Spirea del Giappone - Spiraea japonica
La spirea del giappone è una pianta molto interessante per l’amante del giardinaggio.
Si tratta infatti di arbusti poco esigenti, di facile coltivazione, dalla crescita rapida e, al contempo, molto fioriferi. Producono belle ombrelle o corimbi nelle sfumature del bianco, del rosa e del rosso. illuminando gli spazi verdi in primavera o in estate, a seconda della varietà.
Genere che comprende alcuni arbusti di medie dimensioni, a foglia caduca, originari dell'Asia e dell'Europa; le specie, e le numerose varietà che ne derivano, vengono divise in due grandi gruppi: le spiree bianche, a crescita rapida, e di dimensioni che possono raggiungere i 2-3 metri di altezza, fioriscono in primavera; le specie rosa, più compatte ed a crescita più lenta delle precedenti, producono fiori di colore rosa intenso in estate ed in autunno. Sono arbusti di facile coltivazione, che vengono utilizzati sia come esemplari singoli sia per formare siepi colorate. Perdono le foglie in inverno, ed alcune hanno una vivace colorazione autunnale. S. vanhouttei è un arbusto arcuato, che produce infiorescenze a forma di piccolo ombrello, di colore bianco candido, in primavera inoltrata; Spirea japonica ha fiori rosa, la crescita è lenta e le foglie divengono di colore aranciato in autunno, fiorisce in estate; S. cantoniensis ha fiori bianchi, doppi, sbocciano portati da corti piccioli, lungo i sottili rami scuri; S. thumbergii ha fiori bianchi.
Le spiree a fiore bianco si potano dopo la fioritura, accorciando leggermente la cima ed asportando i rami deboli o molto vecchi; le spiree rosa si potano all'inizio dell'inverno o all'inizio della primavera, la rimozione dei fiori appassiti in genere favorisce il prodursi di una seconda fioritura.
Il genere Spirea appartiene alla famiglia delle Rosaceae e comprende, a seconda delle classificazioni, dalle 50 alle 80 specie di arbusti a foglia caduca.
Quasi tutte appartengono alla flora montana dell’emisfero boreale. Provengono infatti da aree a clima fresco e temperato dell’Europa, dell’Asia, dell’Africa settentrionale e del Nordamerica, spingendosi fino alle alture del Messico.Sono molto comuni nei boschi, sulle rocce o in prossimità dei ruscelli.
Tra queste la
spiraea japonica è molto impiegata all'interno dei giardini per la sua bellezza e la produzione di fiori ornamentali.
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Le piante di spirea del Giappone amano le posizioni soleggiate, producono fiori a profusione anche in luoghi semiombreggiati; generalmente non temono il freddo e sopportano senza problemi anche il caldo torrido di luglio ed agosto.
Fioriture abbondanti si hanno con esposizioni soleggiate o a mezz’ombra luminosa. Alcune cultivar (specialmente quelle con foglie dorate o rossastre) gradiscono invece un po’ più di fresco e ombra per mantenere inalterate queste cromie.
Le piante di
spiraea japonica sono piante molto tolleranti in fatto di suolo e posizionamento. Per avere i migliori risultati è tuttavia consigliabile inserirle dove il terreno risulti ricco in sostanza organica e capace di mantenersi a lungo moderatamente umido.
Questi facili arbusti si sviluppano senza problemi in qualsiasi terreno; preferiscono terreni ben drenati e ricchi di materia organica. In estate è bene pacciamare il terreno alla base delle piante, in modo da mantenerlo fresco.
Al genere Spirea appartengono un gran numero di specie diverse, ognuna con particolari caratteristiche. È quindi piuttosto difficile farne una descrizione generale. Si può dire che sono hanno quasi tutte un portamento piuttosto compatto e arrotondato e che possono andare dai 40 fino ai 2,50 m di altezza. Le foglie, caduche, hanno margine dentellato, di solito di color verde medio, anche se vi sono cultivar con sfumature gialle o rossastre.
La fioritura può avvenire in primavera o verso la fine dell’estate. In questi periodi vi è la produzione di grappoli o mazzi di fiori nei toni del bianco, rosa o rosso, alle volte molto profumati.
