Callistemone - Callistemon
I Callistemon sono piante molto diffuse nei giardini, anche se la loro origine è abbastanza esotica; queste piante infatti provengono dalla lontana Australia, da zone in cui il clima non è poi tanto diverso da quello mediterraneo. Appartengono alla famiglia delle mirtacee, come il comune mirto, in effetti i fiori dei callistemon molto ricordano quelli del mirto: sono costituiti da piccoli petali, che passano quasi completamente inosservati, la parte che più si nota del fiore sono i lunghi stami, riuniti in un mazzetto allungato. In particolare i fiori del
callistemone sono anche riuniti in lunghe spighe, che danno alla pianta un aspetto bizzarro, visto che le infiorescenze ricordano dei lunghi scovolini rosso fuoco.
Il
callistemone produce lunghe foglie lineari, di colore verde scuro, dalla consistenza papiracea; dalla primavera inoltrata fino all'estate produce innumerevoli infiorescenze, tipicamente di colore rosso fuoco, anche se esistono callistemon a fiore giallo, arancio, bianco, rosa.
Al genere appartengono circa 30 specie, tutte sempreverdi, alcune sono grandi arbusti, altre veri e propri alberi; in Italia, nei vivai, troviamo in genere soltanto la specie Callistemon citrinus, e la specie callistemon viminalis, con i rami arcuati o penduli.
L'origine esotica del Callistemon non ci deve spaventare, in realtà il successo nei giardini italiani è dovuto alla facilità di coltivazione; prediligono posizioni ben soleggiate, e temono l'ombra, che impedisce la fioritura ed anche lo sviluppo armonico della pianta; non necessitano di particolare terreno, purché questo non sia pesante o privo di drenaggio, un qualsiasi terriccio universale abbastanza ricco può andare bene.
Possono sopportare qualche breve periodo di siccità estiva, ma da aprile a settembre è consigliabile annaffiare la pianta, sempre aspettando che il terreno sia ben asciutto tra un'annaffiatura e l'altra; questo può voler dire che basta una annaffiatura alla settimana in primavera, ma che in estate dovremo annaffiare la pianta quasi ogni giorno. Evitiamo comunque di annegare le radici con annaffiature abbondantissime: bagniamo a fondo il terreno e aspettiamo che asciughi prima di annaffiare; se la pianta resta all'asciutto per una giornata o due al massimo la vedremo come afflosciarsi, ma si riprenderà non appena la annaffieremo. Nel periodo vegetativo mescoliamo all'acqua delle annaffiature, ogni 10-12 giorni, del concime specifico per piante da fiore, che favorirà la produzione di nuovi boccioli.
All'arrivo dell'autunno diradiamo le annaffiature, e cerchiamo dif are in modo che con il freddo la pianta rimanga in un terreno sempre ben asciutto; se viviamo in una zona con inverni molto piovosi copriamo il terreno attorno alla pianta, per evitare che riceva annaffiature a nostra insaputa.
- Con il termine Callistemon si indica un genere che conta circa trenta specie di arbusti sempreverdi di media grandezza, originari dell'Australia; ha crescita abbastanza lenta e in genere si mantengono...
- Ho acquistato un callistemon e dopo pochi giorni le foglie sembrano appassite, potete aiutarmi per favore, grazie mille...
Queste piante provengono da zone con inverni abbastanza miti, dove le gelate si presentano molto raramente, e la temperatura media si mantiene al di sopra dei 4-5°c per la maggior parte dell'inverno; questo rende i Callistemone abbastanza poco indicati per i giardini del nord Italia, si sviluppano invece perfettamente nel centro sud, dove sono a pieno titolo coltivate come piante da giardino. Per chi vive al nord non resta altro da fare che coltivare il Callistemon in vaso, in modo da poterlo spostare in caso di gelo o freddo intenso e prolungato.
In effetti la coltivazione in Europa di questi arbusti avviene da molti anni, durante i quali si sono anche ottenute varietà più resistenti al freddo rispetto alle cugine australiane; quando acquistiamo il nostro Callistemone chiediamo al vivaista se appartiene ad una varietà resistente al freddo; in ogni caso, in inverno, copriamolo con del tessuto non tessuto, in modo da evitare che sia completamente esposto alle intemperie.
Se coltivati in un clima particolarmente asciutto, i callistemon tendono a venire attaccati dalla cocciniglia, che va prontamente debellata, utilizzando dell'olio bianco, lontano dalla fioritura, per evitare di disturbare gli insetti utili.
A fine inverno quindi in genere si procede con un trattamento a base di olio bianco, che scongiura il ripresentarsi del problema; nello stesso periodo dell'anno praticheremo una leggera potatura: visto che la pianta tende a svilupparsi lentamente in genere non necessita di potature, però in febbraio-marzo è bene rimuovere il fogliame rovinato dal freddo ed i rami rotti o poco sviluppati.
Durante la potatura possiamo anche raccogliere i piccoli semi, per tentare di farli germinare, in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali, da mantenere umido fino a germinazione dei semi.
Per propagare il nostro callistemone, soprattutto de si tratta di un ibrido, possiamo anche praticare delle talee, prelevandole da quei rami che non hanno fiorito, in primavera o a fine estate; le giovani talee vanno tenute in un terriccio umido, in luogo fresco e riparato. Ricordiamo che i callistemon si sviluppano molto lentamente, quindi a partire da una piccola talea impiegheremo alcuni anni per avere un arbusto di buone dimensioni.
Queste piante non amano i terreni eccessivamente calcarei, se coltivate in una zona molto calcarea, o annaffiati con acqua ricca in calcare, possono venire colpite dalla clorosi ferrica: tutto il fogliame tende a divenire di colore chiarissimo e la pianta deperisce; in questi casi l'utilizzo di un concime rinverdente in genere migliora rapidamente le condizioni della pianta.
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Buongiorno,
l'anno scorso ho acquistato a maggio una bellissima callistemon citrinus splendes, in piena fioritura, di
visita : callistemon citrinus
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