Kiwi coltivazione

Kiwi coltivazione

Iniziamo col dire che il clima italiano è perfetto per la crescita delle piante di questo tipo. Per mettere a dimora le piante bisogna scegliere un terreno che sia umido ma non troppo soleggiato. Gli alberi di kiwi non temono il freddo, ma non sopportano i bruschi cali di temperatura. Il terreno adatto dovrebbe essere drenante: per aumentarne la capacità di drenaggio, vi si può aggiungere della sabbia al momento in cui lo si prepara prima di piantarvi gli esemplari. Il terreno può essere preparato vangandolo in profondità, e aggiungendovi del concime organico (particolarmente consigliato è lo stallatico, reperibile nei negozi specializzati).

E' una pianta rampicante: ha quindi bisogno di crescere con un sostegno, meglio se un pergolato. Per poter ottenere un raccolto, è necessario avere almeno una pianta maschio e una femmina, che si impollineranno fra di loro. Si riconoscono dalla dimensione dei fiori: quelli delle piante femmina sono infatti molto più grandi rispetto a quelli delle piante maschio. Se si intende coltivare un certo numero di piante di kiwi, ci dovrebbe essere almeno una pianta maschio per ogni tre o quattro femmine al massimo. Al momento di scegliere le piante da utilizzare nel proprio campo, è meglio prendere quelle che hanno almeno un anno d'età. Le piante dovranno essere messe a dimora lasciando alcuni metri di distanza fra l'una e l'altra: si piantano semplicemente scavando nel terreno preparato in precedenza una buca abbastanza grande, e ricoprendo le radici in modo che la pianta non penda da un lato.

Il kiwi può essere coltivato anche in un vaso, se non si ha a disposizione tanto spazio in giardino: l'importante è che il vaso venga sistemato in un luogo non troppo soleggiato. Il vaso deve essere in terracotta (materiale che permette l'ossigenazione del terreno e delle radici) e bisogna porvi alla base dei sassolini o della ghiaia, per facilitare il drenaggio dell'acqua.

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La crescita

Kiwi piante La coltivazione delle piante di questo tipo necessita di un terreno costantemente umido: le annaffiature devono quindi essere regolari e frequenti, ma bisogna stare attenti a non inzuppare troppo il terreno, per non creare pericolosi ristagni d'acqua. Ovviamente, ci si deve basare anche sul clima: mentre in autunno e in inverno le piogge naturali possono bastare, in estate ci potrà essere necessità di irrigazioni anche molto ravvicinate. Le piante di kiwi devono comunque essere annaffiate nelle ore più fresche della giornata. Fondamentale per la buona riuscita di una coltivazione di questo genere è la potatura, che dovrà essere effettuata due volte nel corso di uno stesso anno: la prima alla fine del periodo invernale (quando ormai non c'è più pericolo di gelate notturne) e la seconda in primavera. Quest'ultimo intervento sarà finalizzato all'accorciamento dei rami che non presentano né frutti è fiori in modo che gli altri possano avere più luce e più elementi nutritivi.

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La raccolta

Kiwi coltivazione Dovremo aspettare almeno tre anni per avere i primi frutti dalle nostre piante: questo è infatti il periodo di tempo che deve trascorrere dalla piantumazione. Si riconosce che i frutti sono pronti per essere raccolti quando assumono il caratteristico color grigio-verde: una volta staccati dalla pianta, si conservano bene in una stanza arieggiata e asciutta, per non più di una settimana. Se invece si tengono in frigorifero, si conservano anche per quindici giorni. Il periodo della raccolta per i kiwi dura da novembre fino all'autunno successivo: si tratta dunque di un lasso di tempo molto ampio. Si raccomanda comunque di terminare la raccolta prima del calo delle temperature e dell'arrivo delle gelate: se il termometro scende sotto lo zero, i frutti maturi si danneggeranno e non saranno più mangiabili. Per raccogliere correttamente i kiwi, non sono necessarie le forbici: basta torcere leggermente il frutto, che si staccherà facilmente dal rametto in maniera corretta e senza danneggiare la pianta.


Le malattie

kiwi Il kiwi è molto resistente all'attacco dei parassiti e degli altri insetti: il suo nemico maggiore è rappresentato dal marciume delle radici, causato dai ristagni d'acqua. Altri danni vengono causati dai bruschi abbassamenti di temperatura e dal forte vento: in genere, queste piante risultano attaccabili solo dagli afidi e dalle cocciniglie, insetti contro i quali si possono usare dei prodotti specifici acquistabili nei negozi specializzati in articoli da giardinaggio. I kiwi rimangono però attaccabili dai funghi: per ridurre il rischio che questo avvenga, è necessario disinfettare le forbici per la potatura prima del loro utilizzo, e avere cura di eliminare periodicamente le erbacce che nascono alla base delle piante. Nel caso in cui si notino sui fusti o sulle foglie macchie giallastre, è probabile che la pianta sia stata attaccata da un fungo: è necessario correre subito ai ripari somministrando dei prodotti appositi e tagliando le foglie colpite.



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