semina di pomodori
ho seminato i pomodori che spero di mangiare quest'estate ma ho qualche problema... i semi sono germinati molto in fretta ma dopo circa 10 gg la piantina con i due cotiledoni si "affloscia" su se stessa e in poche ore muore.
le piante sono in casa a una temperatura di circa 20 gradi esposte al sole per quanto possibile. cosa posso fare per salvare le piante rimaste? grazie!
Gentile Marco,
la semina delle piante è una pratica divertente e piacevole, che ci permette di ottenere nuove piantine senza grande esborso economico. Per poter seminare efficacemente è però necessario conoscere un poco meglio le piante che andiamo a seminare; considera che in natura i pomodori germinano all'aperto, all'inizio della primavera.
Quindi per potersi sviluppare le tue piantine necessitano di un clima fresco, con temperature minime intorno ai 12-15°C, e massime praticamente uguali; amano posizioni ben luminose, anche soleggiate se hanno a disposizione una buona umidità; necessitano dell'umidità che caratterizza il giardino in primavera.
Quindi di solito le piantine di pomodoro vengono preparare in serra o in un semenzaio leggermente riscaldato, ma non in appartamento, dove il clima è eccessivamente caldo, ed estremamente asciutto.
Le tue piante stanno sicuramente soffrendo per l'aria molto asciutta presente inc asa, puoi cercare di salvarle vaporizzandole spesso, ma evitando di tenete il terreno del semenzaio sempre inzuppato d'acqua. Quindi annaffiale solo quando il terreno tende ad asciugare ma un paio di volte al giorno vpaorizzale con un nebulizzatore.
Se ti sono rimasti dei semi, prova a ripetere la semina in luogo protetto, ma all'aperto, quando le minime notturne saranno superiori ai 10°C.
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La semina del pomodoro è una pratica semplice e alla portata di tutti. Presso i vivai è possibile acquistare piantine già pronte per la messa a dimora; alle volte, però, desideriamo produrle autonomamente. Le ragioni possono essere molte: se abbiamo un’ampia estensione da coprire avremo un grande risparmio economico. Inoltre potremo scegliere varietà antiche o con caratteristiche particolari, i cui semi risultano facilmente reperibili per corrispondenza. È innegabile inoltre che è una grande soddisfazione essere responsabili delle nostre colture dalla nascita alla raccolta dei frutti.
Il pomodoro può essere seminato in semenzaio, al coperto, o direttamente in piena terra. Quasi in tutta Italia la prima opzione è quella preferita in quanto consente di anticipare la coltura e, per le varietà a lento di sviluppo, di riuscire a terminare il ciclo vegetativo prima dell’arrivo del freddo. I primi vasetti possono essere preparati già a febbraio-marzo.
La semina in pieno campo va presa in considerazione se viviamo nelle regioni meridionali o se vogliamo ottenere la germinazione in maggio/giugno per aree che andranno coperte da serre all’arrivo dell’autunno.
La finestra temporale in cui effettuare quest’ultima lavorazione va da aprile (Sud) a giugno (Centro-Nord).
LA SEMINA DEI POMODORI |
Semina al coperto | Febbraio-aprile |
Semina in pieno campo | Aprile-giugno |
Grandezza alveolo/vaso | Lato di almeno 4 cm |
Distanza tra le postarelle | 30-60 cm |
Distanza tra le file | 70-120 cm |
Temperatura germinazione | 15-18°C |
Media giorni per germinazione | 7 giorni |
Profondità di semina | Seme, innesto |
Peso di 1000 semi | 3,4 g |
Numero di semi per 1 g | 290 circa |
Conservabilità | 4-6 anni |
La germinazione del pomodoro non è difficile, se vi sono luce, calore e umidità.
La temperatura minima richiesta è 15°C, anche se sarebbe meglio mantenersi intorno ai 18°C. In ambiente molto luminoso vedremo spuntare la piantina nell’arco di una settimana. Ricordiamoci di lasciare il seme piuttosto superficiale (la profondità ideale è circa 5 mm).
