Agave Aloe
Da tempo sono ormai naturalizzate nell'area mediterranea, e anche in Italia trovano posto nei giardini botanici, ma anche nella flora che costituisce la macchia mediterranea allo stato naturale; l'aspetto esteriore delle due piante è simile infatti entrambe sviluppano grandi foglie carnose, dotate in alcune specie di spine ai lati, triangolari, riunite in rosette compatte, alte dai 30cm fino al metro o anche più. In realtà le due piante sono molto diverse, per origini, sviluppo e utilizzo.
Le agavi sono grandi arbusti succulenti, originari dell'America centrale e meridionale; se non conoscono molte specie, che vengono coltivate in Europa dal tempo dei primi conquistatori, che portarono alcuni esemplari dall'America centrale, e li naturalizzarono nell'area mediterranea.
Hanno grandi foglie triangolari, acuminate, carnose e rigide, spesso coriacee; il colore dell'agave va dal verde chiaro fino al grigio o al bluastro, e ne esistono anche specie con fogliame striato o variegato.
Queste piante vengono coltivate prevalentemente per il fogliame, poichè la fioritura avviene ogni 20-30 anni, e ad essa consegue la morte della pianta; i fiori sono bianchi, a campanula, e sbocciano all'apice di alti fusti rigidi, riuniti in grandi grappoli. In genere le agavi si riuniscono in colonie, producendo sempre nuove rosette vicine alla rosetta principale; in questo modo quando dopo la fioritura muore l'esemplare più anziano, si sviluppano le altre piante vicine.
Si tratta di piante che amano i climi caldi e secchi, anche se molte specie sopportano senza problemi temperature invernali molto rigide, ed anche gelate intense e prolungate. Molte specie di agave trovano infatti posto all'aperto sulle coste dei grandi laghi del nord italia, dove prosperano senza problema alcuno.
Le agavi vengono da secoli utilizzate in america meridionale per produrre, distillandole, del liquore, chiamato tequila o mezqal; in America ed in Europa viene coltivata anche per produrre una fibra tessile, il sisal.
Famiglia, genere e specie: Agavaceae, gen. agave con più di 300 specie
Tipo di pianta: Succulenta multi annuale o perenne
Crescita: lenta
Rusticità: da -5°C a -15°C a seconda delle specie
Esposizione: Pieno sole
Terreno: Ben drenato, 50% terriccio-50% sabbia
Irrigazione: Abbondanti in estate, sospendere in inverno
Concimazione: mensili
Colori: Verde, variegato, striato, glauco
Altezza: Da 50 cm a 2 metri
Propagazione: Bulbilli, getti basali o per seme
Uso: Giardini rocciosi, mediterranei, vaso
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Queste succulente prediligono esposizioni soleggiate, oltre a terreni ben drenati. Se rispettiamo queste condizioni raramente andremo incontro a marciumi radicali. Possiamo inserire gli esemplari sia in vaso sia in piena terra: creiamo sempre sul fondo uno spesso strato drenante. Come substrato vanno bene i preparati per cactacee, ma possiamo creare noi stessi una miscela con metà terriccio per piante verdi (magari a pH leggermente acido) e metà sabbia di fiume grossolana.
Al Centro-Sud e sulle coste è possibile coltivare in piena terra quasi tutte le varietà, dato che tollerano agevolmente temperature intorno ai -5°C, sempre che il freddo sia secco e il drenaggio curato alla perfezione.
Nelle regioni settentrionali possiamo invece indirizzarci verso l’Agave Americana (sopporta anche -10°C, in condizioni ottimali) o verso l’Agave Montana (ancora più resistente). In ogni caso è importantissimo accertarsi che il terreno sia adatto, scegliere una posizione calda, raggiunta da almeno 6 ore di sole diretto anche in inverno. Evitiamo inoltre i venti freddi ricorrendo eventualmente a coperture apposite e ad una spessa pacciamatura del piede.
La coltura in vaso è semplice a patto di curare il drenaggio, riparare per tempo all’arrivo dell’inverno e, al contempo, sospendere quasi del tutto le irrigazioni. In primavera esponiamo poi gradatamente gli esemplari alla luce e al calore per evitare scottature fogliari.
Scegliamo contenitori non troppo grandi (evitano il ristagno idrico). Nel tempo le piante potranno diventare di dimensioni considerevoli: a quel punto sarà bene optare per vaso dotati di rotelle per agevolare gli spostamenti stagionali.