La crescita è, in condizioni ottimali, molto rapida e consente di riempire velocemente ampi spazi (o la creazione di bellissime siepi). Si adattano inoltre molto bene a diverse condizioni climatiche e di esposizione e si sono rivelate molto resistenti all’attacco di crittogame e fitofagi.
Le spiree, a seconda anche delle loro specifiche caratteristiche, possono essere impiegate in diverse maniere.
Quelle di grandi dimensioni sono ottime come esemplari isolati o in abbinamento ad altri arbusti. Sono oltre a ciò ottime per la creazione di siepi libere, da sole o con altre essenze (sono buone compagne per esempio dei berberis a foglia rossa).
Le cultivar che appartengono alla specie spirea japonica, e quindi dalle dimensioni più contenute, possono essere inserite in aiuole, in bordure o anche nei giardini rocciosi in compagnia di altri arbusti o di erbacee.
Oggi sono inoltre disponibili varietà ancora più piccole (che raggiungono a mala pena i 40 cm di altezza). Si rivelano adattissime come coprisuolo, per la creazione di siepine o anche per la coltivazione in contenitore.
Le spiree hanno tutte la virtù di attirare moltissimi insetti, per esempio api e farfalle. Sono perciò un’ottima essenza per chi voglia rendere il proprio giardino più vivo. Inserirne qualche pianta nei pressi dell’orto può inoltre aiutare l’impollinazione e garantirci un raccolto più abbondante.
Il periodo migliore per impiantare una spirea è senza dubbio l’autunno: l’apparato radicale, infatti, avrà tutto il tempo di svilupparsi e cominciare ad esplorare l’area circostante prima dell’arrivo della bella stagione. Avremo così già una buona crescita vegetativa e una bella fioritura dal primo anno.
Ad ogni modo si può procedere anche alla fine della stagione fredda, specialmente se il soggetto è in vaso e si ha cura di non rompere il pane di terra.
È importante, per stimolare la crescita, porre sul fondo della buca una buona quantità di stallatico sfarinato maturo (o qualche manciata di cornunghia torrefatta).
Nel caso vogliamo creare una siepe ricordiamoci che la distanza ideale tra due soggetti, per ottenere un veloce sviluppo, è generalmente di 60 cm. Gli esemplari coprisulo invece vanno distanziati di circa 50 cm.
Se vogliamo crescere un esemplare di piccole dimensioni in vaso necessiteremo di un contenitore profondo e ampio almeno 40 cm. Il substrato ideale, in quel caso, è un miscuglio di terra da giardino, terriccio per piante fiorite e stallatico maturo.
Le giovani pianta si annaffiano abbondantemente dopo averle poste a dimora; generalmente le spiree si accontentano delle piogge, potendo sopportare periodi anche lunghi di siccità, è però consigliabile annaffiare sporadicamente le piante durante i mesi più caldi dell'anno, soprattutto le specie a fioritura estiva.
Gli interventi sono necessari solamente durante il primo anno dalla messa a dimora. Inizialmente si interverrà abbondantemente una volta alla settimana, poi ogni mese. Alla fine della stagione la pianta dovrebbe essersi completamente affrancata e gli anni seguenti dovrebbe essere autonoma.
Monitoriamola comunque con attenzione, specialmente se viviamo sulle coste o nel Centro-Sud della penisola (e nel caso di lunghi periodi di siccità).
In contenitore è consigliabile mantenere sempre leggermente umido il substrato, evitando però l’impiego di sottovasi.
LA SPIREA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Rosaceae, gen. spiraea, più di 80 specie |
Tipo di pianta | Arbusto a foglia caduca |
Altezza | Fino a 3 metri |
Uso | Siepe, bordure, esemplare isolato, vaso |
Manutenzione | Bassa |
Coltura | Facile |
Crescita | veloce |
Necessità idrica | media |
Esposizione | Mezz’ombra, sole |
Terreno | Non esigente, meglio se ricco e leggermente umido |
Rusticità | Molto rustica, adatta a tutta Italia |
Propagazione | Divisione, talea, margotta, propaggine |
Avviene per seme o per talea. Vista la facilità di attecchimento si preferisce in genere propagare le spiree per talea, prelevandole dai rami dell'anno, semilegnosi, in estate.
La propagazione è molto semplice per le specie che producono polloni: si procede con la divisione alla fine dell’inverno.
