Orto in terrazza
Il piccolo orto in terrazza potrà essere una creatura di famiglia, in cui ciascun componente avrà uno specifico compito, oppure si assumerà la cura di alcune piante. I bambini sono solitamente entusiasti di quest’avventura, sia perché sono “ufficialmente autorizzati” a sporcarsi sia perché assistono di giorno in giorno alla crescita delle loro creature e ne potranno assaggiare i prodotti; molti inappetenti hanno cominciato così a mangiar verdure. Considerate che ci sarà una fase di lavoro iniziale abbastanza consistente, che passerà per il progetto, l’acquisto dei vasi e della terra, l’allestimento, il procurarsi i semi e la semina vera e propria. Dopodiché entrerete in una routine abbastanza leggera, più che altro basata sul trapiantare le nuove piantine, controllare lo stato generale e raccogliere i frutti. Se nel piano iniziale includerete un impianto di irrigazione, l’ingrato compito di somministrare l’acqua quotidianamente spetterà alla macchina. Non fate però programmi maestosi: per i primi tempi procedete gradatamente, introducendo di mese in mese nuove specie e concedendovi così anche il modo di fare esperienza e comprendere quali sono le vostre risorse e le peculiarità degli spazi di cui disponete.
Con un piccolo progetto iniziale individuate gli spazi in terrazza che potete dedicare al vostro orto casalingo. Calcolate la superficie utilizzabile: capirete così di quanti vasi potete disporre, prendendo in considerazione anche le fioriere da appendere e i portavasi a scalini. Anche i pannelli da appendere al muro con tasche capienti sono sufficienti per ospitare piccole piantine. Indicativamente, potreste creare un programma in cui nelle fioriere appese coltiverete erbe aromatiche, in contenitori rettangolari di buona dimensione (soprattutto abbastanza profondi) e addossati alle pareti darete spazio a pomodori, melanzane, zucchine o fagioli; in vasi più piccoli disposti su scalini o in vari angoli del terrazzo ospiterete lattughe, aglio, cipolla, carote. E’ chiaro che molte specie possono convivere nello stesso vaso; è questo il caso delle piante aromatiche che, tra l’altro, trovano posto anche alla base di ortaggi che sfruttano l’altezza (ad esempio, sotto i pomodori).
Se potete, scegliete contenitori fissi in terracotta. Per le fioriere appese, puntate sulla plastica, più agevole da sollevare.
Le piante hanno bisogno di almeno 5-6 ore di luce solare diretta nell’arco della giornata, per cui l’orientamento più adeguato per il vostro orto sarà verso est, sud e ovest. A partire dalla temperatura caratteristica della vostra zona, potrete stabilire quali vegetali includere e quali scartare a priori dal vostro piano di lavoro.
Il nostro consiglio è di partire dalla realizzazione di uno o più semenzai, dove le varie specie verranno seminate a partire dalla primavera e le piantine sbucheranno, per poi essere trapiantate e diradate nei vasi predisposti per loro. Il semenzaio consiste in un contenitore abbastanza largo, ma alto non più di 30 centimetri; sul fondo spargete argilla espansa, poi uno strato di 10 centimetri di terriccio miscelato a torba e uno uguale di terriccio. Poiché i semi devono essere mantenuti a circa 20 gradi di temperatura, prevedete una copertura trasparente rimovibile; tenete comunque all’ombra e fate sempre girare un po’ d’aria. Innaffiate vaporizzando con delicatezza.
Quando sarà il momento di trapiantare le nuove piantine e diradarle, ponete molta cura nella preparazione dei contenitori. Devono essere abbastanza profondi e avere fori di drenaggio sul fondo, con un sottovaso. Il terreno migliore è una miscela di terriccio, torba e sabbia grezza. Disponete i vasi in modo da innaffiare agevolmente: la soluzione migliore è allestire un impianto di irrigazione con il tubicino con i fori, perché garantisce delicatezza nel getto d’acqua. Programmate l’impianto in modo che si accenda nelle ore serali: mancando la luce solare, che fa evaporare i liquidi, le piante avranno a disposizione più risorse idriche.
Per quanto riguarda il concime, in linea di massima sappiate che l’orto non ha grandi necessità; è sufficiente mescolare un po’ di terra di lombrico al terriccio che viene preparato per il rinvaso.
Circa le malattie e avversità, possiamo affermare che il balcone costituisce una sorta di garanzia da questi attacchi. Questo accade perché in uno spazio ridotto umidità e temperatura si mantengono costanti, perciò le piante rimangono fresche e ben drenate. Le erbe aromatiche, inoltre, fungono da repellente naturale per alcuni parassiti e insetti.
Una indicazione importante: se notate variazioni di colore nelle foglie delle piante da orto, potrebbe trattarsi di sofferenza da inquinamento. Agite coprendo la pianta con un tessuto non tessuto, che blocca le polveri sottili, e lavando bene con acqua e bicarbonato i frutti prima di consumarli. Quando però anche l’ortaggio assume questa colorazione, gettatelo e aspettate nuovi frutti sani.
Carota (Daucus carota): sono piante biennali coltivate come annuali. Seminate in tarda primavera e diradate lasciando 7 centimetri tra piante. Si raccolgono dopo circa dieci settimane.
Lattuga (Lactuca sativa): è una annuale con numerose varietà. Riservatele un luogo ombreggiato. Seminate ad intervalli di due-tre settimane da marzo a agosto; trapiantate le piantine con 5 o 6 foglie. La lattuga da taglio è pronta dopo due mesi.
Aglio (Allium sativum): si tratta di una biennale coltivata come annuale. Ha bisogno di freddo per almeno un mese. Si piantano i suoi spicchi in autunno. Quando le foglie cominciano ad appassire, vanno messi ad essiccare.
Cipolla (Allium cepa): è una pianta annuale. Piantate i bulbi a inizio primavera; in 3-4 mesi le cipolle saranno pronte. Vanno tolte dalla terra con le loro foglie.
Pomodoro (Lycopersicon esculentum): scegliete una varietà che non diventi troppo alta. Seminate in primavera e diradate quando sbucano due-tre foglie; legate i rami a sostegni.
Ravanello (Raphanus sativus): seminate a 2-3 centimetri di distanza la varietà dalla radice rotonda all’inizio della primavera, ogni due settimane. Matura in tre-quattro settimane.
Anice (Pimpinella anisum): pianta annuale, che si semina da marzo a maggio. All’inizio dell’estate si raccolgono i semi.
Basilico (Ocimum basilicum): annuale, che si semina da marzo a maggio.
Erba cipollina (Allium schoenoprasum): una specie perenne, che va seminata da marzo a maggio.
Maggiorana (Origanum majorana): perenne, da seminare in primavera. Teme il freddo.
Menta (Mentha piperita): perenne che si semina in primavera. Si usano le foglie, fresche o essiccate.
Origano (Origanum volgare): una pianta perenne, che può essere seminata sia in primavera sia in autunno. Si raccolgono e si essiccano i fiori.
Prezzemolo (Petroselinum sativum): biennale da seminare in primavera e estate. Le foglie possono essere consuate fresche o surgelate.
Rosmarino (Rosmarinus officinalis): perenne, a portamento cespuglioso. Si semina da marzo a maggio.
Salvia (Salvia officinalis): è una perenne che non sopporta climi freddi e umidi. Va seminata in primavera.
Timo (Thymus vulgaris): pianta perenne, da seminare a tarda primavera. Teme il freddo.
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