Sanseveria mikado

Sanseveria mikado

Le piante da coltivare in interni devono avere delle caratteristiche specifiche: solitamente si richiede che siano estremamente resistenti e tolleranti. Per di più devono adattarsi ad ambienti poco luminosi e con temperature pressoché stabili tutto l’anno.

A questo scopo le più richieste sono senza dubbio quelle provenienti dalle foreste tropicali, ma in casa spesso faticano a trovare gli stessi livelli di umidità del loro habitat originario, richiedendo di conseguenza attenzioni costanti. Una gradevole eccezione è sicuramente la sansevieria, una agavacea (e quindi succulenta) proveniente dall’Africa centrale.

È oggi disponibile sul mercato in moltissime specie e cultivar: alcune hanno foglie nastriformi, altre appuntite e cilindriche. Ciò che le accomuna sono i bei colori vivaci e l’estetica particolarmente moderna. Rispetto ad altre essenze da appartamento (con fogliame più o meno ampio ed intagliato) abbiamo una struttura molto semplice,al limite dell’essenziale. Non sarà quindi difficile inserirle in un contesto abitativo contemporaneo, caratterizzato da finiture e complementi d’arredo estremamente lineari.

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Caratteristiche della Sanseveria mikado

Design vasi sansvieria Negli ultimi decenni la sansevieria è diventata sempre più popolare nelle sue molteplici varietà. Inizialmente erano particolarmente apprezzate le cultivar derivanti dalla specie trifasciata, con foglie nastriformi, più o meno avvolte su se stesse. Oggi le più in voga sono invece degli ibridi simili alla Sansevieria Cylindrica. Le foglie, in questo caso, sono avvolte su se stesse a formare un lungo cono, con la cima acuminata, molto rigido.

In particolare la richiesta si accentra su quelle di dimensioni medio-piccole, adatte a tutte le collocazioni. Molto interessante è, per esempio, Mikado: ha una crescita molto lenta e, anche a pieno sviluppo, raramente supera i 50 cm di altezza e i 35 di ampiezza. È molto intrigante anche per i suoi colori: sullo sfondo vi è un verde medio, ma vivace, con evidenti screziature nel grigio e nel verde acido o oliva.

Nell’insieme questa mescolanza di cromie dà l’impressione di leggere striature orizzontali. La verticalità della foglia e queste sfumature fanno sembrare la pianta un insieme di piccole stalagmiti di ghiaccio.

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A chi è consigliata la Sansevieria Mikado?

La sansevieria Mikado è consigliata a tutti, più o meno esperti di piante. Come abbiamo detto può vivere bene in appartamento, anche in collocazioni non luminosissime. Inoltre non necessita di ampi spazi per crescere.

Possiamo però addirittura utilizzarla all’esterno, durante la bella stagione. È perfetta per decorare un terrazzo o un patio con mobilio alla moda.


Clima e illuminazione

Pianta sanseveria mikado Questa agavacea teme solamente le basse temperature, al di sotto dei 14°C. È tuttavia molto raro che in interni si scenda sotto questa soglia, anche in ambienti non riscaldati. Le alte temperature, al contrario, non rappresentano un ostacolo.

L’esposizione ideale è luminosa: ciò consentirà di accelerare al massimo la crescita vegetativa (che non è mai delle più vigorose). La luce eccessiva può danneggiare le foglie, ma solamente se vengono esposte improvvisamente: se decidiamo di spostare la pianta all’esterno o presso finestre a Sud pratichiamo questo cambiamento in modo molto graduale. In seguito non temerà neanche il sole diretto.

Tollera bene però anche le zone ombrose, a patto di non pretendere uno sviluppo veloce. È anche probabile che la colorazione si faccia più spenta e spariscano le striature.


Vaso e substrato

sanseveria mikado La sansevieria, anche nelle migliori condizioni colturali, cresce lentamente. Questo è un grande vantaggio per chi non ama occuparsi di rinvasi. Questa operazione si rende necessaria ogni 3-4 anni, quando vediamo fuoriuscire le radici dai fori di scolo. L’ideale è lavorare alla fine dell’inverno, passando ad un contenitore non molto più ampio del precedente. Importantissimo è approntare uno spesso strato drenante e creare personalmente il substrato. Quello migliore prevede 2/3 di terriccio per piante verdi e 1/3 di sabbia. In alternativa vanno bene anche i preparati per cactacee o per agrumi.


Irrigazione e concimazione

Come molte succulente è molto resistente alla siccità: per evitare danni ricordiamoci che è sempre preferibile irrigare poco piuttosto che troppo. Consigliamo di distribuire acqua quando siano asciutti i primi 5 cm dalla superficie, eliminando totalmente il sottovaso. In inverno possiamo limitarci ad una somministrazione mensile.

Una concimazione mensile con un prodotto per piante verdi sarà un ottimo supporto alla crescita.


Altre cure

Foglie sansevieria Per il resto la sansevieria è molto autonoma: è necessario solamente ricordarsi di mantenere pulite le foglie dalla polvere ed eliminare prontamente, alla base, quelle vecchie quando cominciano ad ingiallire.

Unico parassita frequente è la cocciniglia: monitoriamo frequentemente soprattutto la zona del colletto e delle radici. Possiamo eventualmente intervenire con insetticidi sistemici o eliminando manualmente.