Acari della vite
Le piante di vite sono comunemente coltivate; gli esemplari di questo genere, però, potrebbero essere attaccati da patologie che, in alcuni casi, portano anche alla perdita del raccolto e in casi estremi alla morte delle piante. Le malattie che provocano maggiori danni, di solito, sono la peronospora della vite, l'oidio o la botrite. Oltre a queste malattie la pianta potrebbe essere infestata anche da insetti e parassiti che nutrendosi di parti vitali ne provocano l'indebolimento. Parassiti diffusi e difficili da trattare potrebbero essere gli acari della vite. Questi aracnidi sono in grado di infestare le piante e nutrendosi con le sostanze nutritive della pianta potrebbero produrre gravi danni alla produzione. I principali tipi di acaro che infestano le viti potrebbero essere: il Tetranychus urticae, il Panonychus ulmi, il Eotetranychus carpini-vitis, il Calepitrimerus vitis e il Calomerus vitis.
I Calepitrimerus vitis sono parassiti che sono in grado di produrre una acariosi primaverile. In presenza della patologia le gemme si potrebbero schiudere in ritardo producendo successivamente dei germogli non formati completamente e con foglie piccole. In caso l'infestazione sia di estesa entità si potrebbe assistere ad un blocco della vegetazione, alla mancanza di produzione di grappoli, alla formazione di viticci e con foglie che scuriscono velocemente e cadono prematuramente. In caso poi si sviluppino delle gemme secondarie si assisterebbe ad un aspetto cespuglioso della pianta. Si potrebbe intervenire con degli acaricidi specifici, assolutamente da evitare quelli generici che produrrebbero danni anche ad acari positivi per la pianta. Sarebbe possibile anche utilizzare oli da spruzzare sulle foglie in modo da provocare un soffocamento degli acari.
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Il Colomerus vitis è il responsabile dell'erinosi della vite. I sintomi dell'infestazione presentano 3 aspetti diversi. L'infestazione potrebbe infatti bloccare il germogliamento o indurre un ritardo vegetativo con grappoli di ridotte dimensioni. Una diversa infestazione potrebbe produrre un accorciamento estivo delle foglie apicali con una colorazione giallo-verde e successivo disseccamento prematuro e caduta delle foglie colpite. Un ultimo aspetto dell'infestazione potrebbe presentare dei rigonfiamenti rossastri o verdi sulla pagina superiore delle foglie, mentre su quella inferiore ci sarebbe una patina con una colorazione bianco-rosa che rappresenta un ambiente umido ideale per la proliferazione degli acari. In caso proceda l'infestazione di questi parassiti si potrebbe assistere all'estensione della patologia anche ai fiori ed ai viticci.
Il ragnetto rosso è in grado di produrre punture di alimentazione che potrebbero produrre essiccamento dei germogli, delle foglie, dei fiori e alla perdita totale del polline. Le infestazioni di questi parassiti più dannose sono quelle che avvengono in primavera dal momento che bloccano lo sviluppo normale dei germogli, andando ad incidere significativamente sul futuro sviluppo della pianta. In estate invece si potrebbe assistere a danni alle foglie che si disseccherebbero causando un ritardo nella maturazione dei frutti e a una carenza di zuccheri negli acini. Il ragnetto giallo potrebbe provocare delle decolorazioni sulle foglie inducendo successivamente una colorazione grigio-verde o grigio-bruna con conseguente riduzione delle dimensioni. In caso di infestazione primaverile le foglie potrebbero cadere. I grappoli potrebbero avere una maturazione alterata e gli acini risulterebbero carenti di zuccheri.
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