Per le altre varietà si può invece procedere con la talea semilegnosa, verso giugno o alla fine dell’estate (a seconda del periodo di fioritura).
Non vengono colpiti da parassiti o da malattie in modo serio, talvolta gli afidi possono rovinare i fiori.
I fiori appassiti della spirea dei Giappone vanno eliminati il prima possibile per stimolare la ricrescita dalla pianta (dove, per molte specie, ci sarà la fioritura l’anno successivo).
All’arrivo dell’estate, specie se viviamo nel Centro-Sud, può essere utile predisporre una spessa pacciamatura a base di foglie, paglia o erba tagliata. Rallenterà notevolmente l’evaporazione dell’acqua, mantenendo il suolo umido più a lungo.
Per mantenere sempre vitale il suolo è bene distribuire in autunno una buona quantità di stallatico maturo sfarinato o pellettato. All’arrivo della primavera è buona norma stimolare la crescita e la produzione fiorale spargendo qualche manciata di fertilizzante di sintesi, prediligendo un prodotto con buone quantità di potassio e fosforo.
Non è sempre necessaria. Possiamo comunque intervenire con tagli di contenimento o per ringiovanire i soggetti. Le regole da seguire, in linea generale, sono le seguenti:
Specie a fioritura primaverile: si interviene appena le corolle appaiano appassite. Si taglia in corrispondenza di una ramificazione, possibilmente molto in basso in maniera che la pianta sia stimolata a produrre branche nuove e più fitte. I rami che non hanno portato fiori vanno accorciati della metà.
Eliminiamo alla base quelli che risultino secchi o malati. È anche importante liberare il centro della pianta favorendo il passaggio di aria e luce.
Le piante adulte vanno monitorate attentamente eliminando alla base almeno un quarto dei rami più vecchi, in maniera che siano prodotti nuovi getti dal cespo.
Volendo rinnovare completamente un esemplare si può intervenire tagliando tutti i rami a circa 10 cm dal suolo.
Specie a fioritura estivo-autunnale: si interviene in primavera, lasciando al massimo 3 gemme dalla base. Eliminiamo sempre i rami malati o troppo vecchi.
Il rinvaso si effettua all’inizio della primavera. Si estrae il pane di terra e si eliminano le porzioni di radice poco vitali o danneggiate. Possiamo trasferire l’intero esemplare in un contenitore più ampio o procedere eventualmente con la divisione.
Utilizziamo un miscuglio di terra da giardino, stallatico e terriccio per piante fiorite. Sul fondo creiamo sempre uno strato drenante di argilla espansa o ghiaia.
PERIODO DI FIORITURA | NOME | FIORI | ALTEZZA E PORTAMENTO | ALTRE CARATTERISTICHE |
Fioritura primaverile | Arguta | Moltissimi fiorellini bianchi lungo i rami tra marzo e aprile | Rami morbidi e arcuati.H: 150-200 cm/L 120-200 cm | Profumata e mellifera.Per siepi fiorite |
Spiraea x vanhouttei | Fioritura abbondante di mazzi rotondi bianchi, tra maggio e giugno | Fioritura abbondante di mazzi rotondi bianchi, tra maggio e giugno | Fioritura abbondante di mazzi rotondi bianchi, tra maggio e giugno |
thunbergii | Fioritura abbondantissima in bianco o in rosa, tra marzo e aprile, in corimbi | H 150 cm, L fino a 300 cmMolto ramificato, arrotondato | Siepi, esemplare isolato o gruppi.Non necessita potature |
Fioritura estiva | Spiraea japonica | Fiori bianchi o rosa in corimbi terminali, tra giugno e luglio | H: fino a 180 cmportamento cespuglioso, eretto e compatto.Foglie strette e dentellate, rossastre da giovani, poi verde scuro e grigie sul retro | Ideale come siepe bassa, in bordure o in aiuole. Sono disponibili molte cultivar con foglie color bronzo o dorate (“crispa” “goldflame”) |
Spiraea japonica (o x bumalda) 'Anthony Waterer' | Fioritura rosa scuro, particolarmente duratura, da maggio fino a settembre | | |
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La Spiraea è una pianta arbustiva che apparitene alla famiglia delle Rosaceae, e quindi la sua parte più caratteristica
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