Mirto

Irrigazione mirto

L'irrigazione è una fase di importanza rilevante nella coltivazione del mirto. Nello specifico, le annaffiature devono risultare essere periodiche. E' necessario irrigare il mirto abbastanza regolarmente dalla stagione primaverile fino a quella estiva (ovvero tra marzo e settembre). Tra due operazioni successive di annaffiatura è indispensabile attendere che il terreno si asciughi perfettamente. Una regola fondamentale di cui tenere conto è che per la coltivazione del mirto, tra terreni eccessivamente bagnati e quelli completamente asciutti, è sempre preferibile quest'ultima soluzione. La frequenza con cui annaffiare è di circa 10 giorni, senza ristagni idrici che possono portare all'inevitabile marciume delle radici della pianta. Il mirto risulta particolamente resistente alla siccità, soprattutto per gli esemplari che crescono in natura.
Pianta di mirto in fioritura

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Come coltivare il mirto

Frutti di mirto comune Per la coltivazione del mirto sono indispensabili terreni estremamente drenanti, ricchi di tutti i principali minerali. Prima della messa a dimora, il terreno va necessariamente lavorato a lungo, fertilizzandolo adeguatamente con un concime a lenta cessione. Le potature drastiche sono altamente sconsigliate per le sue caratteristiche fioriture che avvengono principalmente tra la primavera e l'estate. Per dare maggiore vigore alle piante è meglio procedere al diradamento periodico delle chiome del mirto e alla rimozione dei rami che possono risultare rovinati sia dal tempo che dalle condizioni meteorologiche. La moltiplicazione avviene per seme o per talea. I semi, una volta perfettamente asciutti, si seminano in vaso. Le talee (da prelevare in estate) vanno immesse negli ormoni radicanti e successivamente in vaso, vaporizzandole frequentemente.

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La concimazione del mirto: come e quando

Fiori di mirto Come accade per qualsiasi tipologia di pianta, anche nel caso della coltivazione del mirto occorre prestare particolare attenzione all'operazione di concimazione, cercando di portarla a termine nella maniera migliore possibile. Prima della messa a dimora effettiva è estremamente consigliabile concimare il terreno con un fertilizzante a lenta cessione. Tra maggio e settembre (quindi tendenzialmente tra la primavera e l'estate) è importantissimo agire con fertilizzanti liquidi da diluire semplicemente nell'acqua utilizzata per le irrigazioni. e dosi sono variabili in base al fertilizzante scelto, per cui vanno lette attentamente sulla confezione. Importantissima riguarda l'elevata integrazione di elementi quali l'azoto e il potassio. Il primo, principalmente, contribuisce in maniera non indifferente a migliorare lo sviluppo vegetativo del mirto.


Mirto: Esposizione e malattie mirto

Cespuglio di mirto in salute Il mirto è una pianta tipicamente mediterranea. Come tale è amante di sole e caldo. La pianta sopporta efficacemente la siccità ma preferisce comunque situazioni leggermente più favorevoli. Anche in condizioni di freddo particolare, si riscontrano davvero pochissimi problemi. La collocazione ideale è al sole, prevedendo un buon riparo nella stagione invernale, specialmente nelle zone più settentrionali. Il mirto non è facilmente vittima di parassiti ai quali si dimostra abbastanza resistente. Freddo eccessivo e poco soleggiamento possono portare ad indebolimenti e, conseguentemente, a diversi problemi. Eccessiva acqua può far marcire le radici causando irrimediabilmente la morte della pianta. Nella stagione primaverile gli "afidi" sono probabili ospiti indesiderati, da trattare con un antiparassitario.