Come coltivare le melanzane in vaso sul balcone
La coltivazione di ortaggi sul balcone è diventata di gran moda perchè parte da un'esigenza sempre più comune alle persone che abitano in città ovvero avere delle verdure fresche, di stagione e possibilmente coltivate senza l'utilizzo di pesticidi o di altri prodotti tossici.
Effettivamente sul balcone con qualche attenzione e un po’ di esperienza si ha l’opportunità di crescere personalmente delle piantine e gustare il prodotto genuino del nostro lavoro. Basterà avere qualche fioriera a disposizione con della buona terra per cimentarsi nella coltivazione delle melanzane, una specie che ha bisogno di temperature calde, esposizione al sole e di un terreno ricco di sostanza organica...ma per tutti i dettagli leggete i prossimi paragrafi.
La scelta del contenitore è determinante. La melanzana è infatti una pianta estremamente vigorosa e, per dare un raccolto abbondante, richiede ampi spazi. Chi vuole coltivarla sul balcone può indirizzarsi verso varietà contenute oppure scegliere contenitori molto grandi.
Non scendiamo mai sotto i 35 cm di diametro e di profondità, anche se per ottenere risultati ottimali è bene rimanere sopra i 40 in tutte le direzioni.
I materiali migliori sono la plastica e il legno. La prima, oltre ad essere economica, è poco traspirante. Ci aiuterà in estate ad evitare che la terra si asciughi troppo presto.
Il legno è invece un ottimo isolante, mantenendo il terriccio fresco più a lungo.
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Nella scelta delle melanzane per il balcone è bene indirizzarsi verso varietà di piccole o medie dimensioni. Alcune sono state addirittura studiate appositamente : bellissima per esempio la Slim Jim, che produce grappoli di piccoli frutti allungati, la Red Ruffled, le “Patio Mixed” e la Ophelia F1.
In alternativa le varietà allungate sono generalmente più piccole, come anche quelle a frutto bianco.
Non potendo coltivare molti esemplari consigliamo inoltre, se si comprano le piantine, di rivolgersi a quelle innestate: resistono meglio alle affezioni radicali e danno raccolti enormemente più abbondanti.
Per crescere e fruttificare necessitano di luce e soprattutto calore. Il clima ideale deve avere temperature diurne tra i 22 e i 26°C e notturne tra i 15 e i 18°C. Il pericolo più grande sono gli sbalzi termici che possono far abortire i fiori e danneggiare gli apici. Al Nord e nelle aree alpine, fino a giugno, è bene tenere i vasi presso un muro ben caldo e proteggerle durante la notte con tessuto apposito, nel caso dovesse esserci un periodo fresco.
Il caldo eccessivo non è quasi mai un problema, se supportato da irrigazioni frequenti. Può però causare la comparsa di ragnetto rosso, specialmente su balconi.
Come tutte le solanaceae richiede substrati ricchi di materia organica e capaci di mantenersi freschi a lungo, ma dotati anche di un buon drenaggio. L’ideale è creare da sé la mistura unendo 3 parti di terra di campo, 2 parti di compost e una parte di sabbia grossolana. Ogni 10 litri di terriccio aggiungiamo circa 30 gr di stallatico e un cucchiaio di granulare a lenta cessione per orticole, ricco di potassio.
È molto importante creare uno spesso strato drenante sul fondo, a base di argilla espansa.
La melanzana richiede irrigazioni regolari, specialmente nelle prime fasi di sviluppo e al momento dell’allegagione. Consigliamo di distribuire acqua regolarmente evitando che il terreno si asciughi completamente. Bisogna però evitare assolutamente di bagnare le foglie e il colletto per scongiurare la comparsa di crittogame e marciumi. Il sottovaso può essere utile nei periodi più caldi, svuotiamolo invece sempre fino a giugno.
La melanzana per dare un raccolto abbondante necessita di un terreno estremamente ricco in sostanza organica e di un grande apporto di nutrienti. L’ideale è mescolare dello stallatico sfarinato o pellettato al terriccio iniziale, unitamente a del granulare a lenta cessione. Di solito questo apporto è sufficiente per i primi tre mesi. In seguito possiamo scegliere di distribuire nuovamente il granulare o utilizzare un prodotto liquido.
Questi sono veramente efficaci nel momento della crescita dei frutti e della loro maturazione. Si rivelano ottimi quelli per piante fiorite, con un alto tenore in potassio. Possiamo distribuirli secondo le dosi e le tempistiche indicate in etichetta o diluirli al massimo e aggiungerli all’acqua di irrigazione quotidiana.
Per esempio risultati eccellenti si hanno se si ha distribuzione continua grazie agli impianti di irrigazione automatica, oggi molto diffusi sui balconi.
In vaso è importante sostenere la pianta, evitare che cresca troppo e ottimizzarne le performances. Si consiglia l’uso di un tutore e la cimatura apicale, quando siano stati raggiunti i 40 cm di altezza. Ulteriori cimature laterali aumenteranno l’accestimento e la produzione di fiori-frutti.
La raccolta si effettua prima della maturazione: la polpa deve essere ben soda, ma i semi non devono essersi ancora sviluppati.
Parassiti e malattieI parassiti più comuni sono dorifora, tripidi, aleurodidi, afidi e cimici: combattiamoli con prodotti a base di piretro naturale o macerati. Il ragnetto rosso è frequente in balcone, specialmente nelle varietà a foglia scura: evitiamole, se possibile. Una buona prevenzione prevede il mantenimento di alta umidità e eventuale lieve ombreggiatura pomeridiana.
I marciumi e la botrite si prevengono evitando i ristagni e non bagnando le foglie.