccogliere le foglie che cadono, bruciarle e gettarle in un luogo dove non rischieranno di infettare altre piante. Si polverizzerà un prodotto a base di mancozeb o di myclobutanil, che sono dei fungicidi per giardinaggio. Altri nemici del corbezzolo sono il bruco della farfalla rhopalocera che si nutre del frutto e la pupa del corbezzolo.