Calla

Generalità

Fino ai primi del 1900, si riteneva che la calla e l'aro acquatico appartenessero allo stesso genere. Il botanico tedesco Karl Sprengel fu il primo ad affermare che la calla e l'aro acquatico non erano poi così tanto simili; infatti, numerose erano le differenze botaniche che caratterizzavano i due fiori. Il nome calla deriva dal greco kallos, che significa bello. La calla cresce spontaneamente in Africa, nei pressi del fiume Transval e tra l'equatore ed il Capo di Buona Speranza. Durante il periodo delle piogge fioriscono, nei periodi di siccità, invece, cadono "in letargo".

Nel linguaggio dei fiori la calla e l'aro acquatico sono l'emblema della bellezza, semplice e raffinata.

calla

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Calla

E’ considerata un’ottima pianta decorativa per cerimonie ed eventi. Non è raro, infatti, vederla all’interno delle chiede addobbate per le cerimonie nuziali. Stiamo parlando della calla, specie bulbosa di grande fascino e bellezza a cui dedichiamo un’interessante sezione divulgativa. All’interno della stessa troverete infatti articoli sulla coltivazione della pianta, sulle sue caratteristiche e sul suo significato. In questo contenuto introduttivo vogliamo però presentarvi la pianta e renderla familiare, in modo da decidere se coltivarla o meno. A prescindere dalle cerimonie e dalle decorazioni, la calla è anche una pianta che si presta alla coltivazione in vaso su terrazzi e balconi e alla decorazione di aiuole in giardino.

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Generalità calla

calla La calla è una pianta di facile adattabilità a diverse condizioni climatiche. La sua flessibilità dipende dalle numerose varietà disponibili e dagli ibridi realizzati nel corso del tempo. La calla, infatti, grazie a numerosi processi di ibridazione, può resistere sia al caldo che al freddo. Per una coltivazione ottimale, bisogna però conoscerne le caratteristiche botaniche e colturali. Acquisirete tutte le conoscenze necessarie leggendo i singoli contenuti della nostra sezione. Intanto diciamo subito che la calla è una pianta originaria delle zone sub tropicali ed equatoriali. Il suo paese di origine è l’Africa meridionale. La pianta appartiene al genere Zantedeschia e alla famiglia delle Araceae. In Europa, la pianta venne importata a metà del 1700, ma venne classificata solo un secolo più tardi dal botanico italiano Francesco Zantedeschi, da cui deriva proprio il nome del genere di appartenenza della calla. Questa pianta non va però confusa con una pianta palustre chiamata aro acquatico e appartenente al genere Calla. La pianta, botanicamente chiamata calla di palude o calla palustris, è una pianta con origini ed esigenze colturali completamente differenti dalla calla appartenente al genere Zantedeschia. All’interno della nostra sezione, comunque, troverete interessanti informazioni anche sulla calla di palude.


Morfologia

La calla è una pianta che presenta uno stelo verde, carnoso e sinuoso che va dai quarantacinque centimetri al metro di altezza. Le foglie sono verdi, lucide, ovali o a forma di cuore, a volte con bordi ondulati. La pianta presenta un fiore molto particolare: questa parte, infatti, detta “spadice”, ha la forma di un’ asta cilindrica. L’asta, a sua volta, è contenuta all’interno di un petalo bianco (o di altro colore) che in realtà è solo una foglia deformata della calla. Questa foglia deformata si chiama spata. Lo spadice, ovvero il fiore, contiene piccole infiorescenze gialle che lo attraversano in tutta la sua lunghezza. Da queste infiorescenze spunteranno dei piccoli frutti che contengono i semi. Il colore della spata e dello spadice, cioè della parte che viene considerata il fiore della calla, può variare in base alla specie e alla varietà. In genere i colori spaziano dal bianco, al rosa o arancio-salmone. Le varietà più conosciute hanno il fiore di colore bianco.


Varietà

varietà callaTra le varietà di calla più conosciute ricordiamo la Zantedeschia aetiopica, la Zantedeschia

albomaculata, La Zantedeschia elliottiana, la Zantedeschia rehmanni, la Zantedeschia schwarwalder e la Zantedeschia pentlandii. Da queste varietà si sono anche ricavati degli ibridi dalla colorazione e dal fascino unico. La varietà più conosciuta e coltivata è comunque la Zantedeschia aetiopica, specie con il fusto più alto, circa un metro, e dal fiore bianco candido. La Zantedeschia albomaculata presenta, invece, un fiore giallastro. La Zantedwschia elliottiana, sempre con fiori gialli, può raggiungere anche i 90 centimetri di altezza. Più minuta, e rientrante nelle varietà nane, la Zantedeschia rehmanni, che presenta un fusto non più alto di trenta centimetri e fiori che vanno dal rosa al porpora. Il fiore della Zantedeschia schwarwalder, è invece, colorato di blu. La Zantedeschia pentlandii, infine, pianta con un fusto alto sessanta centimetri, presenta fiori gialli con sfumature rosse.


Coltivazione

La modalità di coltivazione della calla dipende dall’epoca di fioritura della pianta. Esistono infatti varietà a fioritura precoce e varietà a fioritura tardiva. Le varietà a fioritura precoce hanno bisogno di temperature primaverili di circa quindici gradi, mentre quelle a fioritura tardiva necessitano di temperature primaverili più elevate, anche venti gradi. La calla più diffusa e coltivata, ovvero la Zantedeschia aetiopica, vegeta anche a temperature più basse. La calla di palude, invece, che vegeta all’interno dei laghetti, resiste alle temperature rigide solo quando l’acqua del laghetto non è troppo bassa. La pianta può essere coltivata sia in vaso che in piena terra. Il terriccio ideale per questa pianta è una miscela di da torba, foglie secche e sabbia.


