Papavero - Papaver
Al genere papaver appartengono decine di specie, diffuse un po' in tutto il globo, in particolare in Asia ed in Europa; tutte producono i tipici fiori, con grandi petali allargati ed esile fusto leggermente pelosetto. I papaveri più diffusi, tipici dei terreni calcarei assolati, anche nelle zone incolte, sono i papaver roheas, di colore rosso vivo, con cuore scuro, annuali, che si autoseminano con grande facilità; diffusi in coltivazione, anche come piante ornamentali, i
papaver somniferum, annuali, di colore viola scuro, con centro nero, sono i papaveri da cui si ottiene la morfina per uso medicinale, coltivati soprattutto in Afghanistan per l'estrazione di sostanze psicotrope, esistono specie e varietà ibride da giardino, con fiori di colori nei toni del rosso e del rosa.
Tra le specie perenni si coltiva nei giardini
papaver orientale, di cui esistono numerosissimi ibridi, hanno fiore molto grande, ed esistono ibridi in varie tonalità di colori, nei toni del rosa, del giallo e del rosso, anche doppi e stradoppi. Tra le specie alpine ricordiamo papaver nudicaule, tipico fiore delle alpi europee, con fiori bianchi o gialli in natura, ne esistono ibridi da giardino con fiori rosati e arancioni.
Si tratta di piante erbacee di facile coltivazione, mentre le specie perenni si trovano facilmente in vivaio, le specie annuali vengono generalmente seminate direttamente a dimora, in quanto le radici difficilmente sopportano i rinvasi; i papaveri tendono in genere ad autoseminarsi con facilità; quindi di anno in anno otterremo una macchia sempre più grande di questi splendidi fiori, che sbocciano per tutta la bella stagione, a partire da aprile, fino all'autunno.
Si pongono a dimora in un luogo soleggiato, o anche semiombreggiato, ma con una buona luminosità ed almeno qualche ora al giorno di luce solare diretta; il terreno va ben lavorato prima di seminare, o di porre a dimora una giovane pianta, ma evitiamo di addizionarlo di torba, in quanto queste piante amano molto i terreni calcarei, molto ben drenati.
Lavoriamo il terreno aggiungendovi della sabbia, od ella perlite, annaffiamo e seminiamo liberamente i piccoli semi scuri.
Generalmente queste piante ben sopportano le avversità comuni in giardino, quali il caldo, la siccità, gli eccessi di annaffiature; non sono piante che necessitino di grandi cure, anche se spesso, soprattutto per quanto riguarda le piante acquistate in vivaio, è bene annaffiare con una certa regolarità, evitando di lasciare il terreno asciutto per lunghi periodi di tempo.
Dopo la fioritura i papaveri producono una tipica capsula semilegnosa che contiene i semi, in genere non viene asportata, in quanto risulta decorativa, tanto quanto i fiori appena sbocciati.
All'arrivo dell'inverno il papavero dissecca completamente, poichè teme il freddo intenso; sia le piante annuali, sia le perenni, ricompariranno l'anno successivo, all'arrivo della primavera.
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Il papaver somniferum, di origini asiatiche, contiene una grande quantità di alcaloidi; da questa piccola pianta decorativa si ricava l'oppio, e viene per questo motivo coltivata in alcuni paesi Europei, per utilizzarne i principi attivi a scopi terapeutici.
In Asia, ed in particolare in Afghanistan, viene coltivato in modo illegale per produrre eroina, in quantità veramente ampia, soprattutto nelle zone rurali più sperdute della zona.
La produzione di oppio è ovviamente ristretta e regolamentata da leggi ferree, non così la coltivazione di papaver somniferum, della cui coltivazione no esiste il divieto; è quindi severamente vietato estrarre l'oppio dai papaveri, ma non coltivarli, anche perchè è necessario disporre di una piantagione di papaveri per ottenere oppio in quantità, mentre da una aiola di papaver somniferum non è possibile ottenere quantità sostanziali di oppio tali da rendere vietabile la coltivazione di tali piante.
Se quindi vediamo delle sementi interessanti di papaver somniferum, possiamo tranquillamente seminarle nel giardino davanti casa, senza temere di commettere atti illegali.
Oltre al genere papaver, altre piante vengono chiamate papaveri; sicuramente molto famosi sono i papaveri californiani, piccola perenne di origine Americana, appartenenti anche essi alla famiglia delle papaveracee, ma al genere eschscholttzia, il nome comune è escolzia.
Si tratta di piantine perenni di dimensioni contenute, da coltivare seminandole direttamente a dimora, anche come annuali in vaso o in un luogo ben soleggiato del giardino; non hanno grandi esigenze e se ne trovano molte varietà ibride, con fiori di colore dal giallo all'arancione, dal bianco al rosa.
Molto famosi sono anche i papaveri dell'himalaya, o papaveri blu; anch'essi appartengono alle papaveracee, ma nel genere meconopsis, di cui una sola specie è originaria del Galles, le altre provengono tutte dalle zone himalayane; visti i luoghi d'origine le meconopsis non sono di coltivazione facilissima, soprattutto le specie himalaiane, che necessitano di un clima decisamente più fresco rispetto a quello della soleggiata Italia. Esistono comunque ibridi di papavero blu un poco più tolleranti del caldo, che possono venire coltivati con successo anche nei nostri giardini.
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