Lillà - Syringa
Questa varietà comprende alcune specie di arbusti a foglia caduca, diffusi in Europa e in Asia, di medie dimensioni; gli esemplari adulti possono raggiungere i 2-3 metri di altezza.
Il fogliame è di colore verde chiaro e di forma cuoriforme o tondeggiante; è molto persistente ed in genere il lillà è una delle ultime piante a perdere le foglie in autunno.
Verso la primavera inoltrata produce grandi corimbi apicali, costituiti da piccoli fiori a stella, di colore lilla, leggermente profumati. Esistono molte varietà ibride, con fiori dal colore bianco o viola scuro, spesso anche con bordo dei petali in colore contrastante. Ai fiori seguono piccole capsule legnose, contenenti i semi. Pianta di facile coltivazione, molto diffusa nei giardini europei, anche come siepe fiorita.
Queste piante si pongono a dimora in giardino, in luogo ben soleggiato; possono sopportare la mezz'ombra. Non temono il freddo invernale e neanche il calore estivo.
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Generalmente si accontentano delle piogge, anche se è bene annaffiare sporadicamente durante i mesi più caldi dell'anno. Esistono varietà nane, compatte, che possono essere coltivate in vaso; in tale caso ricordiamo di annaffiare il substrato quando è ben asciutto, da marzo a ottobre. Verso la fine dell'inverno spargere ai piedi delle piante del concime granulare a lenta cessione, oppure dello stallatico maturo.
Si coltiva nella comune terra di giardino, prediligendo substrati ben drenati, argillosi ed alcalini, gli esemplari coltivati in vaso vanno rinvasati ogni 2-3 anni. Il Lillà è una pianta di facile coltivazione perché si adatta a qualsiasi tipo di terreno. Per una crescita ottimale preferire peṛ un substrato lievemente acido. Il terriccio deve essere abbastanza fresco e molto ricco di sostanze organiche e naturali.
Si moltiplica per talea semilegnosa con tallone, da prelevarsi in estate, e si pianta in un miscuglio di torba e sabbia, ma l'attecchimento è difficile. Il metodo più usato di riproduzione è l'innesto a gemma sulla specie tipica del luogo o sul ligustro. La Syringa Vulgaris, produce diversi polloni ed è quindi possibile la divisione dei cespi.
La batteriosi del Lillà si manifesta con macchie di colore bruno sulle foglie e i germogli anneriscono e si seccano. La peronospora si manifesta con macchie brune e irregolari sugli apici dei germogli e sulla corteccia. Prodotti a base di piretro eliminano gli insetti che rovinano le foglie.
Esistono diverse varietà di lillà, sia selvatiche che ibride. Tra le più conosciute, syringa vulgaris, il comune lillà, originaria dell’Europa, syringa villosa, originaria della Corea e syringa reticulata, originaria del Giappone e della Mongolia. Tra gli ibridi ricordiamo la Syringa diversifolia, la syringa persica e la syringa prestoniae. Questi ibridi si sono ottenuti tra incroci della syringa vulgaris con la varietà villosa e altri ibridi.
Il lillà si mette a dimora a partire dal mese di settembre, fino al mese di maggio. L’operazione deve infatti avvenire lontano dai periodi freddi e dalle forti gelate. Se coltivata a pieno campo, la pianta va interrata su una buca di almeno mezzo metro di profondità. Prima della messa a dimora, il suolo va lavorato, zappato e fertilizzato con letame maturo. La pianta venduta in vaso va tolta dal contenitore e immersa per qualche secondo in un secchio acqua per far idratare il pane di terra. In seguito si staccano delicatamente le radici che sporgono all’esterno del pane di terra e si procede all’interramento. In questa fase, la parte superiore della pianta deve coincidere con la superficie del terreno.
Il lillà va sottoposto a una particolare operazione di rinvaso, ovvero al trasferimento dal contenitore in piena terra. Questa regola vale per le piante coltivate in vaso. I suddetti esemplari vanno trapiantati a pieno campo dopo circa tre o quattro anni. In caso di crescita eccessiva, il rinvaso o trapianto pụ essere effettuato ogni due anni.
Il lillà non è una pianta che presenta particolari esigenze di concimazione. In genere si pụ usare uno stallatico maturo da interrare ai piedi della stessa durante l’autunno. In assenza di concime organico, preferire esclusivamente fertilizzanti chimici per piante fiorite o per rosai. Questi tipi di concime vanno preferibilmente somministrati in primavera. La concimazione della pianta deve avvenire mensilmente. La percentuale di macroelementi e di microelementi del concime varia peṛ in base alla stagione e al clima della zona in cui la pianta viene coltivata.
Anche in fatto di potatura, il lillà non presenta particolari esigenze. Si consiglia solo di procedere alla rimozione dei fiori appassiti e delle parti che appaiono secche o danneggiate. A volte è possibile rimuovere anche i rami che si stanno indebolendo. Quest’ultima operazione va effettuata a partire dal mese di ottobre. Nel primo anno di vita della pianta si consiglia anche di rimuovere i fiori per consentire il rafforzamento dell’apparato radicale.
Il lillà è una pianta che si caratterizza per la bellezza e il colore dei suoi fiori. Questi possono cambiare forma e colore in base alla varietà. L’epoca di fioritura varia sensibilmente da una specie all’altra. Il periodo di fioritura è compreso comunque nella tarda stagione primaverile. In genere si assiste alla comparsa dei fiori tra maggio e giugno. Alcune varietà fioriscono a inizio maggio, altre a metà giugno.
Questa specie è una pianta altamente decorativa che pụ essere coltivata con esemplari singoli o abbinata ad altre piante. I migliori abbinamenti del lillà si ottengono con piante rampicanti come la clematide, con specie a fioritura scaglionata come la weigelia, e con piante che fioriscono contestualmente a questa varietà. Tra queste suggeriamo il pallone di maggio, ovvero vuburnum opulus, detto anche “palla di neve”, che a maggio produce grossi fiori bianchi simili proprio a una palla di neve.
I fiori di lillà vengono usati per produrre decorazioni floreali da regalare o da indossare in caso di cerimonie. Le varietà a fiore candido vengono solitamente usate per creare dei bouquet da matrimonio. Per creare dei favolosi bouquet, i fiori vanno recisi di mattina. Si procede tagliando la base dello stelo e immergendo i fiori in un secchio d’acqua. Questa tecnica favorisce la buona idratazione degli stessi e la loro durata. Il bouquet con questi fiori ben idratati pụ infatti durare anche dieci giorni.
I fiori di questa pianta occupano un posto di primo piano nel linguaggio delle piante fiorite. Quelli di colore bianco o crema indicano la purezza, mentre quelli colorati hanno significati diversi in base alla loro nuance. La varietà gialla, ad esempio, significa avere la testa fra le nuvole, il lillà viola, invece, rappresenta la rottura del fidanzamento. In altri luoghi, i fiori viola esprimono l’innamoramento o un intenso sentimento d’amore. Il loro significato è comunque sempre positivo, come dimostrano anche alcune antiche leggende. Una di queste narra infatti che le fate amassero vivere in mezzo ai fiori di lillà. Secondo i miti fiabeschi, le fate usavano piantare questo fiore per purificare luoghi infestati dal male.