Bucaneve - Galanthus nivalis
I galanthus nivalis sono bulbose erbacee di piccole dimensioni, diffuse in tutta Europa nel sottobosco umido e fresco; in tutta l'europa e l'Asia sono diffuse circa 15-20 specie di galanthus, molte di più sono le specie ibride o cultivar. Il fogliame è nastriforme, carnoso, eretto; verso la fine dell'inverno tra le foglie spuntano sottili fusti eretti, che portano un singolo fiore a campanula, formato da 3 tepali esterni allungati, bianchi, e da tre telai interni più piccoli, segnati da una maculatura verde. il bucaneve italiano, galanthus nivalis, raggiunge a malapena i 15-20 cm di altezza, e tende a produrre piccole colonie, quindi facilmente troviamo ciuffi di fiori nei boschi; g. elwesii, originario dell'est europeo invece ha fusti alti fino a 20-25 cm e fiori più grandi e vistosi. Le specie ibride generalmente hanno fiori particolarmente grandi, o completamente bianchi, o con maculature particolarmente grandi o colorate.
I bucaneve sono piante di facile coltivazione ed adatte all'inselvatichimento; si tratta di bulbi abbastanza piccoli, che vanno interrati in autunno, ad una profondità pari a circa il doppio del loro diametro, utilizzando terriccio profondo e fresco, che trattenga abbastanza l'umidità. Si tende ad interrare questi piccoli bulbi abbastanza vicini, in gruppetti, in modo che, come avviene in natura, diano origine a dei cespi di foglie; per ottenere una buona fioritura è consigliabile cercare di posizionarli dove in inverno godano di almeno alcune ore di solea l giorno. Non temono il freddo, e possono sopportare temperature di molti gradi inferiori allo zero senza venirne danneggiati. I Galanthus nivalis necessitano di una buona quantità di acqua durante il periodo di vegetazione, che va dall'inizio dell'inverno fino ai primi mesi primaverili, quando il fogliame tende ad essiccare, per poi permettere al bulbo di entrare in riposo vegetativo fino all'inverno successivo. L'acqua necessaria durante questi mesi in genere viene garantita dalle precipitazioni, molto comuni durante questi periodi dell'anno; in caso di inverno e primavera molto siccitose è consigliabile annaffiare i bucaneve, attendendo sempre che il terreno asciughi tra un'annaffiatura e l'altra. Evitiamo che rimangano per prolungati periodi di tempo senz'acqua soprattutto durante l a fioritura, poichè la carenza d'acqua causa il repentino appassire dei fiori e dei boccioli.
Nelle regioni con inverni molto miti è consigliabile scegliere varietà di origine orientale o mediterranea, da preferire alle specie alpine, che potrebbero soffrire eccessivamente a causa delle calde estati siccitose.
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Il bianco candore dei petali, la forma quasi richiusa del fiore ha fatto sì che a questo fiore venisse collegato il significato di pudore, purezza; allo stesso tempo il periodo di fioritura, la fine dell'inverno, momento in cui le giornate si cominciano ad allungare, presagendo la primavera, ha garantito al bucaneve anche il significato di fiore consolatorio, che dona speranza per l'avvenire.
Anticamente questi fiori venivano utilizzati durante le festività del 2 gennaio; la Chiesa cattolica festeggia in questo giorno la Presentazione di Gesù al Tempio, ovvero per tradizione l'avvenimento che aveva luogo il giorno in cui le donne che avevano partorito potevano tornare ad essere considerate pure; infatti questa festa viene anche detta Purificazione di Maria.