Il nespolo giapponese
La pianta di nespolo giapponese non ama i suoli particolarmente umidi e soprattutto i ristagni idrici. Le irrigazioni del nespolo vanno eseguite nelle prime fasi dello sviluppo. Durante la crescita, invece, hanno bisogno di essere bagnate solamente nei giorni più caldi del periodo estivo. Dopo i primi tre anni bisognerà annaffiare prima della fioritura e dopo la raccolta delle nespole. Se viviamo nel sud dell’Italia potrebbe servire, nei periodi di maggiore siccità, annaffiare possibilmente di sera, utilizzando acqua a temperatura ambiente. Questi interventi vengono chiamati irrigazioni di soccorso e vengono fatti fino a quando le temperature si abbasseranno e ci saranno delle precipitazioni. Il bisogno di acqua del nespolo giapponese risulta essere circa 2500 metri cubi di acqua per ettaro.
La pianta del nespolo giapponese non necessita di molte cure per raggiungere la produzione massima. A parte le annaffiature nei primi momenti di coltura, concimazioni periodiche e potature non sono necessarie altre attenzioni. Il suolo deve risultare in equilibrio con gli elementi nutritivi e bisogna eliminare le erbe infestanti. Nelle colture di nespoli giapponesi, solitamente si interviene con inerbimenti per bloccare la crescita delle infestanti. Dopo aver potato, bisogna eliminare le parti tagliate poiché su queste, molte volte, si nascondono funghi e parassiti che potrebbero portare malattie. Per evitare i danni causati dalle perturbazioni, quando si realizzano i frutteti, si mettono delle reti di protezione, a seconda degli spazi disponibili, evitando che le nespole si rovinino.
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La concimazione delle piante del nespolo giapponese é solitamente eseguita durante la primavera aggiungendo del letame maturato. Un concime molto utilizzato è il letame animale ma, questo albero ha bisogno anche di concimi specifici con diversi nutrienti. Per la concimazione, prima controllare con attenzione la disponibilità di nutrienti presenti nel terreno e correggere possibili carenze di elementi. Riguardo la potatura, dipende dalla forma a cui vogliamo arrivare, va fatta subito prima della stagione invernale perché, se eseguita in inverno, la pianta potrebbe gelare. Si interviene limitatamente sui rami che non seguono la forma voluta e, durante maggio, rimuovendo i polloni alla base. L’obiettivo da ottenere è di avere una costante areazione interna, facendo in modo che la luce arrivi nella giusta quantità.
Il nespolo giapponese potrebbe essere colpito da svariate malattie piuttosto comuni, che colpiscono sia le piante coltivate per la produzione, che le piante ornamentali. Per quanto riguarda le piante produttive, se l’attacco non sembra pesante potrebbero non presentare sintomi tranne per alcune malattie che colpiscono le foglie e le nespole. Riguardo le piante ornamentali, invece, risentono pesantemente delle malattie alle foglie causate dai funghi. I funghi infatti sono tra le malattie più diffuse, come per esempio la maculatura fogliare del nespolo,il cancro rameale o l’oidio. Altri problemi possono derivare da una malattia chiamata colpo di fuoco batterico. Il nespolo giapponese, a volte, viene infestato anche da alcuni insetti, come il capnodio e la cocciniglia, da eliminare con altri insetti predatori.
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