Ibisco - Hibiscus coccineus
L' ibisco è un arbusto di medie dimensioni, ma spesso può presentarsi anche sottoforma di erbacea perenne. L'hibiscus coccineus è una pianta originaria dell'America settentrionale che produce sottili fusti eretti, che spesso divengono legnosi alla base e portano grandi foglie palmate, che ricordano le foglie di acero, di colore verde scuro, talvolta rossastre.
In estate producono grandi fiori a cinque petali, di colore rosso scuro; la fioritura si protrae da giugno fino ai primi freddi autunnali. Le piante a dimora da lungo tempo talvolta divengono arbusti legnosi, che possono raggiungere i 150-180 cm di altezza. Generalmente, soprattutto nelle zone con inverni rigidi, con l'arrivo del freddo, la pianta perde la parte aerea, che germoglierà nuovamente all'arrivo della primavera.
Nelle zone con inverni miti è comunque consigliabile accorciare i fusti in novembre, a 30-40 cm da terra, per evitare che con il tempo la pianta perda le foglie nella parte bassa.
Gli Hibiscus coccineus prediligono posizioni soleggiate o semiombreggiate; queste piante, se poste in luogo eccessivamente ombreggiato, tendono a fiorire poco. Possono sopportare anche l'irraggiamento solare diretto senza particolari problemi. Gli ibisco sono piante che resistono bene anche ai climi più freddi, non presentando problemi particolari in presenza di clima rigido, anche se in caso di temperature molto basse, è possibile che la parte aerea si secchi.
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L'ibisco coccineo in genere sopporta senza problemi brevi periodi di siccità, ma anche un terreno umido o costantemente inzuppato d'acqua;per uno sviluppo equilibrato ed un'abbondante fioritura si consiglia di annaffiare regolarmente, da marzo ad ottobre, attendendo sempre che il terreno asciughi tra un'annaffiatura e l'altra; la scarsità di acqua porta la pianta a produrre pochissimi fiori. Questi arbusti possono trovare posto nei giardini d'acqua, ma anche come sfondo nelle aiole di perenni o di annuali.
Si coltivano in un terreno di medio impasto, abbastanza ricco di materia organica. Volendo è possibile coltivarli in vaso, ricordando di cambiare il contenitore ed il terriccio ogni 2-3 anni. Le piante coltivate in vaso vanno annaffiate abbastanza frequentemente durante la stagione calda.
In genere avviene in autunno, per divisione dei cespi di radici; in primavera è possibile seminare i piccoli semi scuri, che si trovano in grandi baccelli decorativi; i semi di ibisco coccineo germinano con maggiore facilità se prima di essere posti sul terreno vengono bucati con no spillo.
Propagazione per semeLa propagazione tramite semina è molto semplice e può essere consigliata a tutti. Le sementi si possono trovare facilmente presso rivenditori in internet.
Si può procedere in autunno o in primavera. La prima opzione è preferibile se possediamo una serra riscaldata o se viviamo nel Sud della penisola. Ad ogni modo si tratta di una pianta dalla crescita abbastanza rapida e esemplari nati a febbraio sono capaci di dare una bella fioritura già a luglio dello stesso anno.
Prima di procedere, per ottenere una veloce germinazione, si consiglia di incidere con un coltellino il seme oppure passarlo su della carta vetrata. In seguito è bene lasciarlo in acqua tiepida per almeno una notte in maniera che la scorza esterna, quasi legnosa, diventi più morbida.
A quel punto potremo procedere utilizzando da subito vasetti piuttosto grandi e cercando di mantenere sempre umidità e temperatura costanti.
Possono venire colpiti dalla mosca bianca e dagli afidi. Parassiti frequenti di questa malvacea sono gli afidi e le cocciniglie. Nel primo caso, specie se l’infestazione è importante, si possono usare insetticidi a base di piretrine naturali. Le cocciniglie invece si possono rimuovere manualmente. Interveniamo con olio bianco estivo e insetticidi sistemici solo nelle eventualità più gravi.
L’hibiscus coccineus, data la sua vigorosa crescita, necessita di un terreno ricco e dotato di una buona tessitura. Oltre infatti a nutrire la pianta deve essere in grado di trattenere l’umidità per garantire sempre un ambiente fresco per le radici.
In quest’ottica è sempre bene, all’arrivo dell’autunno, spargere abbondante stallatico sfarinato o pellettatto nell’area, aggiungendovi magari qualche manciata di cornunghia torrefatta.
All’arrivo della primavera distribuiremo ancora un po’ di concime granulare per piante fiorite (in cui il potassio sia il macroelmento prevalente) e ingloberemo ciò che è rimasto in superficie con una leggera zappettatura. In questo modo stimoleremo al massimo la produzione di boccioli.
Dovremo procurarci dei segmenti di ramo erbaceo lunghi circa 15 cm, ad inizio stagione. Andranno lasciati in acqua e al sole per circa due settimane, dopo aver eliminato quasi totalmente le foglie. La radicazione avviene molto facilmente e le piante possono già essere messe in vaso a metà luglio per poi venire trapiantate a dimora in primavera.
Lo stesso procedimento si può seguire utilizzando un substrato di sabbia e torba, nella proporzione di 3 a 1.
DivisioneLa divisione è altrettanto semplice. Il periodo migliore per estrarre le radici è l’inizio della primavera. Andranno poi sezionate aiutandosi con dei rastrelli e cesoie pulite, per poi essere inseriti nuovamente nel terreno.
L’hibiscus coccineus va trattato come una qualsiasi vivace erbacea.
In primavera, quando gli steli hanno raggiunto i 50 cm, è buona norma dedicarsi alla cimatura. In questa maniera la pianta avrà un aspetto più folto e compatto e avremo un gran numero di apici, portatori di boccioli e di fiori. E’ infatti molto importante stimolare una massiccia produzione, visto che la singola corolla raramente dura più di un giorno.
Nei mesi di luglio e agosto, specie se viviamo nel Centro-Sud, è consigliato approntare uno spesso strato pacciamante a base di foglie, paglia o erba tagliata. In questa maniera contrasteremo l’evaporazione dell’acqua: così il substrato e le radici si manterranno freschi più a lungo, evitandoci irrigazioni frequentissime.
All’inizio di novembre ci si dovrà occupare di tagliare gli steli, ormai secchi, a circa 10 cm dal terreno. Anche in questo caso può essere di aiuto la predisposizione di una pacciamatura a base di stallatico e residui vegetali.
L’hibiscus coccineus più diffuso è quello che si può trovare anche allo stato spontaneo, di colore rosso vivo.
In natura è però diffusa anche una mutazione spontanea di colore bianco puro, detta “Alba” ed è disponibile anche a livello orticolo. La pianta ha dimensioni più contenute ed è leggermente meno fiorifera.
Una cultivar interessante è anche Lord Baltimore, con corolle di bel rosso scuro intenso.
Questo ibisco è davvero prezioso in un giardino. Può essere impiegato in seconda o terza linea nelle bordure erbacee o miste.
La sua collocazione ideale è però in un’area palustre, inserito come esemplare isolato o a formare una siepe sullo sfondo, alternando magari cultivar di colori diversi. Può vivere tranquillamente sulle sponde o, in appositi vasi, anche direttamente in acqua (ad una profondità massima di 30 cm).