Garofano
Con il termine garofano si indica Dianthus, genere di piante erbacee, perenni e ornamentali della famiglia delle Cariofillacee. Possiedono infatti regolari fiori pentameri con corolla a petali liberi; anche il calice è formato da cinque elementi, liberi o saldati, e gli stami in genere sono dieci. Il garofano è una pianta erbacea annuale oppure perenne, con foglie opposte e intere, inserite ai nodi. Viene coltivato spesso come pianta ornamentale in giardino oppure da appartamento in vaso. Questa specie si sviluppa preferibilmente in terreni non troppo compatti e che sono ricchi di sostanze organiche. Si consiglia di aggiungere una parte di sabbia, così da avere un buon drenaggio ed evitare ristagni. Se la messa a dimora avviene in vaso bisogna immergere prima i contenitori in un secchio d’acqua. Le innaffiature devono essere regolari durante il periodo vegetativo.
La famiglia dei garofani comprende circa 80 generi e 2000 specie; sono quindi diffusi ovunque, ma in prevalenza prediligono le zone temperato-fredde. Alcune specie spontanee sono pure tipiche della flora alpina. Caratteristico è Dianthus caryophyllus che come ibrido produce fiori eleganti e assai profumati, con corolla sia semplice che doppia, nella maggior parte dei casi di colore rosso violetto. Il fiore è sempre solitario e fornito di squame basali; ha un calice tubuloso e striato e corolla a petali dentati. Il frutto è una capsula. Bisogna distinguere tra specie spontanee (proprie dei luoghi erbosi e boschivi oppure dell'alta montagna) e varietà ibridate destinate a essere coltivate in giardino oppure in vaso. Queste sono più robuste e colorate e si distinguono tra perenni e stagionali: nel primo caso fioriscono dall'autunno alla bella stagione successiva.
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I garofani coltivati vengono ottenuti dalla specie Dianthus caryophyllus con particolari incroci; in Italia tale coltivazione è una delle più importanti nel settore della floricoltura. Coltivato e noto è anche il garofano Dianthus chinensis, originario della Cina e che si caratterizza per i grandi fiori dai petali vellutati e variamente colorati. Per quanto riguarda la coltivazione in vaso, bisogna tenere a mente che può risultare più difficile: per evitare ristagni d'acqua pericolosi è bene riempire il contenitore con una miscela di terriccio universale, terra vegetale e sabbia grossolana. Durante il periodo primaverile il terreno non deve mai rimanere asciutto: solo in questo modo ci si assicura una buona fioritura. Durante la primavera il garofano deve essere concimato ogni 20 giorni, utilizzando prodotti specifici per le piante da fiore. Si apporta insieme all’acqua per le annaffiature oppure si può decidere di somministrare concime a lento rilascio granulare ogni 3-4 mesi.
Per un corretto sviluppo del garofano e per garantire la buona salute della pianta bisogna seguire alcuni accorgimenti fondamentali: per prima cosa si devono eliminare nel corso del tempo gli steli di fiori appassiti. In questo modo le fioriture future vengono stimolate. La temperatura ideale per la crescita del garofano deve essere intorno ai 10°C-20°C: di conseguenza bisogna mettere al riparo le piante se crescono in zone con un rigido clima invernale. Queste piante possono essere soggette ad alcune malattie in particolare, ad esempio il mal bianco: si tratta di una patologia provocata dall’alta umidità del contesto in cui vivono gli esemplari. Una malattia fungina molto diffusa è la fusariosi, che provoca l'appassimento e l’ingiallimento di foglie e steli. Inoltre i garofani possono essere colpiti da parassiti animali, ad esempio le larve della tortrice, i tripidi e gli acari.
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