Una pratica comune per favorire la nascita è l’immersione: si lasciano i semi per circa 2-3 ore in acqua fredda, per poi spostarli per altrettante ore in acqua tiepida. La semina si effettuerà 1-2 giorni dopo l’estrazione dall’acqua.
Possiamo scegliere se procedere impiegando dei vassoi alveolari (molto comodi quando dovremo effettuare il trapianto) o in cassette (da cui dovremo poi spostare le piantine in vasetti singoli).
Preparazione dei contenitori è molto importante, vista l’umidità di cui necessiteremo per la germinazione, mantenere la massima igiene al fine di evitare la proliferazione di muffe. Laviamo i contenitori con una soluzione ottenuta con acqua e candeggina, nella proporzione di 10:1.
Substrato possiamo scegliere se acquistare un prodotto specifico per semine (da alleggerire ancora leggermente con sabbia) o prepararlo personalmente. Il terriccio adatto a questo uso deve essere soffice e dalla tessitura il più possibile regolare. Inoltre deve mantenersi umido a lungo, ma senza creare ristagni.
La mescola ideale è composta da 1/3 di compost maturo, 1/3 di terra da giardino e 1/3 di sabbia grossolana.
Prima dell’impiego dovremo setacciare attentamente per eliminare le parti più grandi. È inoltre caldamente consigliata la sterilizzazione: si chiude il tutto in un foglio di alluminio e si mette in forno a 150°C per almeno mezz’ora.
Si scelgono vassoi con alveoli quadrati da circa 4 cm di lato. Si pone sul fondo uno strato drenante e si copre con il terriccio preparato. In ogni alveolo si pongono due semi e si coprono con terriccio misto ad agriperlite. Vaporizziamo leggermente la superficie e immergiamo per circa 10 minuti i vasetti in una bacinella con circa 3 cm di acqua. Ripetiamo poi regolarmente per mantenere umido. Alla comparsa delle piantine effettueremo il diradamento, lasciandone solo una per alveolo (si può tentare di ripicchettarle).
Procediamo alla stessa maniera. Possiamo poi decidere se distribuire i semi a spaglio o a file distanti circa 5 cm. Umidifichiamo con vaporizzatore e irrighiamo per immersione. Una volta avvenuta la germinazione si ripicchetteranno le piantine più vigorose in vasetti singoli da circa 5 cm di lato.
Per ottenere velocemente dei risultati è importante che le temperature siano costanti, alte e vi sia molta luce. Il consiglio è di posizionare i vasetti su di un davanzale (sopra ad un termosifone) molto ben esposto. In alternativa possiamo acquistare un tappetino riscaldante con resistenza, specifico per serrette.
Ricordiamoci inoltre di coprire i contenitori con della plastica trasparente in maniera che l’umidità si mantenga alta, ma arieggiamo almeno una volta al giorno. Lasciamo i vasetti aperti da quando vediamo comparire le foglioline.
Generalmente si semina a file, con postarelle di 3 semi. La distanza sulla fila va da 30 a 60 cm a seconda delle varietà, la distanza tra le file è invece di 70-120 cm.
Procediamo solo quando le temperature minime si siano assestate sui 15°C. I semi andranno lasciati piuttosto superficiali e umidificati con molta delicatezza, almeno due volte al giorno. Utile per favorire la nascita è coprire l’area con del tessuto non tessuto che, oltre ad accumulare calore, proteggerà dal calo delle temperature durante la notte. È consigliabile approntare da subito i supporti per non smuovere il terreno successivamente, col rischio di danneggiare le radici.
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Prima di seminare, il terreno destinato alla coltivazione del pomodoro va lavorato; si effettuerà un’operazione di aratu
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Per la semina pomodori in semenzaio è sufficiente procurarsi del comunissimo terriccio universale. Si può anche mettere
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