Esposizione

frutto calla Tutte le specie di calla, sia la zadenteschia, che quella di palude, necessitano di esposizione al sole diretto. La calla zadenteschia deve essere esposta al sole del mattino, poi può anche essere spostata a mezz’ombra. La calla di palude, invece, ha bisogno del sole per tutto il giorno.


Fioritura

Fioritura calla La calla è una pianta che fiorisce da febbraio ad ottobre. Nel suo ambiente naturale, l’Africa, la pianta fiorisce durante la stagione delle piogge ed entra in riposo vegetativo durante la siccità. Alcune varietà di calla fioriscono da febbraio a maggio, altre da marzo ad ottobre. Le calle che fioriscono da febbraio a maggio sono dette a fioritura precoce, quelle che fioriscono da marzo ad ottobre sono invece dette a fioritura tardiva. La zantedeschia aetiopica e la zantedeschia schwarwalder sono varietà a fioritura precoce, mentre la zantedeschia albomaculata, la zantedeschia rehmanni e la zantedeschia elliottiana sono a fioritura tardiva.


Rinvaso e moltiplicazione

Il rinvaso della calla dipende sempre dall’epoca di fioritura. Le specie a fioritura tardiva si rinvasano a febbraio, mentre quelle a fioritura precoce si rinvasano ad agosto o a settembre. La moltiplicazione della calla avviene proprio durante il rinvaso. In questa occasione si prelevano e dividono i rizomi o i germogli. Nella calla coltivata a terra i rizomi si fanno riposare per in paio di mesi prima di essere messi a dimora. Per quella coltivata in vaso, i rizomi si possono lasciar riposare all’interno del nuovo contenitore. I germogli, invece, si mettono a dimora in piccoli vasetti e a temperature di circa venti gradi. Il terriccio per il rinvaso e la moltiplicazione è lo stesso di quello usato per la prima messa a dimora della pianta.


Irrigazione e concime

L’irrigazione e la concimazione della calla avvengono prevalentemente durante la stagione della fioritura. Poiché quest’ultima avviene in periodi differenti e in base alla varietà, bisogna regolare il periodo degli interventi in base alla fioritura della singola specie coltivata. La calla va innaffiata abbondantemente durante la fioritura, mentre le irrigazioni devono essere scarse quando i fiori seccano e le foglie ingialliscono. In questa fase bisogna irrigare solo per mantenere umido il terriccio. Quando i fiori sbocciano e le foglie rinverdiscono, bisogna invece riprendere ad innaffiare abbondantemente. L’acqua deve arrivare solo sulle foglie e sul terriccio, mai sui fiori, che rischiano di essere gravemente danneggiati dai getti o dagli spruzzi. Durante la fioritura va anche somministrato il concime. In questo periodo si concima una volta a settimana con un fertilizzante liquido. Questo prodotto deve avere un titolo di potassio superiore all’azoto e al fosforo.


Malattie

malattia calla La calla è una pianta che può essere attaccata da diversi insetti parassiti. Tra questi, la cocciniglia cotonosa, gli afidi e il ragnetto rosso. In caso di attacchi poco estesi, gli insetti possono essere rimossi manualmente passando sulla pianta un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando le foglie con acqua e sapone. I lavaggi si devono effettuare delicatamente per non danneggiare la pianta. Gli attacchi parassitari gravi ed estesi vanno invece curati con l’uso di insetticidi specifici. Altre avversità possono essere causate da errori di coltivazione. Se la calla non cresce vuol dire che il terriccio è troppo asciutto, se le foglie appaiono bruciate vuol dire che vi è stato un eccesso di esposizione solare, se le foglie avvizziscono, invece, potrebbe esserci, al contrario, un eccesso di ombra o una temperatura troppo bassa.


Potatura

La calla non necessita di alcuna potatura. Per tale motivo viene considerata anche una pianta di facile coltivazione. Per evitare gli attacchi dei parassiti e la comparsa di malattie bisogna solo rimuovere le foglie secche e ingiallite. L’operazione va effettuata usando guanti e coltelli puliti e disinfettati.


Calla: Nome e significati

La calla deriva dal greco “kalos”, che significa “bello”. Con il passare dei secoli, questo significato è stato esteso non solo alla zantedeschia, ma anche all’aro acquatico, i cui fiori simboleggiano la bellezza, la semplicità della bellezza stessa e la raffinatezza. Nell’antica Roma, invece, la calla simboleggiava la lussuria. Questo significato deriva dalla forma del fiore, lo spadice, considerato dagli antichi come un simbolo fallico. Nella religione cristiana, invece, la calla assume il significato della castità e della purezza. Si narra, infatti, che la calla bianca sia nata dalle lacrime della Madonna ai piedi della Croce. Particolari significati vengono anche attribuiti al fiore e alla sua colorazione. Quello bianco simboleggia il candore e la verginità della sposa. Proprio perché associata alle spose, la calla bianca è quasi sempre presente negli addobbi nuziali. La calla rosa, invece, è il simbolo della femminilità. Alcune varietà di calla hanno anche il fiore viola. Quest’ultimo simboleggia la tristezza e viene usato per le decorazioni funebri. Esistono anche varietà dal fiore rosso che simboleggiano la passione e l’erotismo.


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