L’agave può vivere anche con pochissima acqua; se vogliamo stimolarne la crescita è però bene irrigare frequentemente da metà estate all’inizio dell’autunno, aspettando sempre che il terreno si asciughi in profondità prima di procedere. In inverno sospendiamo.
Nel periodo vegetativo è bene distribuire mensilmente un concime specifico per cactacee.
L’agave è molto resistente. In generale teme solamente il gelo e il marciume radicale. Il parassita più comune è la cocciniglia su cui si può operare manualmente alle prime avvisaglie. In casi più gravi è invece bene ricorrere a oli minerali attivati da un insetticida sistemico.
Pur somigliando molto all'agave l'aloe è una pianta di origine africana ed asiatica; anch'essa trova posto da secoli nella macchia mediterranea. L’aloe è una succulenta apprezzata sia per ragioni estetiche sia per le sue molte virtù medicamentose. Produce grandi foglie carnose, succulente, al cui interno racchiudono una polpa trasparente, mucillaginosa. In primavera producono grandi spighe di fiori gialli o rossi. Tutte le specie di aloe hanno foglie di colore verde, non esistono specie con foglie striate o variegate.
Si coltivano come piante ornamentali, anche se temono il freddo e possono essere poste a dimora in giardino solo nelle zone con inverni miti e lieve pericolo di gelate; il gelo infatti danneggia irreparabilmente fogliame e può provocare la morte dell'intera pianta. Ne nord Italia viene coltivata in vaso, e riparata in serra fredda durante i mesi più freddi dell'anno.
Da millenni l'uomo sfrutta i poteri medicamentosi della polpa dell'aloe, che ha proprietà emollienti, umettanti, antisettiche; in alcune regioni del mondo al giorno d'oggi l'aloe viene coltivata per estrarre dalla polpa i principi attivi che contiene, in modo da poterli sfruttare per produrre oli, unguenti e altri prodotti utili in medicina, in erboristeria o per l'igene personale.
Famiglia, genere e specie: Liliaceae, gen. Aloe, più di 500 specie
Tipo di pianta: Succulenta
Crescita: veloce
Rusticità: Da poco a mediamente rustica
Esposizione: Sole, mezz’ombra
Terreno: Sabbioso o sassoso, ben drenato
Irrigazione: leggera
Concimazione: mensile
Colori: Verde, glauco, puntinato, striato
Altezza: Fino a 5 m
Propagazione: Divisione, semina, talea
Uso: Vaso o piena terra
Il posizionamento ideale è quello il più possibile luminoso e caldo: l’aloe sopporta egregiamente temperature anche superiori ai 40°C. Particolare attenzione andrà riservata al substrato che deve essere abbastanza ricco in sostanza organica, ma anche perfettamente drenato. Un ottimo prodotto si ottiene mescolando in parti uguali terra da giardino, terriccio di foglie e sabbia. Possiamo aggiungere anche un po’ di ciottoli.
La maggior parte delle aloe sopporta al massimo temperature fino a 5°C: ciò significa che possono essere inserite in piena terra solo al Sud e sulle coste. In ogni caso bisogna sempre curare perfettamente il drenaggio perché ciò che più temono è il freddo umido.
Nelle altre zone è bene tenere queste piante solo in vaso od orientarsi su alcune specie più resistenti, ad esempio l’aristata, la Striatula o la arborescens.
Se vogliamo usare le foglie a scopo medicinale rivolgiamoci a rivenditori specializzati: alcune aloe possono essere addirittura velenose o irritanti.
Coltura in vaso
Scegliamo un contenitore non troppo grande e predisponiamo uno spesso strato drenante. La mistura indicata sopra è ideale.
Irrigazione e concimazioneVuole un ambiente molto secco. Prima di irrigare assicuriamoci che il pane di terra sia asciutto in profondità e sospendiamo quasi totalmente in inverno. Da aprile a ottobre distribuiamo mensilmente un concime specifico.
Parassiti e malattieAnche qui sono temuti i marciumi radicali e le cocciniglie: seguiamo gli stessi consigli dati per l’agave.
Le yucche sono grandi arbusti appartenenti alla famiglia delle agavacee; come le agavi infatti provengono dall'America centrale e meridionale, ed anche dai caraibi. Anche le yucche producono grandi rosette compatte, costituite da foglie triangolari, a volte succulente, a volte rigide e coriacee; in genere però molte specie di yucca sviluppano anche alti fusti scarsamente ramificati, al cui apice si sviluppano le rosette di foglie. La gran parte delle yucche si sviluppa senza problemi anche all'aperto, non temono il gelo o il freddo.
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